A confermare la sua efficacia arriva adesso una nuova ricerca condotta dai ricercatori dell'Università di Portsmouth e pubblicata sul Journal of Complementary Therapies in Clinical Practice. Dagli studi effettuati il team di esperti ha concluso che "la riflessologia può essere utile da sola o in aggiunta ai farmaci nel trattamento delle condizioni dolorose nell'uomo" tra cui artrite, mal di schiena ma anche dolori dovuti alla presenza di un cancro.
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Ad essere presi in esame sono stati 15 volontari la cui età media era 37 anni, 11 donne e 4 uomini. Lo scopo della ricerca era di valutare l'effetto della riflessologia rispetto alla resistenza al dolore. L'esperimento si è svolto su due percorsi paralleli: da una parte ai partecipanti è stata effettuata una seduta di riflessologia plantare dall'altra, invece, un fittizio trattamento Tens (stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi) che i volontari, però ritenevano efficace.
Sia dopo il trattamento di riflessologia che dopo la finta Tens, ai volontari è stato chiesto di immergere una mano in una bacinella piena di ghiaccio per valutare la loro resistenza al dolore post-trattamento. Risultato? Dopo la seduta di riflessologia, i volontari avevano resistito meglio al dolore (+45%) di quando invece erano stati sottoposti alla fittizia Tens.
Probabilmente il meccanismo di azione della riflessologia plantare è simile a quello dell'agopuntura, hanno concluso i ricercatori, ovvero la stimolazione effettuata su alcuni punti fa sì che il cervello rilasci le sostanze chimiche utili a ridurre la percezione del dolore.
Un bel passo in avanti per evitare di prendere troppi antidolorifici e mettersi al sicuro così anche dai loro effetti collaterali.
Fonte https://www.wellme.it/benessere/laltra-medicina/6235-riflessologia-plantare-dolore
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Ad essere presi in esame sono stati 15 volontari la cui età media era 37 anni, 11 donne e 4 uomini. Lo scopo della ricerca era di valutare l'effetto della riflessologia rispetto alla resistenza al dolore. L'esperimento si è svolto su due percorsi paralleli: da una parte ai partecipanti è stata effettuata una seduta di riflessologia plantare dall'altra, invece, un fittizio trattamento Tens (stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi) che i volontari, però ritenevano efficace.
Sia dopo il trattamento di riflessologia che dopo la finta Tens, ai volontari è stato chiesto di immergere una mano in una bacinella piena di ghiaccio per valutare la loro resistenza al dolore post-trattamento. Risultato? Dopo la seduta di riflessologia, i volontari avevano resistito meglio al dolore (+45%) di quando invece erano stati sottoposti alla fittizia Tens.
Probabilmente il meccanismo di azione della riflessologia plantare è simile a quello dell'agopuntura, hanno concluso i ricercatori, ovvero la stimolazione effettuata su alcuni punti fa sì che il cervello rilasci le sostanze chimiche utili a ridurre la percezione del dolore.
Un bel passo in avanti per evitare di prendere troppi antidolorifici e mettersi al sicuro così anche dai loro effetti collaterali.
Fonte https://www.wellme.it/benessere/laltra-medicina/6235-riflessologia-plantare-dolore
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