domenica 10 dicembre 2017

La dieta che rende più fertili

       La risposta non può che essere generica. Sono poche, infatti, le ricerche condotte a questo riguardo e vaghi i risultati ottenuti. Di certo, c’è solo che un’alimentazione sana – vale a dire non eccessiva né povera, naturalmente equilibrata e varia – può favorire la gravidanza, esattamente come un sano stile di vita. A seguire, le linee guida.


La dieta che rende più fertili
  • Meglio il pane integrale. È stato appurato che i carboidrati sembrano giocare un ruolo molto importante nella fertilità. Non la quantità totale, bensì la loro tipologia: controindicati quelli più facili da digerire, come pane bianco, pasta raffinata, patate, riso; ottimi quelli più ricchi di fibre e di lenta digestione, come pane e pasta integrali.
  • Fast food: astenersi, grazie! Secondo le organizzazioni sanitarie, l’apporto quotidiano di grassi saturi (contenuti soprattutto nella carne) non dovrebbe superare il 10 per cento della dieta. Ma a Harvard hanno scoperto che appena il 2 per cento (per intenderci mezza porzione di patatine fritte da fast food) basta a diminuire la fertilità. Gli altri acidi grassi – insaturi (contenuti nell’olio d’oliva) e polinsaturi (pesce) – non sono controindicati, ma neppure statisticamente favorevoli alla maternità. Vanno comunque assunti, al posto di quelli ‘cattivi’, per assicurare il giusto apporto calorico e garantire una buona massa corporea.
  • Proteine: meglio quelle vegetali. Le proteine sono indispensabili all’organismo, ma anche qui la fertilità è influenzata dalla loro provenienza. L’aggiunta di una porzione al giorno di carne rossa, pollo o tacchino aumenta di un terzo il rischio di infertilità; una di uova o pesce lo lasciava invariato; una porzione a scelta di fagioli, piselli, tofu o noci lo diminuiva leggermente.
  • Latte amico della maternità. Il più valido alleato di chi desidera un bimbo è il latte, purchè nella versione intera, con il suo bel 65 per cento circa di grassi. I prodotti scremati, yogurt compreso, ottengono infatti l’effetto opposto. Questo perché proprio nella panna è contenuto un cocktail ormonale che aiuta l’ovulazione e il concepimento.

Fiocco rosa o azzurro? Dipende da cosa porti in tavola!

       Nonostante alcune ricerche mediche lo sostengano, non tutti i medici concordano sul fatto che l’assunzione di particolari alimenti un paio di mesi prima del concepimento potrebbe condizionare il sesso del nascituro.

       Secondo Josef Stolkowski, fisiologo all’Università Curie di Parigi, la possibile spiegazione scientifica andrebbe ricercata nella capacità di determinati cibi di modificare la membrana dell’ovulo, rendendola più permeabile agli spermatozoi X piuttosto che a quelli Y.

       La dieta prevede, nel caso si desideri una bimba, un’alimentazione povera di sodio e potassio ma ricca di calcio, magnesio e cloro. Via libera, quindi, a latte e latticini, formaggi freschi senza sale, uova, pesce di mare, carni bianche, ortaggi (soprattutto lattuga, fagiolini e carote), frutta secca, arance, mandarini, pompelmi.

       Da evitare, invece, gli alimenti con un elevato apporto di sodio: cibi conservati, salumi, salse.

       Invece chi desidera un maschio, dovrebbe abbondare con sodio e potassio, a discapito di calcio, magnesio e cloro. Vietati latte, formaggi e uova; sì a carne (soprattutto di maiale), pasta, legumi, pomodori, tè, caffè, banane e albicocche (ottime quelle secche). Niente cioccolato, ma ci si può consolare con olive e sottaceti.

       Un pizzico di attenzione, però è necessario: non solo questo tipo di alimentazione non garantisce il ‘risultato’ desiderato, ma qualunque regime sbilanciato può comportare problemi, soprattutto in una fase delicata come il concepimento.

Fonte http://www.dolceattesa.com/rimanere-incinta/la-dieta-che-rende-piu-fertili_alimentazione_periodo-fertile/

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