Le perdite da impianto preannunciano spesso l’annidamento dell’ovulo all’interno dell’utero. Si verificano quando il concepimento è avvenuto, e sono perdite ematiche solitamente di un colore molto chiaro e poco abbondanti, motivo per cui è difficile confonderle con il ciclo mestruale.
In corrispondenza del periodo in cui dovrebbe comparire il ciclo mestruale, può infatti capitare che si verifichino delle piccole perdite di sangue a cui fa seguito un test positivo. Si parla in questo caso di perdite da impianto (o da annidamento), e segnalano l’inizio di una gravidanza.
A volte possono destare preoccupazione, perché sono troppo abbondanti o semplicemente perché non ci si aspetta di avere perdite di sangue durante una gravidanza, dal momento che spesso vengono scambiate come il segnale di un aborto spontaneo. Vediamo quali sono le caratteristiche principali delle perdite da impianto e come riconoscerle.
Cosa sono le perdite da impianto: le cause
Queste piccole perdite di sangue dipendono dal dal processo di impianto dell’ovulo nell’utero. Dopo la fecondazione, infatti, l’ovulo si divide per formare delle nuove cellule che daranno forma e vita all’embrione. Dopo essersi formato, l’embrione si sposta dalle tube verso l’utero, dove si annida e dove resterà per tutto il tempo della gravidanza. Più precisamente, andrà ad assestarsi nell’endometrio, la mucosa che ricopre la parte interna dell’utero, dove avverrà lo sviluppo della placenta e del sacco amniotico.
Le perdite ematiche dipendono dal fatto che, durante questo delicato processo, è possibile che alcuni vasi capillari dell’endometrio si rompano, provocando così un piccolo sanguinamento. In altri casi potrebbe trattarsi di sangue delle mestruazioni precedenti rimasto nella cavità uterina. Alcune volte le perdite possono essere attribuite a traumi non gravi del collo dell’utero, che comunque non devono allarmare.
Quando compaiono e quanto durano
Le perdite da impianto si verificano generalmente nell’arco di tempo che va dal 6° al 12° giorno dopo il concepimento, cioè approssimativamente nello stesso periodo in cui dovrebbero iniziare le mestruazioni. Non tutte le donne presentano queste perdite ematiche all’inizio della gravidanza: secondo alcune statistiche, l’incidenza nelle gestanti è di circa il 30%. La loro assenza non comporta alcun problema per l’embrione, quindi non vi è alcun motivo di preoccuparsi se non si manifestano. Complessivamente, inoltre, le perdite hanno una durata che non supera i 2-3 giorni.
Di che colore sono le perdite da impianto
Abbiamo visto dunque che trovare qualche macchia di sangue sugli slip potrebbe essere uno dei primi segnali di gravidanza in corso. Ma di che colore possono essere queste piccole perdite? Generalmente, possono essere rosso vivo, rosate, marroni o bianche con striature rossastre. LA differenza è determinata principalmente dal tempo che passato dal momento dell’impianto a quando si verifica il sanguinamento,
Se l’annidamento dell’embrione è recente, le perdite saranno probabilmente rosse o rosate, ma anche bianche con striature rosse. Tutto dipende allora dalla loro consistenza, determinata dalla quantità di muco vaginale che contengono.
Quando le perdite sono invece marroni, l’impianto è avvenuto da alcuni giorni. Si tratta infatti di sangue rappreso, come accade soltiamente negli ultimi giorni del ciclo mestruale.
Come distinguere le perdite di annidamento dallo spotting
Con spotting si intende un fenomeno molto diffuso soprattutto tra le donne in età fertile: si tratta di piccole macchie di sangue che si manifestano solitamente poco prima dell’arrivo delle mestruazioni, e in via generale non è segno di cui preoccuparsi. Come possiamo capire se le perdite sono dovute allo spotting o all’impianto dell’embrione nell’endometrio? Non è sempre facile, perchè i segnali sono davvero molto simili.
