Per una coppia, decidere di avere un bambino è un passo importante e quando questo accade, si spera che la cicogna arrivi il prima possibile. L’attesa della notizia con la N maiuscola riempie le giornate di trepidazione fino a quando un giorno, comodamente spalmato sul divano a vedere i gol della domenica calcistica, vedi la tua lei arrivare accanto a te, pallida come il copridivano bianco dove sei seduto, e la senti mormorare con voce tremante: “Ho qualche giorno di ritardo, forse questa è la volta buona. Sono appena stata in bagno a fare il test, vai a vedere tu il risultato”.
La salivazione è improvvisamente azzerata, vorresti dire qualcosa ma non ti viene in mente nulla che non sia una banalità, e anche se avessi qualcosa di intelligente da dire, non riusciresti a proferire parola. L’unica cosa da fare è scoprire il verdetto del test di gravidanza che, come è noto, non sbaglia praticamente mai. Il momento è cruciale, in quei pochi passi che ti separano dal bagno c’è segnato il tuo futuro, le gambe tremano e il respiro è affannato. Entri, prendi in mano il test, lo guardi e leggi le istruzioni. Le rileggi per essere sicuro di aver capito bene, e cominci a realizzare che qualcosa, da quel momento, cambierà.
Ormai oggi si sa quasi tutto di come vive la gravidanza la mamma, ma come vive l’attesa di un bambino, soprattutto se si tratta del primo figlio, il papà?
La salivazione è improvvisamente azzerata, vorresti dire qualcosa ma non ti viene in mente nulla che non sia una banalità, e anche se avessi qualcosa di intelligente da dire, non riusciresti a proferire parola. L’unica cosa da fare è scoprire il verdetto del test di gravidanza che, come è noto, non sbaglia praticamente mai. Il momento è cruciale, in quei pochi passi che ti separano dal bagno c’è segnato il tuo futuro, le gambe tremano e il respiro è affannato. Entri, prendi in mano il test, lo guardi e leggi le istruzioni. Le rileggi per essere sicuro di aver capito bene, e cominci a realizzare che qualcosa, da quel momento, cambierà.
Ormai oggi si sa quasi tutto di come vive la gravidanza la mamma, ma come vive l’attesa di un bambino, soprattutto se si tratta del primo figlio, il papà?
Lei è incinta! I primi cambiamenti
Una cosa è il pensiero di come sarà una determinata situazione, viverla con l’immaginazione e teorizzare come sarebbe meglio affrontarla, un’altra è entrare realmente dentro quella situazione e cominciare a viverla sulla propria pelle. La presa di coscienza del fatto che dopo nove mesi diventerai papà avviene a piccoli passi, facendo lo slalom tra tutti quei sintomi che stanno ad indicare un cambiamento radicale.
Tra i sintomi che gli uomini colgono al volo e in modo inequivocabile, perché direttamente coinvolti, si posiziona in cima alla classifica la trasformazione della compagna, primo tra tutti l’irrefrenabile voglia di vomitare in ogni istante della giornata (chi dice che la nausea è solo al mattino?), preferibilmente nei momenti meno opportuni e nei luoghi meno adatti. Per fortuna, di solito, questa fase dura circa 3 mesi.
Un altro evidentissimo cambiamento che l’uomo per forza nota, è la metamorfosi del corpo della donna. Diciamocelo, la cosa più bella della gravidanza è la crescita esponenziale delle misure del reggiseno, e se volete fare felice un uomo, in questo modo andate sul sicuro. Dalla 2° alla 4°, dalla 3° alla 5°. E ancora, solitamente lei diventa più dolce, disponibile, premurosa, affabile: tutti aggettivi che non erano contemplati nel vocabolario prima dell’inizio della gravidanza. Spesso infatti, nella fase della gravidanza, l’umore cambia e le compagne diventano più “carine”. Ma non temete, dura solo 9 mesi.
Tra i sintomi che gli uomini colgono al volo e in modo inequivocabile, perché direttamente coinvolti, si posiziona in cima alla classifica la trasformazione della compagna, primo tra tutti l’irrefrenabile voglia di vomitare in ogni istante della giornata (chi dice che la nausea è solo al mattino?), preferibilmente nei momenti meno opportuni e nei luoghi meno adatti. Per fortuna, di solito, questa fase dura circa 3 mesi.
Un altro evidentissimo cambiamento che l’uomo per forza nota, è la metamorfosi del corpo della donna. Diciamocelo, la cosa più bella della gravidanza è la crescita esponenziale delle misure del reggiseno, e se volete fare felice un uomo, in questo modo andate sul sicuro. Dalla 2° alla 4°, dalla 3° alla 5°. E ancora, solitamente lei diventa più dolce, disponibile, premurosa, affabile: tutti aggettivi che non erano contemplati nel vocabolario prima dell’inizio della gravidanza. Spesso infatti, nella fase della gravidanza, l’umore cambia e le compagne diventano più “carine”. Ma non temete, dura solo 9 mesi.
