È sempre crescente l’incidenza di donne affette al contempo da sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e disfunzioni di origine tiroidea, che rappresentano due dei disturbi endocrini più comuni della popolazione generale.
Mentre la causalità di tale associazione è oggi ancora poco chiara, ciò che si rende sempre più evidente è che le due condizioni condividono una relazione bidirezionale: infatti, nonostante alcuni fattori eziopatogenetici che generano queste disfunzioni siano dissimili e le due condizioni siano diverse l’una dall’altra, entrambe le sindromi presentano delle caratteristiche comuni, quali i fattori di rischio e le anomalie fisiopatologiche.
La comunanza di alcuni aspetti delle patologie, quali ad esempio l’aumento del volume ovarico, la comparsa di cisti (frequentemente segnalata in corso di ipotiroidismo primario) e il fatto che molte donne con ovaio policistico mostrano una maggior predisposizione rispetto alla popolazione generale a sviluppare disordini tiroidei immunomediati, mette necessariamente la PCOS e il disturbo tiroideo in relazione tra loro.
Tuttavia, non è ancora stato chiarito se il collegamento tra le due patologie sia a monte, legato quindi a fattori predisponenti comuni, o a valle, legato ad una correlazione fisiopatologica tra la PCOS e i disordini tiroidei.
Oggi è noto che in corso di ipotiroidismo le ovaie tendono a subire cambiamenti della loro morfologia divenendo policistiche e questa modificazione può variare in base alla severità ed alla durata del processo patologico; in alcune donne, la modificazione morfologica delle ovaie in corso di ipotiroidismo non trattato è stata tale da far presumere la presenza di una massa ovarica di origine neoplastica.
Al contrario, non esiste conferma del fatto che l’ipotiroidismo primario possa rappresentare una causa specifica PCOS.
Alla base delle due affezioni vi sono fattori predisponenti che sembrano giocare un ruolo complesso nel collegare questi due disturbi quali l’adiposità, l’aumentata resistenza all’insulina, elevati livelli di leptina e un disequilibrio del sistema immunitario.
Nel corso del tempo sono state avanzate alcune ipotesi specifiche, come il fatto che l’adiposità sia collegata ad una maggiore stimolazione del rilascio di ormoni tiroidei, con conseguente ipotiroidismo.
Secondo la letteratura scientifica, esistono un numero sufficiente di evidenze per sostenere che la prevalenza di ipotiroidismi subclinici/disordini tiroidei su base autoimmune è aumentata nelle donne con PCOS. Gli studi eseguiti nel corso del tempo su un numeroso campione di donne affette da entrambe le patologie suggeriscono che l’ipotiroidismo non sia la causa scatenante della PCOS, ma piuttosto rappresenti un fattore predisponente all’insorgenza dell’affezione.
Sono quindi oggi necessarie ulteriori indagini a lungo termine, che valutino in particolar modo anche i risvolti delle due patologie sulla fertilità della donna.
Fonti:
Thyroid disorders and polycystic ovary syndrome: An emerging relationship
Mentre la causalità di tale associazione è oggi ancora poco chiara, ciò che si rende sempre più evidente è che le due condizioni condividono una relazione bidirezionale: infatti, nonostante alcuni fattori eziopatogenetici che generano queste disfunzioni siano dissimili e le due condizioni siano diverse l’una dall’altra, entrambe le sindromi presentano delle caratteristiche comuni, quali i fattori di rischio e le anomalie fisiopatologiche.
La comunanza di alcuni aspetti delle patologie, quali ad esempio l’aumento del volume ovarico, la comparsa di cisti (frequentemente segnalata in corso di ipotiroidismo primario) e il fatto che molte donne con ovaio policistico mostrano una maggior predisposizione rispetto alla popolazione generale a sviluppare disordini tiroidei immunomediati, mette necessariamente la PCOS e il disturbo tiroideo in relazione tra loro.
Tuttavia, non è ancora stato chiarito se il collegamento tra le due patologie sia a monte, legato quindi a fattori predisponenti comuni, o a valle, legato ad una correlazione fisiopatologica tra la PCOS e i disordini tiroidei.
Oggi è noto che in corso di ipotiroidismo le ovaie tendono a subire cambiamenti della loro morfologia divenendo policistiche e questa modificazione può variare in base alla severità ed alla durata del processo patologico; in alcune donne, la modificazione morfologica delle ovaie in corso di ipotiroidismo non trattato è stata tale da far presumere la presenza di una massa ovarica di origine neoplastica.
Al contrario, non esiste conferma del fatto che l’ipotiroidismo primario possa rappresentare una causa specifica PCOS.
Alla base delle due affezioni vi sono fattori predisponenti che sembrano giocare un ruolo complesso nel collegare questi due disturbi quali l’adiposità, l’aumentata resistenza all’insulina, elevati livelli di leptina e un disequilibrio del sistema immunitario.
Nel corso del tempo sono state avanzate alcune ipotesi specifiche, come il fatto che l’adiposità sia collegata ad una maggiore stimolazione del rilascio di ormoni tiroidei, con conseguente ipotiroidismo.
Secondo la letteratura scientifica, esistono un numero sufficiente di evidenze per sostenere che la prevalenza di ipotiroidismi subclinici/disordini tiroidei su base autoimmune è aumentata nelle donne con PCOS. Gli studi eseguiti nel corso del tempo su un numeroso campione di donne affette da entrambe le patologie suggeriscono che l’ipotiroidismo non sia la causa scatenante della PCOS, ma piuttosto rappresenti un fattore predisponente all’insorgenza dell’affezione.
Sono quindi oggi necessarie ulteriori indagini a lungo termine, che valutino in particolar modo anche i risvolti delle due patologie sulla fertilità della donna.
Fonti:
Thyroid disorders and polycystic ovary syndrome: An emerging relationship
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