Nausea e vomito sono due dei disturbi che più spesso lamentano le donne all’inizio della gravidanza.
Nel corso del primo trimestre la nausea si verifica in circa l’80% dei casi e nel 52% delle donne è accompagnata da vomito ricorrente.
L’incidenza è maggiore in caso di gravidanze molari (presenza di mola idatiforme) o gemellari ma le cause restano tuttora sconosciute. Si è ipotizzato che la causa potrebbe essere l’aumento dei livelli di gonadotropina corionica umana (HCG), oppure ancora l’elevata presenza estrogenica (soprattutto in caso di feto femmina).
L’entità del disturbo è variabile da donna e donna; così come è differente l’epoca gestazionale di insorgenza e termine. Solitamente nausea e vomito compaiono a 4-6 settimane dall’ultima mestruazione e tendono a regredire spontaneamente a 12-16 settimane di gestazione. Sebbene questi disturbi non siano associati ad esiti avversi per la gravidanza, rendono difficoltosa la vita quotidiana delle donne.
Una soluzione sembra però arrivare dall’utilizzo della Vitamina B6; uno studio ha comparato l’assunzione di tale vitamina con l’uso dell’agopuntura allo scopo di ridurre la nausea in gravide al primo trimestre.
Non sono emerse significative differenze tra i due gruppi, pertanto la vitamina B6 pare un trattamento valido tanto quanto il ricorso alle tecniche di medicina tradizionale cinese.
Un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di Vitamina B6 riduceva significativamente nausea e vomito in donne che ne soffrivano al primo trimestre di gravidanza.
Inoltre, uno studio pubblicato su “The Journal of Clinic Pharmacology” ha studiato gli effetti antiemetici della Vitamina B6 nel trattamento della nausea mattutina, dimostrando che la piridossina, il piridossale e la piridossamina (le forme in cui si presenta la vitamina) sono dei pro farmaci, cioè molecole che si attivano una volte introdotte nell’organismo ad opera degli enzimi, agendo come principi attivi veri e propri.
Sicuramente servono altri studi per valutare quale sia la dose ottimale di Vitamina B6 da assumere per contrastare nausea e vomito senza incorrere in effetti indesiderati; tuttavia questi nuovi studi aprono grandi speranze per le donne che soffrono di questo disturbo.
Attualmente infatti, si consigliano alle donne metodi svariati per ridurre nausea e vomito: l’assunzione di zenzero, il ricorso a tecniche di agopuntura sul punto P6 o Punto di Neiguan, il ricorso ad antistaminici o vitamina B12.
È necessario ricordare alle donne che, sebbene questi disturbi riducano la qualità della vita della gestante, non producono esiti avversi per la gravidanza e regrediscono spontaneamente dopo il primo trimestre.
Per ridurre il fastidio si consiglia di fare piccoli pasti frequenti, prevalentemente a base di alimenti secchi e salati (grissini, crackers, fette biscottate, gallette..); di bere a piccoli sorsi e non sdraiarsi subito dopo i pasti.
L’attività fisica moderata (camminata, nuoto..) sembra ridurre l’incidenza del disturbo.
Nel corso del primo trimestre la nausea si verifica in circa l’80% dei casi e nel 52% delle donne è accompagnata da vomito ricorrente.
L’incidenza è maggiore in caso di gravidanze molari (presenza di mola idatiforme) o gemellari ma le cause restano tuttora sconosciute. Si è ipotizzato che la causa potrebbe essere l’aumento dei livelli di gonadotropina corionica umana (HCG), oppure ancora l’elevata presenza estrogenica (soprattutto in caso di feto femmina).
L’entità del disturbo è variabile da donna e donna; così come è differente l’epoca gestazionale di insorgenza e termine. Solitamente nausea e vomito compaiono a 4-6 settimane dall’ultima mestruazione e tendono a regredire spontaneamente a 12-16 settimane di gestazione. Sebbene questi disturbi non siano associati ad esiti avversi per la gravidanza, rendono difficoltosa la vita quotidiana delle donne.
Una soluzione sembra però arrivare dall’utilizzo della Vitamina B6; uno studio ha comparato l’assunzione di tale vitamina con l’uso dell’agopuntura allo scopo di ridurre la nausea in gravide al primo trimestre.
Non sono emerse significative differenze tra i due gruppi, pertanto la vitamina B6 pare un trattamento valido tanto quanto il ricorso alle tecniche di medicina tradizionale cinese.
Un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di Vitamina B6 riduceva significativamente nausea e vomito in donne che ne soffrivano al primo trimestre di gravidanza.
Inoltre, uno studio pubblicato su “The Journal of Clinic Pharmacology” ha studiato gli effetti antiemetici della Vitamina B6 nel trattamento della nausea mattutina, dimostrando che la piridossina, il piridossale e la piridossamina (le forme in cui si presenta la vitamina) sono dei pro farmaci, cioè molecole che si attivano una volte introdotte nell’organismo ad opera degli enzimi, agendo come principi attivi veri e propri.
Sicuramente servono altri studi per valutare quale sia la dose ottimale di Vitamina B6 da assumere per contrastare nausea e vomito senza incorrere in effetti indesiderati; tuttavia questi nuovi studi aprono grandi speranze per le donne che soffrono di questo disturbo.
Attualmente infatti, si consigliano alle donne metodi svariati per ridurre nausea e vomito: l’assunzione di zenzero, il ricorso a tecniche di agopuntura sul punto P6 o Punto di Neiguan, il ricorso ad antistaminici o vitamina B12.
È necessario ricordare alle donne che, sebbene questi disturbi riducano la qualità della vita della gestante, non producono esiti avversi per la gravidanza e regrediscono spontaneamente dopo il primo trimestre.
Per ridurre il fastidio si consiglia di fare piccoli pasti frequenti, prevalentemente a base di alimenti secchi e salati (grissini, crackers, fette biscottate, gallette..); di bere a piccoli sorsi e non sdraiarsi subito dopo i pasti.
L’attività fisica moderata (camminata, nuoto..) sembra ridurre l’incidenza del disturbo.
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