Identificato un nuovo gene che attivato dal calore, sembra legato allo sviluppo della infertilità maschile e del tumore del testicolo. La notizia – spiegano – è stata resa pubblica durante il XXXIII Convegno di Medicina della Riproduzione condotto dai professori Carlo Foresta e Andrea Lenzi con i maggiori luminari, studiosi ed esperti ad Abano Terme, nel Padovano, che termina oggi dopo due giorni di relazioni che hanno, tra gli altri temi trattati, analizzato l’uomo del futuro, che potrebbe nascere da uteri artificiali, e studiato le conseguenze dei Pfas sul testosterone.
I ricercatori dell’Università di Padova, coordinati dal professor Carlo Foresta, direttore della UOC Andrologia e Medicina della Riproduzione e Coordinatore della Rete Endocrinologica del Veneto, hanno dimostrato che il gene E2F1 , deputato alla regolazione della divisione cellulare, e’ fortemente coinvolto nella produzione degli spermatozoi e che le alterazioni costitutive di questo gene portano ad una maggiore predisposizione all’infertilita’, all’anomala discesa del testicolo alla nascita (criptorchidismo) e al tumore del testicolo. Studi sperimentali condotti dal gruppo di ricerca dell’Università di Padova hanno dimostrato che l’espressione di questo gene viene fortemente attivata dall’aumento della temperatura.
Il normale funzionamento del testicolo ed i meccanismi che regolano la produzione di spermatozoi sono infatti fortemente sensibili agli aumenti della temperatura e frequentemente l’infertilita’ maschile e’ riscontrata in situazioni che determinano l’aumento di temperatura dei testicoli come varicocele, obesita’, esposizione lavorativa a fonti di calore o saune. I ricercatori di Padova hanno documentato che negli spermatozoi di questi pazienti, l’attivita’ del gene E2F1 e’ fortemente aumentata, potendosi quindi considerare come uno dei meccanismi che hanno determinato l’infertilità.
Questa ipotesi e’ rafforzata dalla presenza di infertilita’ nelle condizioni in cui geneticamente e’ presente una alterazione di E2F1, che comporta un aumento della sua attivita’. Questo studio di genetica e’ stato condotto su 174 infertili. Per verificare il ruolo delle anomalie di E2F1 nello sviluppo del tumore del testicolo, i ricercatori hanno studiato 261 casi di giovani affetti da questa patologia, ed hanno documentato che le alterazioni di questo gene, che ne determinano una aumentata attivita’, sono piu’ frequenti nei soggetti affetti da tumore testicolare.
Da questi risultati emerge chiaramente che il gene E2F1 è fortemente coinvolto nei meccanismi che regolano il normale funzionamento del testicolo e una alterazione della sua funzione può manifestarsi con diversi gradi di danno testicolare che vanno dall’infertilità al criptorchidismo fino al tumore del testicolo. Commenta il professor Foresta: “Questi risultati aprono scenari nuovi poiché inducono ad ipotizzare che l’aumento del tumore del testicolo e la riduzione sempre più evidente di spermatozoi degli uomini possa essere associata anche ad un incremento della temperatura, anche quella ambientale, che potrebbe agire proprio stimolando l’espressione di questo gene”.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/02/tumore-testicolo-infertilita-calore/1049414/#PvkAEkKZ3ZIWPwrH.99
I ricercatori dell’Università di Padova, coordinati dal professor Carlo Foresta, direttore della UOC Andrologia e Medicina della Riproduzione e Coordinatore della Rete Endocrinologica del Veneto, hanno dimostrato che il gene E2F1 , deputato alla regolazione della divisione cellulare, e’ fortemente coinvolto nella produzione degli spermatozoi e che le alterazioni costitutive di questo gene portano ad una maggiore predisposizione all’infertilita’, all’anomala discesa del testicolo alla nascita (criptorchidismo) e al tumore del testicolo. Studi sperimentali condotti dal gruppo di ricerca dell’Università di Padova hanno dimostrato che l’espressione di questo gene viene fortemente attivata dall’aumento della temperatura.
Il normale funzionamento del testicolo ed i meccanismi che regolano la produzione di spermatozoi sono infatti fortemente sensibili agli aumenti della temperatura e frequentemente l’infertilita’ maschile e’ riscontrata in situazioni che determinano l’aumento di temperatura dei testicoli come varicocele, obesita’, esposizione lavorativa a fonti di calore o saune. I ricercatori di Padova hanno documentato che negli spermatozoi di questi pazienti, l’attivita’ del gene E2F1 e’ fortemente aumentata, potendosi quindi considerare come uno dei meccanismi che hanno determinato l’infertilità.
Questa ipotesi e’ rafforzata dalla presenza di infertilita’ nelle condizioni in cui geneticamente e’ presente una alterazione di E2F1, che comporta un aumento della sua attivita’. Questo studio di genetica e’ stato condotto su 174 infertili. Per verificare il ruolo delle anomalie di E2F1 nello sviluppo del tumore del testicolo, i ricercatori hanno studiato 261 casi di giovani affetti da questa patologia, ed hanno documentato che le alterazioni di questo gene, che ne determinano una aumentata attivita’, sono piu’ frequenti nei soggetti affetti da tumore testicolare.
Da questi risultati emerge chiaramente che il gene E2F1 è fortemente coinvolto nei meccanismi che regolano il normale funzionamento del testicolo e una alterazione della sua funzione può manifestarsi con diversi gradi di danno testicolare che vanno dall’infertilità al criptorchidismo fino al tumore del testicolo. Commenta il professor Foresta: “Questi risultati aprono scenari nuovi poiché inducono ad ipotizzare che l’aumento del tumore del testicolo e la riduzione sempre più evidente di spermatozoi degli uomini possa essere associata anche ad un incremento della temperatura, anche quella ambientale, che potrebbe agire proprio stimolando l’espressione di questo gene”.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/02/tumore-testicolo-infertilita-calore/1049414/#PvkAEkKZ3ZIWPwrH.99
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