Più in generale, lo scopo è di promuovere la cultura della riproduzione: un’operazione con molteplici risvolti anche di tipo sociale e politico. “La Campagna del.. Cavolo” serve a ricordare che i bambini non nascono sotto i cavoli, ma sono il frutto di scelte libere e consapevoli che in presenza di difficoltà naturali la tecnologia consente comunque di realizzare. L’importante è essere informati”, dichiara il Prof. Luca Mencaglia, Presidente Fondazione PMA Italia. Sempre più coppie oggi lamentano problemi di sterilità/infertilità. Ormai le stime parlano di percentuali sopra il 20%. Ciò è dovuto a stili di vita sbagliati, scelte procreative in età sempre più tarda, fattori ambientali di vario tipo. Ma soprattutto mancanza di prevenzione che significa mancanza di educazione e informazione sui temi della fertilità.
La campagna dovrà far fronte alle molteplici problematiche legate alla procreazione medicalmente assistita. “La bassa fertilità, ad esempio, è legata a fenomeni come la crisi economica, che impedisce alle famiglie una stabilità e una programmazione nel lungo periodo – dichiara Luca Gianaroli, Vice-Presidente Fondazione PMA Italia e Direttore Scientifico S.I.S.Me.R. – Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione (Bologna) – La generazione del “baby boom” sta uscendo dall’età fertile, mentre vi stanno entrando coloro che sono nati tra gli anni ’70 e gli anni ’90; tra gli adolescenti colpiti da neoplasie, il 95-98% guarisce, un risultato rivoluzionario rispetto al passato, ma resta l’infertilità”.
Fonte http://www.meteoweb.eu/2019/03/procreazione-medicalmente-assistita-sempre-piu-coppie-lamentano-problemi-di-sterilita-e-o-infertilita/1240178/#sTcAPXW1Jc4hxxXR.99
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