venerdì 16 febbraio 2018

Maternità anticipata per gravidanza a rischio: chi può chiederla?

       In caso di gravidanza a rischio è possibile andare in maternità anticipata e smettere di lavorare prima del periodo di congedo.

       Possono richiedere la maternità anticipata le future mamme lavoratrici che svolgono mansioni particolarmente pesanti e, quando vi sono rischi per la propria salute e per quella del bambino, l’Inps riconosce il diritto a stare a riposo e percepire la stessa indennità riconosciuta per il periodo di congedo di maternità.

       Quali sono le regole e come bisogna fare per presentare domanda? Innanzitutto anche per il 2018 le regole prevedono la necessità di presentare certificato medico che certifichi la gravidanza a rischio.

Maternità anticipata per gravidanza a rischio: chi può chiederla?       Smettere di lavorare in caso di rischi per la propria salute e per il proprio bambino è un diritto per le lavoratrici ed è bene sapere quali sono le regole e quando si può presentare domanda.

       Non tutte le donne riescono ad andare a lavoro fino all’8° o 9° mese di gravidanza ed aspettare quindi di aver diritto al congedo di maternità. A volte, in caso di gravidanza particolarmente problematica o per lavori che richiedono eccessivi sforzi fisici, è bene chiedere la maternità anticipata per evitare problemi di salute.

       Trattandosi di un tema delicato e che interessa un numero molto ampio di donne, nell’articolo forniremo una guida a come richiederla, chi può richiederla, come presentare domanda e quali le regole Inps sulla maternità anticipata nel 2018.

       Ecco tutte le informazioni su quali sono i casi in cui è concesso smettere di lavorare prima del congedo di maternità.

Gravidanza a rischio e maternità anticipata: chi può chiederla? Ecco una guida
       La maternità anticipata viene concessa, anche nel 2018 a tutte le donne in stato di gravidanza che per motivi legati alla gestazione o alla tipologia di lavoro possono decidere di smettere di lavorare prima del congedo di maternità obbligatorio, ovvero prima di aver raggiunto l’8° o il 9° mese di gravidanza presentando domanda all’Asl o alla DTL.

       In caso di gravidanza a rischio è possibile andare in maternità anticipata e smettere di lavorare prima del periodo di congedo.

       Possono richiedere la maternità anticipata le future mamme lavoratrici che svolgono mansioni particolarmente pesanti e, quando vi sono rischi per la propria salute e per quella del bambino, l’Inps riconosce il diritto a stare a riposo e percepire la stessa indennità riconosciuta per il periodo di congedo di maternità.

       Quali sono le regole e come bisogna fare per presentare domanda? Innanzitutto anche per il 2018 le regole prevedono la necessità di presentare certificato medico che certifichi la gravidanza a rischio.

       Smettere di lavorare in caso di rischi per la propria salute e per il proprio bambino è un diritto per le lavoratrici ed è bene sapere quali sono le regole e quando si può presentare domanda.

       Non tutte le donne riescono ad andare a lavoro fino all’8° o 9° mese di gravidanza ed aspettare quindi di aver diritto al congedo di maternità. A volte, in caso di gravidanza particolarmente problematica o per lavori che richiedono eccessivi sforzi fisici, è bene chiedere la maternità anticipata per evitare problemi di salute.

       Trattandosi di un tema delicato e che interessa un numero molto ampio di donne, nell’articolo forniremo una guida a come richiederla, chi può richiederla, come presentare domanda e quali le regole Inps sulla maternità anticipata nel 2018.

       Ecco tutte le informazioni su quali sono i casi in cui è concesso smettere di lavorare prima del congedo di maternità.

Gravidanza a rischio e maternità anticipata: chi può chiederla? Ecco una guida
       La maternità anticipata viene concessa, anche nel 2018 a tutte le donne in stato di gravidanza che per motivi legati alla gestazione o alla tipologia di lavoro possono decidere di smettere di lavorare prima del congedo di maternità obbligatorio, ovvero prima di aver raggiunto l’8° o il 9° mese di gravidanza presentando domanda all’Asl o alla DTL.

       Con la maternità anticipata la donna in gravidanza non è soggetta a visita fiscale ed è quindi libera di uscire ad ogni ora e per tutto il periodo della gravidanza; alla metà del 7° mese sarà però necessario inviare domanda di congedo di maternità obbligatorio.

Come viene pagata la maternità anticipata
       Per quanto riguarda il trattamento economico e la retribuzione previsti in caso di maternità anticipata per gravidanza a rischio, la lavoratrice percepirà lo stipendio in base alle stesse regole previste per il congedo di maternità: la retribuzione è per l’80% a carico dell’Inps e può essere integrata del 20% dal datore di lavoro.

       L’indennità è anticipata dal datore di lavoro in busta paga mentre per le autonome è la gestione separata Inps a provvedere al pagamento dello stipendio in caso di maternità anticipata nel 2018.

Fonte https://www.money.it/maternita-anticipata-gravidanza-a-rischio-chi-puo-richiederla-come-fare

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