martedì 26 dicembre 2017

QUALCHE CONSIGLIO SULL’ALLATTAMENTO, SENZA PRESE DI POSIZIONE

PRIMA DI ALLATTARE
– Informatevi. Informatevi leggendo libri o parlando con persone NORMALI, né con quelle l’allattamento è una merda né con quelle se non allatti sei una merda. Ci sono libri tecnici molto ben fatti, ci sono tanti consulenti non di parte, ci sono tante mamme normali, in giro, per fortuna.

– Sappiate che allattare può non essere semplice, perché fa male, perché se non arriva subito la montata è frustrante, perché si è stanche morte e il neonato dipende solo e sempre da noi. Proprio documentandovi sarete capaci di capire qual è il miglior approccio per voi, per esempio se dormire col neonato, se usare un tiralatte perché qualcuno possa darvi il cambio, ecc.

Finché non avrete davanti vostro figlio non potete sapere come andrà: se non vi date obiettivi, non avrete nemmeno delusioni, no? Quindi decidete solo se allattare o se non farlo, e da lì prendete le misure col vostro bambino, cercando di capirlo senza ascoltare cosa fa zia gina o la vicina o la nonna o la tipa su Instagram. Troverete i ritmi giusti PER VOI, ne esistono così tanti!

DURANTE L’ALLATTAMENTO
– Allattare può far male. Anche se attaccate bene vostro figlio (e se non sapete come fare, chiedete a qualcuno di aiutarvi), potrebbero comparire le ragadi, e non credete a chi vi dice che lo attaccate male per forza (ma fate comunque verificare a chi se ne intende). Io le ho avute sanguinanti con la seconda figlia, alla prima avevo corretto io stessa l’attacco, sapevo benissimo attaccarla! Ma le ragadi dipendono dalla sensibilità della pelle, dalla conformazione del capezzolo, da quella della bocca del bambino e dal suo tipo di suzione. Certo, poi passano, ma vi assicuro che è una cosa terribile. Come ho tenuto duro (proprio perché l’allattamento è comodo, è la scelta migliore, ecc)? Coi paracapezzoli e il tiralatte, che alternavo alle poppate. Poi seni all’aria (con una maglia bucata, ho raccontato in un post le mie follie) e tanto olio VEA.

– Allattare può essere faticoso. Sì, si è sempre fatto, ma diciamoci la verità, come vivevano un tempo? Le nostre vite super stressanti possono renderci più stanche, sia fisicamente che psicologicamente, per questo per alcune allattare è di particolare peso. Be’, non c’è niente di male. “Sacrificarsi” non è per forza un bene, se ne va della sanità mentale. Quindi sì, provateci, fatelo, ma per nessun motivo perdeteci la testa. Ricordatevi che un biberon di latte tirato o anche artificiale non crea nessun problema. Sì, a volte ciuccio e biberon possono incidere sul buon esito dell’allattamento, ma non sempre è così. Ci sono tantissimi casi di bambini allattati comunque a termine nonostante il ciuccio e qualche biberon ogni tanto. Perciò non fasciatevi la testa prima: fate quello che vi fa stare meglio in quel momento (che già è tanto difficile di suo) e il resto lo vedrete poi. E se volete allattare fino ai 4 anni, sono fatti vostri, non degli altri.

– E se non allattate? Se per caso ci avete provato e qualcosa non è andato per il verso giusto, se avete deciso di “mollare”, ricordatevi che voi siete VOI. Nessuno ha il diritto di dirvi che non vi siete impegnate abbastanza perché nessuno vive la vostra vita, i vostri ritmi, la vostra famiglia, i vostri stati d’animo, il vostro bambino. Perciò non sentitevi mai in colpa e non ascoltate chi vi dice che i bambini allattati al seno si ammalano meno, sono più intelligenti e via dicendo. Io e mio marito non siamo stati allattati e mi sento di dire che non siamo proprio deficienti. Mia figlia minore leggeva (in modo corretto e capendo tutto) prima dei 5 anni ed è stata allattata in maniera mista per tre mesi, poi solo artificiale. Quanto a malattie, avete mai sentito dire che io o le mie figlie siamo malate (tiè)? Guardatevi intorno e avrete chissà quanti esempi di persone allattate a lungo che sono tutto tranne che brillanti. Succede. Ovvio che il latte materno è creato apposta dal nostro corpo per nutrire i nostri bambini e cambia in base alle loro esigenze, ma intorno ci siamo noi, ricordatevelo.

      Nessuno può dirvi cosa è giusto o meno. Siamo nel 2017 e il mondo ha ritmi e andamenti completamente diversi dal passato, perciò no, mi sento di dire che allattare non è più così naturale, e nemmeno così semplice (sempre che lo fosse). Per qualcuno lo è, benissimo, è stupendo. Per qualcuno non lo è, prendiamone atto.

      Io sono per l’allattamento sempre e comunque, ma senza rovinarsi la vita e soprattutto senza ascoltare gli altri. Deve essere una vostra scelta, che fa stare bene voi e la vostra famiglia. Non dovete far contento nessuno, se non voi stesse. Conoscete il vostro bambino e ascoltatelo, ascoltate il vostro cuore e il vostro corpo e passate oltre quando gli altri vogliono insegnarvi come fare (ma lo allatti? Ma come lo allatti ancora? Ma non è magro/grasso? Ma come mai non allatti più? Certo non è la scelta migliore… e via dicendo. Una scrollata di spalle e continuate diritto per la vostra strada).

      Ogni mamma vuole il meglio per il proprio bambino, ma il meglio per un bambino è diverso dal meglio per un altro, sempre.

Fonte http://www.50sfumaturedimamma.com/2017/10/qualche-consiglio-sullallattamento.html

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