
Il distacco di placenta in gravidanza consiste nella separazione prematura della placenta dalla mucosa uterina, ovvero dopo la 20° settimana e prima del secondamento (con secondamento si intende la naturale espulsione della placenta e degli annessi fetali, che di solito avviene tra i 10 e i 20 minuti dopo l’espulsione del feto). Cosa potrebbe succedere se la placenta si distacca? Separandosi parte del tessuto placentare, si crea una specie di “ferita” sull’utero che quindi inizia a sanguinare. Il sangue però può:
Manifesto: in cui si verifica una perdita di sangue dalla vagina, che quindi si rende visibile all’esterno e dare origine ad una emorragia esterna.
Occulto o nascosto: quando manca il sanguinamento vaginale con formazione di un ematoma retro-placentare interno. Cioè senza che tu te ne accorga;
“rompere” le membrane ed entrare nel liquido amniotico;
diventare sempre più ampia la raccolta e formarsi un vero e proprio ematoma, coagulo, dietro la placenta o infiltrare tutta la parete uterina, dando all’utero il colore tipico violaceo, purpureo, nerastro.
Alcune volte in gravidanza può succedere che eseguendo un’ecografia ostetrica, lo specialista noti un “distacco di placenta”, il che potrebbe mettere te futura mamma in allarme ed apprensione. Il distacco può avvenire prima che inizi il travaglio di parto (distacco prematuro) o comunque in corso di travaglio (distacco precoce). Un distacco che può verificarsi in qualsiasi momento della gravidanza, sia nel primo trimestre o anche nei mesi successivi; in tutti i casi è richiesta un’attenzione importante.
Il distacco si verifica quindi in seguito ad un sanguinamento al confine tra utero e placenta con la formazione di un ematoma che progressivamente “rompe” l’inserzione tra i due organi.
Fonte https://www.chedonna.it/2019/08/19/distacco-della-placenta/
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