Sessualità e infertilità sono temi spesso di difficile discussione che possono creare disagio e imbarazzo specialmente tra i più giovani. È però importante non ignorare il problema e far finta che non esista. L’importanza della comunicazione, infatti, è uno dei temi affrontati nel corso della quarta edizione della Convention giovanile “Focus On: Sexual Health” organizzata dall’Istituto di filosofia dell’agire scientifico e tecnologico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, in collaborazione con il FEA-Family Enrichment Association–Onlus.
Un dedalo di falsi miti e luoghi comuni
Il mistero e l’imbarazzo connessi alla salute sessuale e all’ infertilità,spinge il più delle volte i giovani ad affidarsi al web o all’amico del cuore, senza confrontarsi con i veri esperti. Purtroppo la cattiva informazione porta ad alimentare luoghi comuni e relativi danni. Le donne, da questo punto di vista, sono più avvantaggiate degli uomini, perché hanno una maggiore tendenza all’auto-osservazione e sono più aperte al dialogo.
Quando è davvero infertilità
Si può parlare di infertilità, dal punto di vista clinico, in assenza di concepimento dopo oltre 12-24 mesi di rapporti senza contraccettivi. Questa evenienza riguarda, secondo le statistiche, il 15-20% delle coppie in età fertile. Dai “Quaderni del Ministero della Salute Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche” emerge che nel 35% dei casi una diminuzione della fertilità è causata da un problema maschile. La stessa percentuale riguarda anche le donne: entrambi i sessi quindi hanno un ruolo paritario per quanto riguarda l’ infertilità. Il 15% dei casi, invece, è imputabile alla coppia, mentre un ultimo 15% non riesce a individuarne la causa.
Le regole salva-fertilità
La cura migliore per l’ infertilità è la prevenzione cosiddetta “primaria”: quindi dall’adolescenza è importante osservare ed eliminare i comportamenti a rischio che potrebbero compromettere la salute riproduttiva. Come afferma Andrea Lenzi, professore ordinario di endocrinologia e direttore della sezione di fisiopatologia medica ed endocrinologia del dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma: “eseguire periodicamente l’autopalpazione dei testicoli e andare dall’andrologo per controlli periodici, sono abitudini importanti per salvaguardare la salute sessuale e riproduttiva nei giovani maschi”. Regole valide per entrambi i sessi sono: seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica regolare, ridurre lo stress, avere rapporti protetti per evitare le malattie a trasmissione sessuale e tenersi lontano da droghe e alcol.
Fonte https://www.bimbisaniebelli.it/concepimento/infertilita/infertilita-parita-uomo-donna-37566
Un dedalo di falsi miti e luoghi comuni
Il mistero e l’imbarazzo connessi alla salute sessuale e all’ infertilità,spinge il più delle volte i giovani ad affidarsi al web o all’amico del cuore, senza confrontarsi con i veri esperti. Purtroppo la cattiva informazione porta ad alimentare luoghi comuni e relativi danni. Le donne, da questo punto di vista, sono più avvantaggiate degli uomini, perché hanno una maggiore tendenza all’auto-osservazione e sono più aperte al dialogo.
Quando è davvero infertilità
Si può parlare di infertilità, dal punto di vista clinico, in assenza di concepimento dopo oltre 12-24 mesi di rapporti senza contraccettivi. Questa evenienza riguarda, secondo le statistiche, il 15-20% delle coppie in età fertile. Dai “Quaderni del Ministero della Salute Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche” emerge che nel 35% dei casi una diminuzione della fertilità è causata da un problema maschile. La stessa percentuale riguarda anche le donne: entrambi i sessi quindi hanno un ruolo paritario per quanto riguarda l’ infertilità. Il 15% dei casi, invece, è imputabile alla coppia, mentre un ultimo 15% non riesce a individuarne la causa.
Le regole salva-fertilità
La cura migliore per l’ infertilità è la prevenzione cosiddetta “primaria”: quindi dall’adolescenza è importante osservare ed eliminare i comportamenti a rischio che potrebbero compromettere la salute riproduttiva. Come afferma Andrea Lenzi, professore ordinario di endocrinologia e direttore della sezione di fisiopatologia medica ed endocrinologia del dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma: “eseguire periodicamente l’autopalpazione dei testicoli e andare dall’andrologo per controlli periodici, sono abitudini importanti per salvaguardare la salute sessuale e riproduttiva nei giovani maschi”. Regole valide per entrambi i sessi sono: seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica regolare, ridurre lo stress, avere rapporti protetti per evitare le malattie a trasmissione sessuale e tenersi lontano da droghe e alcol.
Fonte https://www.bimbisaniebelli.it/concepimento/infertilita/infertilita-parita-uomo-donna-37566
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