Uno studio recente, condotto in USA, ha rilevato che il 10.2% delle donne in gravidanza consuma alcol.
Tipicamente, la maggioranza delle donne continua a bere ed espone il proprio feto all’alcol almeno nelle prime fasi della gravidanza, di solito durante le prime 4 settimane.
Gravidanza e alcool: le associazioni con le abilità cognitive del bambino
Nonostante recenti affermazioni suggeriscano che i rischi legati al consumo di alcol, durante la gravidanza, siano ritenuti esagerati, un recente studio di meta-analisi dimostra un’associazione dannosa tra l’esposizione all’alcol prenatale e le abilità cognitive del bambino.
Lo studio, pubblicato su Chaos: An Interdisciplinary Journal of Nonlinear Science, è stato condotto dalla University of New Mexico Health Sciences Center di Albuquerque, e ha cercato di indagare se gli adolescenti, esposti all’alcol nell’utero della madre, mostrassero alterazioni delle connessioni cerebrali, cui sono collegate prestazioni cognitive compromesse.
I partecipanti allo studio, tutti adolescenti, sono stati suddivisi in due gruppi: il primo comprendente 21 soggetti sani, mentre il secondo era composto da 19 soggetti esposti all’alcol in età prenatale.
Per misurare le connessioni cerebrali si è utilizzata una tecnica di imaging cerebrale, la magnetoencefalografia (MEG) in associazione a una tecnica computerizzata sofisticata, la Cortical Start Spatio-Temporal multidipole analysis.
Gravidanza e alcool: i risultati dello studio
I risultati dello studio evidenziano una compromissione dei circuiti cerebrali dei soggetti con sindrome alcolica fetale, nello specifico, nelle connessioni del corpo calloso, la parte del cervello che interconnette i due emisferi cerebrali.
Di solito, questo tipo di alterazioni nel corpo calloso si evidenziano nei soggetti con schizofrenia, sclerosi multipla, anomalie dell’elaborazione sensoriale come l’autismo, depressione e Alzheimer.
Per concludere, il consiglio di non bere durante la gravidanza è tuttora applicabile, infatti, come dimostrato dalla ricerca, l’esposizione prenatale all’alcool può portare sia ad alterazioni delle connessioni del corpo calloso sia ad un decadimento cognitivo, derivante dal consumo di alcool occasionale o costante.
Inoltre, lo studio rivela una forte correlazione tra connettività funzionale interemisferica e le prestazioni cognitive sia per i soggetti sani che quelli con sindrome alcolica fetale.
Per tanto è difficile stabilire una quantità “sicura” di consumo di alcool da parte delle madri in gravidanza.
Fonte : https://www.stateofmind.it/2019/05/gravidanza-alcool/
Tipicamente, la maggioranza delle donne continua a bere ed espone il proprio feto all’alcol almeno nelle prime fasi della gravidanza, di solito durante le prime 4 settimane.
Gravidanza e alcool: le associazioni con le abilità cognitive del bambino
Nonostante recenti affermazioni suggeriscano che i rischi legati al consumo di alcol, durante la gravidanza, siano ritenuti esagerati, un recente studio di meta-analisi dimostra un’associazione dannosa tra l’esposizione all’alcol prenatale e le abilità cognitive del bambino.
Lo studio, pubblicato su Chaos: An Interdisciplinary Journal of Nonlinear Science, è stato condotto dalla University of New Mexico Health Sciences Center di Albuquerque, e ha cercato di indagare se gli adolescenti, esposti all’alcol nell’utero della madre, mostrassero alterazioni delle connessioni cerebrali, cui sono collegate prestazioni cognitive compromesse.
I partecipanti allo studio, tutti adolescenti, sono stati suddivisi in due gruppi: il primo comprendente 21 soggetti sani, mentre il secondo era composto da 19 soggetti esposti all’alcol in età prenatale.
Per misurare le connessioni cerebrali si è utilizzata una tecnica di imaging cerebrale, la magnetoencefalografia (MEG) in associazione a una tecnica computerizzata sofisticata, la Cortical Start Spatio-Temporal multidipole analysis.
Gravidanza e alcool: i risultati dello studio
I risultati dello studio evidenziano una compromissione dei circuiti cerebrali dei soggetti con sindrome alcolica fetale, nello specifico, nelle connessioni del corpo calloso, la parte del cervello che interconnette i due emisferi cerebrali.
Di solito, questo tipo di alterazioni nel corpo calloso si evidenziano nei soggetti con schizofrenia, sclerosi multipla, anomalie dell’elaborazione sensoriale come l’autismo, depressione e Alzheimer.
Per concludere, il consiglio di non bere durante la gravidanza è tuttora applicabile, infatti, come dimostrato dalla ricerca, l’esposizione prenatale all’alcool può portare sia ad alterazioni delle connessioni del corpo calloso sia ad un decadimento cognitivo, derivante dal consumo di alcool occasionale o costante.
Inoltre, lo studio rivela una forte correlazione tra connettività funzionale interemisferica e le prestazioni cognitive sia per i soggetti sani che quelli con sindrome alcolica fetale.
Per tanto è difficile stabilire una quantità “sicura” di consumo di alcool da parte delle madri in gravidanza.
Fonte : https://www.stateofmind.it/2019/05/gravidanza-alcool/
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