Vita di prima, addio?
Così come la donna riscontra dei cambiamenti notevoli nel proprio corpo e nell'umore, anche l’uomo deve prepararsi a far fronte a numerose novità. Sarà pur vero che non viviamo dentro di noi la crescita di un bambino con tutto quello che comporta, ma siamo sempre in prima linea in questa avventura. Per alcuni il solo pensiero di pannolini da cambiare, notti insonnia canticchiare canzoncine e biberon da scaldare può provocare un’orticaria diffusa, ma è solo questione di adattamento.
Uno degli aspetti più importanti con cui l’uomo deve confrontarsi in vista dell’arrivo di un bebè, è la responsabilità a cui sta andando incontro. Se prima la vita scorreva lineare dovendo pensare esclusivamente alla propria “sopravvivenza”, e in certi momenti questo impegno era già abbastanza, dopo la nascita di un figlio, bisognerà cominciare a tenere in considerazione anche qualcun altro. Niente di impossibile, sia chiaro, ma è facile che capitino momenti di sconforto in cui dubitare di potercela fare e temere di non essere all’altezza della situazione.
Una delle più grandi paure a cui va incontro un uomo che sta per diventare padre è la sensazione della perdita della propria libertà. Libertà intesa come tempo dedicato a sé, al proprio svago, agli amici, allo sport. Forse questo può capitare all'inizio, ma dopo aver preso un po’ il ritmo, con un minimo di organizzazione, è possibile fare tutto come prima, più o meno.
Uno degli aspetti più importanti con cui l’uomo deve confrontarsi in vista dell’arrivo di un bebè, è la responsabilità a cui sta andando incontro. Se prima la vita scorreva lineare dovendo pensare esclusivamente alla propria “sopravvivenza”, e in certi momenti questo impegno era già abbastanza, dopo la nascita di un figlio, bisognerà cominciare a tenere in considerazione anche qualcun altro. Niente di impossibile, sia chiaro, ma è facile che capitino momenti di sconforto in cui dubitare di potercela fare e temere di non essere all’altezza della situazione.
Una delle più grandi paure a cui va incontro un uomo che sta per diventare padre è la sensazione della perdita della propria libertà. Libertà intesa come tempo dedicato a sé, al proprio svago, agli amici, allo sport. Forse questo può capitare all'inizio, ma dopo aver preso un po’ il ritmo, con un minimo di organizzazione, è possibile fare tutto come prima, più o meno.
Diventare padre. Un'esperienza impegnativa e affascinante
Un pizzico di agitazione ci sta, ma la gravidanza corrisponde soprattutto a un periodo molto bello per la coppia e rappresenta un percorso che svela passo dopo passo sorprese e novità. Dalle prime ecografie, dove si comincia a intravedere la forma e i tratti della new entry con i conseguenti scontatissimi e insopportabili commenti dei suoceri, ai primi movimenti della pancia, dalla dolcezza “sconosciuta” di Lei fino agli acquisti in vista del grande giorno.
C’è poi chi si prepara con libri ad hoc, chi cerca consigli su internet o chi si affida all’esperienza di qualche amico. Tutte informazioni che vanno a comporre un puzzle molto ampio che verrà completato davvero soltanto quando si avrà il proprio “discendente” tra le braccia.
I 9 mesi sono lunghi e, passato il primo momento di “panico”, si inizia gradualmente a entrare nell’ottica di quello che sta realmente per accadere. Con l’avvicinarsi della scadenza, il desiderio di mettersi alla prova sul serio e la curiosità diventano sempre più forti finché non arriva il grande giorno. A quel punto spariscono tutte le ansie avute in precedenza e si comincia a vivere la realtà, che è molto più faticosa ma anche molto più divertente e ricca di soddisfazioni di quanto mai si potesse immaginare.
C’è poi chi si prepara con libri ad hoc, chi cerca consigli su internet o chi si affida all’esperienza di qualche amico. Tutte informazioni che vanno a comporre un puzzle molto ampio che verrà completato davvero soltanto quando si avrà il proprio “discendente” tra le braccia.
I 9 mesi sono lunghi e, passato il primo momento di “panico”, si inizia gradualmente a entrare nell’ottica di quello che sta realmente per accadere. Con l’avvicinarsi della scadenza, il desiderio di mettersi alla prova sul serio e la curiosità diventano sempre più forti finché non arriva il grande giorno. A quel punto spariscono tutte le ansie avute in precedenza e si comincia a vivere la realtà, che è molto più faticosa ma anche molto più divertente e ricca di soddisfazioni di quanto mai si potesse immaginare.
Fonte http://www.alfemminile.com/gravidanza/uomini-e-gravidanza-d24077c300574.html
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