Lo spotting premestruale si presenta in genere uno o due giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale, mentre le perdite da impianto dovrebbero comparire un pochino prima. Tuttavia, basta avere un ciclo non perfettamente regolare per non riuscire a distinguere i due fenomeni. In questo caso basta un test di gravidanza per dissipare ogni dubbio. Anche la presenza di altri sintomi di gravidanza, come nausea mattutina e tensione al seno, possono portarvi sulla giusta strada.
Perdite da impianto abbondanti: cosa succede?
Se quelle che in un primo momento sembrano poche macchie di sangue diventano via via più abbondanti, è possibile che non si tratti di perdite da impianto, bensì del primo segnale del ciclo mestruale. Tuttavia, alcune donne, anche in base alla quantità del loro muco vaginale, possono avere perdite più consistenti dovute all’annidamento dell’embrione. Ci sono casi di future mamme che hanno scoperto di essere in dolce attesa con alcuni mesi di ritardo, perché a causa dell’abbondanza delle perdite da impianto le avevano scambiate per il normale ciclo mestruale!
Le perdite da impianto sono pericolose?
Come già anticipato, avere delle perdite ematiche nei giorni che seguono il concepimento è un fenomeno del tutto fisiologico e non c’è da preoccuparsi. Se siete in cerca di una gravidanza e notate la presenza di queste macchie di sangue, non dovete dunque allarmarvi. Non hanno infatti nulla a che vedere con un aborto spontaneo e la loro comparsa non danneggia in alcun modo l’embrione.
Quando preoccuparsi per le perdite ematiche
La gravidanza è un momento delicatissimo per tutte le donne, ed è per questo che è bene contattare il ginecologo se avete qualche dubbio. Tuttavia, in merito alle perdite da impianto possiamo aiutarvi a fare chiarezza. Dovreste allarmarvi solo nel caso in cui si verificassero in ritardo rispetto alla data in cui aspettavate il ciclo mestruale, e se fossero particolarmente abbondanti, accompagnate da forti dolori pelvici. Potrebbe infatti trattarsi di una minaccia di aborto o del segnale di una gravidanza extrauterina, molto pericolosa per la salute della gestante. Non esitate a rivolgervi al vostro medico se dovessero presentarsi questi particolari sintomi.
Fonte https://mamma.pourfemme.it/articolo/perdite-da-impianto-come-sono-quando-compaiono-e-quanto-durano/20311/
In corrispondenza del periodo in cui dovrebbe comparire il ciclo mestruale, può infatti capitare che si verifichino delle piccole perdite di sangue a cui fa seguito un test positivo. Si parla in questo caso di perdite da impianto (o da annidamento), e segnalano l’inizio di una gravidanza.
A volte possono destare preoccupazione, perché sono troppo abbondanti o semplicemente perché non ci si aspetta di avere perdite di sangue durante una gravidanza, dal momento che spesso vengono scambiate come il segnale di un aborto spontaneo. Vediamo quali sono le caratteristiche principali delle perdite da impianto e come riconoscerle.
Cosa sono le perdite da impianto: le cause
Queste piccole perdite di sangue dipendono dal dal processo di impianto dell’ovulo nell’utero. Dopo la fecondazione, infatti, l’ovulo si divide per formare delle nuove cellule che daranno forma e vita all’embrione. Dopo essersi formato, l’embrione si sposta dalle tube verso l’utero, dove si annida e dove resterà per tutto il tempo della gravidanza. Più precisamente, andrà ad assestarsi nell’endometrio, la mucosa che ricopre la parte interna dell’utero, dove avverrà lo sviluppo della placenta e del sacco amniotico.
Le perdite ematiche dipendono dal fatto che, durante questo delicato processo, è possibile che alcuni vasi capillari dell’endometrio si rompano, provocando così un piccolo sanguinamento. In altri casi potrebbe trattarsi di sangue delle mestruazioni precedenti rimasto nella cavità uterina. Alcune volte le perdite possono essere attribuite a traumi non gravi del collo dell’utero, che comunque non devono allarmare.
