Gli esami consigliati
La visita ginecologica preconcezionale, di solito accompagnata da un’ecografia di controllo, permette anche di evidenziare eventuali ostacoli al concepimento, come un fibroma di grosse dimensioni o una seria malformazione all’utero.
• I fibromi vanno rimossi quando per le loro dimensioni o la loro posizione precludono la possibilità di una gravidanza. Per quanto riguarda le anomalie della struttura dell’utero, quelle più comuni, come l’utero retroverso, non hanno rilevanza medica e non comportano alcun rischio.
• Esami più approfonditi per cercare potenziali cause d’infertilitàvengono richiesti dallo specialista solo nei casi in cui il concepimento tarda a verificarsi. Dopo un anno o un anno e mezzo di tentativi infruttuosi, se l’aspirante mamma ha meno di 35 anni; dopo nove mesi o un anno se ha più di 35 anni, per non perdere troppo tempo nel caso ci fosse effettivamente qualche problema.
• È utile, invece, effettuare un pap teste un tampone vaginaleper la ricerca della clamidia, un’infezione che può influire negativamente sulla capacità riproduttiva della donna e che si manifesta frequentemente con sintomi confusi e poco evidenti.
Scegliere il ginecologo
Quello privato
I pro
– Si può scegliere quello che si vuole: il più comodo da raggiungere, quello che ispira maggiore simpatia o fiducia…;
– In genere è meno frettoloso, ha più tempo da dedicare alla paziente;
– Ci si può rivolgere a lui anche per telefono ed è più disponibile in caso di urgenze;
– Se si vuole, in molti casi, può essere proprio lui ad assietere al parto.
I contro
– Bisogna pagarlo di tasca propria;
– Se servono esami, farmaci o certificati bisogna comunque passare dal medico della mutua per farsi trascrivere le ricette, altrimenti anche quelli devono essere pagati di tasta propria;
– può non essere in collegamento con le strutture pubbliche e questo può provocare qualche disagio nel caso fossero necessari esami particolari o un ricovero.
Quello del poliambulatorio ASL
I pro
– Non costa nulla;
– Può dare maggiori indicazioni (burocratiche e non) sull’uso dei servizi sanitari pubblici.
I contro
– In genere ha poco tempo, per cui può tenere un comportamento sbrigativo o impersonale;
– non è disponibile al di fuori dei suoi orari di lavoro;
– è improbabile che sia lui ad assistere al parto.
Quello del consultorio di zona
I pro
– Non costa nulla;
– di solito si può essere seguite dalla stessa persona;
– spesso lavora anche nell’ospedale dove avverrà il parto;
– in genere ha abbastanza tempo da dedicare alla paziente;
– offre la possibilità di incontrare altre donne e di partecipare ai gruppi informativi e di formazione.
I contro
– Non è disponibile al di fuori degli orari di lavoro;
– in caso di gravidanza potrà seguirla solo se tutto procede normalmente; se sorgeranno dei problemi sarà necessario rivolgersi all’ospedale;
– è difficile che sia lui ad assistere al parto.
Quello dell’ambulatorio ospedaliero
I pro
– Non costa nulla;
– più che con lui, il rapporto si crea con l’ospedale. Questo permtette di essere seguite con molto scrupolo dal punto di vista scientifico e, in caso di necessità, di essere a contatto con la struttura per gli esami più specialistici;
– permette di prendere confidenza poco alla volta con l’ambiente nel quale avverrà il parto.
I contro
– Spesso per essere visitate è necessario fare lunghe code e perdere molto tempo;
– il rapporto è molto impersonale e comunque non è la stessa persona a seguire la paziente;
– il tempo a disposizione varia da ospedale a ospedale, ma non è mai molto.
Fonte http://www.dolceattesa.com/gravidanza/aspetto-un-bambino-come-scegliere-il-ginecologo_salute-ed-esami/
La visita ginecologica preconcezionale, di solito accompagnata da un’ecografia di controllo, permette anche di evidenziare eventuali ostacoli al concepimento, come un fibroma di grosse dimensioni o una seria malformazione all’utero.
• I fibromi vanno rimossi quando per le loro dimensioni o la loro posizione precludono la possibilità di una gravidanza. Per quanto riguarda le anomalie della struttura dell’utero, quelle più comuni, come l’utero retroverso, non hanno rilevanza medica e non comportano alcun rischio.
• Esami più approfonditi per cercare potenziali cause d’infertilitàvengono richiesti dallo specialista solo nei casi in cui il concepimento tarda a verificarsi. Dopo un anno o un anno e mezzo di tentativi infruttuosi, se l’aspirante mamma ha meno di 35 anni; dopo nove mesi o un anno se ha più di 35 anni, per non perdere troppo tempo nel caso ci fosse effettivamente qualche problema.
• È utile, invece, effettuare un pap teste un tampone vaginaleper la ricerca della clamidia, un’infezione che può influire negativamente sulla capacità riproduttiva della donna e che si manifesta frequentemente con sintomi confusi e poco evidenti.
Scegliere il ginecologo
Quello privato
I pro
– Si può scegliere quello che si vuole: il più comodo da raggiungere, quello che ispira maggiore simpatia o fiducia…;
– In genere è meno frettoloso, ha più tempo da dedicare alla paziente;
– Ci si può rivolgere a lui anche per telefono ed è più disponibile in caso di urgenze;
– Se si vuole, in molti casi, può essere proprio lui ad assietere al parto.
I contro
– Bisogna pagarlo di tasca propria;
– Se servono esami, farmaci o certificati bisogna comunque passare dal medico della mutua per farsi trascrivere le ricette, altrimenti anche quelli devono essere pagati di tasta propria;
– può non essere in collegamento con le strutture pubbliche e questo può provocare qualche disagio nel caso fossero necessari esami particolari o un ricovero.
Quello del poliambulatorio ASL
I pro
– Non costa nulla;
– Può dare maggiori indicazioni (burocratiche e non) sull’uso dei servizi sanitari pubblici.
I contro
– In genere ha poco tempo, per cui può tenere un comportamento sbrigativo o impersonale;
– non è disponibile al di fuori dei suoi orari di lavoro;
– è improbabile che sia lui ad assistere al parto.
Quello del consultorio di zona
I pro
– Non costa nulla;
– di solito si può essere seguite dalla stessa persona;
– spesso lavora anche nell’ospedale dove avverrà il parto;
– in genere ha abbastanza tempo da dedicare alla paziente;
– offre la possibilità di incontrare altre donne e di partecipare ai gruppi informativi e di formazione.
I contro
– Non è disponibile al di fuori degli orari di lavoro;
– in caso di gravidanza potrà seguirla solo se tutto procede normalmente; se sorgeranno dei problemi sarà necessario rivolgersi all’ospedale;
– è difficile che sia lui ad assistere al parto.
Quello dell’ambulatorio ospedaliero
I pro
– Non costa nulla;
– più che con lui, il rapporto si crea con l’ospedale. Questo permtette di essere seguite con molto scrupolo dal punto di vista scientifico e, in caso di necessità, di essere a contatto con la struttura per gli esami più specialistici;
– permette di prendere confidenza poco alla volta con l’ambiente nel quale avverrà il parto.
I contro
– Spesso per essere visitate è necessario fare lunghe code e perdere molto tempo;
– il rapporto è molto impersonale e comunque non è la stessa persona a seguire la paziente;
– il tempo a disposizione varia da ospedale a ospedale, ma non è mai molto.
Fonte http://www.dolceattesa.com/gravidanza/aspetto-un-bambino-come-scegliere-il-ginecologo_salute-ed-esami/
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