E’ realmente possibile che il feto possa essere danneggiato in qualche modo anche per piccole dosi di liquido alcoolico?
Le donne in gravidanza devono seriamente dire addio all’alcool per tutta la durata della gestazione e quali sono i possibili effetti dell’alcool sul futuro neonato?
La cosiddetta sindrome feto-alcoolica è davvero un serio rischio per la salute del bimbo o si è fatto troppo terrorismo su questa vicenda?
A chiarirci le idee, sono stati i ricercatori dell’Istituto Superiore della Sanità che hanno recentemente pubblicato un articolo sulla rivista scientifica Clinical Chemistry and Laboratory Medicine.
La ricerca, effettuata in Spagna da vari istituti e atenei situati tra Barcellona e Madrid, vuole essere un monito ed un avvertimento per tutte le mamme in attesa.
Sì, l’alcool può essere trasmesso dalla madre al feto soprattutto nel secondo e nel terzo trimestre.
I ricercatori hanno infatti trovato nel meconio, ovvero il materiale fecale del neonato, tracce dell’alcool ingerito dalla madre.
I dati parlano chiaro e seppur la quantità di alcool sia minima, un’assunzione costante è rintracciabile sia nel capello della madre, sia nelle prime feci espulse.
Purtroppo questo conferma la necessità di precauzioni che ovunque vengono consigliate.
Non solo le gestanti non dovrebbero assumere alcool, ma è addirittura indifferente la gradazione alcoolica delle bevande e la quantità bevuta.
In nessun caso è infatti consigliabile assumere anche piccole quantità di una bevanda alcoolica. Le dosi e le gradazioni non sono importanti.
Per chiarire le idee, si deve tenere presente che l’alcool viene trasmesso al feto attraverso la placenta ed il futuro neonato si ritrova ad assumere la medesima quantità ingerita dalla madre.
A peggiorare le cose è emerso che mentre un adulto è in grado di metabolizzare le molecole alcooliche, questo non si può assolutamente dire per il corpo dei neonati che si ritrovano a tutti gli effetti a subire i pericoli dell’alcool e i danni degli organi e dei tessuti.
Un’esposizione diretta è quindi scontata da parte dei feti che rischiano problematiche anche serie a livello neurologico.
E’ importante per una futura mamma conoscere i rischi che corre e per questo motivo molti esperti sono oggi concordi nel dire che l’alcool dovrebbe essere completamente eliminato dalla dieta della futura mamma.
Non solo però durante la gravidanza, questo divieto andrebbe esteso sia prima, ovvero quando c’è già nell’aria l’idea di voler procreare, sia dopo, cioè durante l’intero periodo dell’allattamento.
Fonte Fetal exposure to ethanol: relationship between ethyl glucuronide in maternal hair during pregnancy and ethyl glucuronide in neonatal meconium
Le donne in gravidanza devono seriamente dire addio all’alcool per tutta la durata della gestazione e quali sono i possibili effetti dell’alcool sul futuro neonato?
La cosiddetta sindrome feto-alcoolica è davvero un serio rischio per la salute del bimbo o si è fatto troppo terrorismo su questa vicenda?
A chiarirci le idee, sono stati i ricercatori dell’Istituto Superiore della Sanità che hanno recentemente pubblicato un articolo sulla rivista scientifica Clinical Chemistry and Laboratory Medicine.
La ricerca, effettuata in Spagna da vari istituti e atenei situati tra Barcellona e Madrid, vuole essere un monito ed un avvertimento per tutte le mamme in attesa.
Sì, l’alcool può essere trasmesso dalla madre al feto soprattutto nel secondo e nel terzo trimestre.
I ricercatori hanno infatti trovato nel meconio, ovvero il materiale fecale del neonato, tracce dell’alcool ingerito dalla madre.
I dati parlano chiaro e seppur la quantità di alcool sia minima, un’assunzione costante è rintracciabile sia nel capello della madre, sia nelle prime feci espulse.
Purtroppo questo conferma la necessità di precauzioni che ovunque vengono consigliate.
Non solo le gestanti non dovrebbero assumere alcool, ma è addirittura indifferente la gradazione alcoolica delle bevande e la quantità bevuta.
In nessun caso è infatti consigliabile assumere anche piccole quantità di una bevanda alcoolica. Le dosi e le gradazioni non sono importanti.
Per chiarire le idee, si deve tenere presente che l’alcool viene trasmesso al feto attraverso la placenta ed il futuro neonato si ritrova ad assumere la medesima quantità ingerita dalla madre.
A peggiorare le cose è emerso che mentre un adulto è in grado di metabolizzare le molecole alcooliche, questo non si può assolutamente dire per il corpo dei neonati che si ritrovano a tutti gli effetti a subire i pericoli dell’alcool e i danni degli organi e dei tessuti.
Un’esposizione diretta è quindi scontata da parte dei feti che rischiano problematiche anche serie a livello neurologico.
E’ importante per una futura mamma conoscere i rischi che corre e per questo motivo molti esperti sono oggi concordi nel dire che l’alcool dovrebbe essere completamente eliminato dalla dieta della futura mamma.
Non solo però durante la gravidanza, questo divieto andrebbe esteso sia prima, ovvero quando c’è già nell’aria l’idea di voler procreare, sia dopo, cioè durante l’intero periodo dell’allattamento.
Fonte Fetal exposure to ethanol: relationship between ethyl glucuronide in maternal hair during pregnancy and ethyl glucuronide in neonatal meconium
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