Quando compaiono e quanto durano
Le perdite da impianto si verificano generalmente nell’arco di tempo che va dal 6° al 12° giorno dopo il concepimento, cioè approssimativamente nello stesso periodo in cui dovrebbero iniziare le mestruazioni. Non tutte le donne presentano queste perdite ematiche all’inizio della gravidanza: secondo alcune statistiche, l’incidenza nelle gestanti è di circa il 30%. La loro assenza non comporta alcun problema per l’embrione, quindi non vi è alcun motivo di preoccuparsi se non si manifestano. Complessivamente, inoltre, le perdite hanno una durata che non supera i 2-3 giorni.
Di che colore sono le perdite da impianto
Abbiamo visto dunque che trovare qualche macchia di sangue sugli slip potrebbe essere uno dei primi segnali di gravidanza in corso. Ma di che colore possono essere queste piccole perdite? Generalmente, possono essere rosso vivo, rosate, marroni o bianche con striature rossastre. LA differenza è determinata principalmente dal tempo che passato dal momento dell’impianto a quando si verifica il sanguinamento,
Se l’annidamento dell’embrione è recente, le perdite saranno probabilmente rosse o rosate, ma anche bianche con striature rosse. Tutto dipende allora dalla loro consistenza, determinata dalla quantità di muco vaginale che contengono.
Quando le perdite sono invece marroni, l’impianto è avvenuto da alcuni giorni. Si tratta infatti di sangue rappreso, come accade soltiamente negli ultimi giorni del ciclo mestruale.
Come distinguere le perdite di annidamento dallo spotting
Con spotting si intende un fenomeno molto diffuso soprattutto tra le donne in età fertile: si tratta di piccole macchie di sangue che si manifestano solitamente poco prima dell’arrivo delle mestruazioni, e in via generale non è segno di cui preoccuparsi. Come possiamo capire se le perdite sono dovute allo spotting o all’impianto dell’embrione nell’endometrio? Non è sempre facile, perchè i segnali sono davvero molto simili.
Lo spotting premestruale si presenta in genere uno o due giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale, mentre le perdite da impianto dovrebbero comparire un pochino prima. Tuttavia, basta avere un ciclo non perfettamente regolare per non riuscire a distinguere i due fenomeni. In questo caso basta un test di gravidanza per dissipare ogni dubbio. Anche la presenza di altri sintomi di gravidanza, come nausea mattutina e tensione al seno, possono portarvi sulla giusta strada.
Perdite da impianto abbondanti: cosa succede?
Se quelle che in un primo momento sembrano poche macchie di sangue diventano via via più abbondanti, è possibile che non si tratti di perdite da impianto, bensì del primo segnale del ciclo mestruale. Tuttavia, alcune donne, anche in base alla quantità del loro muco vaginale, possono avere perdite più consistenti dovute all’annidamento dell’embrione. Ci sono casi di future mamme che hanno scoperto di essere in dolce attesa con alcuni mesi di ritardo, perché a causa dell’abbondanza delle perdite da impianto le avevano scambiate per il normale ciclo mestruale!
Le perdite da impianto sono pericolose?
Come già anticipato, avere delle perdite ematiche nei giorni che seguono il concepimento è un fenomeno del tutto fisiologico e non c’è da preoccuparsi. Se siete in cerca di una gravidanza e notate la presenza di queste macchie di sangue, non dovete dunque allarmarvi. Non hanno infatti nulla a che vedere con un aborto spontaneo e la loro comparsa non danneggia in alcun modo l’embrione.
Quando preoccuparsi per le perdite ematiche
La gravidanza è un momento delicatissimo per tutte le donne, ed è per questo che è bene contattare il ginecologo se avete qualche dubbio. Tuttavia, in merito alle perdite da impianto possiamo aiutarvi a fare chiarezza. Dovreste allarmarvi solo nel caso in cui si verificassero in ritardo rispetto alla data in cui aspettavate il ciclo mestruale, e se fossero particolarmente abbondanti, accompagnate da forti dolori pelvici. Potrebbe infatti trattarsi di una minaccia di aborto o del segnale di una gravidanza extrauterina, molto pericolosa per la salute della gestante. Non esitate a rivolgervi al vostro medico se dovessero presentarsi questi particolari sintomi.
Fonte https://mamma.pourfemme.it/articolo/perdite-da-impianto-come-sono-quando-compaiono-e-quanto-durano/20311/
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