venerdì 23 agosto 2019

L’IMPORTANZA DELLA DIETA NELL’ULTIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA

        L’importanza della dieta nell’ultimo trimestre di gravidanza è legata all’apporto di sostanze nutritive che sono indispensabili per l’accrescimento fetale, ma che rappresentano anche livelli di riferimento in base ai quali il nascituro regolerà il proprio metabolismo.
dieta in gravidanza        Questo sistema in natura permette il migliore adattamento possibile del figlio all’ambiente nel quale la madre vive e nel quale lui stesso vivrà.
        Un recente articolo (Neonatal Insulin Action Impairs Hypothalamic Neurocircuit Formation in Response to Maternal High-Fat Feeding) pubblicato dalla autorevole rivista scientifica inglese Cell è riuscito a chiarire in parte il meccanismo d’azione di questo fenomeno.

        Lo studio dimostra infatti come l’alimentazione materna influisca effettivamente sullo sviluppo ipotalamico fetale.
        L’equipe di ricercatori tedeschi guidata dal dott.Merly C. Vogt, ha osservato come l’omeostasi metabolica materna nei murini eserciti degli effetti a lungo termine sulla salute della prole.
        Una dieta ad elevato contenuto lipidico assunta durante la lattazione predispone la prole all’obesità ed a squilibri dell’omeostasi metabolica del glucosio.

         La causa di questa anomalia risiederebbe in un alterato sviluppo neurologico nella regione dell’ipotalamo, in particolare a livello del circuito della melanocortina ipotalamica. In questo particolare sistema di regolazione verrebbe alterata la produzione di proopiomelanocortina e di AgRP (Agouti-related protein), due importanti regolatori del metabolismo di lipidi e carboidrati.

         Le ricerche del Max Planck Institute for Neurological Research e l’Università di Colonia avevano già dimostrato in passato come i figli di madri obese fossero maggiormente predisposti a sviluppare obesità e come il programma metabolico del loro sistema nervoso fosse in qualche modo alterato dalla condizione materna. Tuttavia non erano ancora riusciti a scoprire il meccanismo d’azione di questo fenomeno.
        Usando i topi come modello gli scienziati hanno dimostrato in questo studio come una dieta ad alto contenuto lipidico sia una possibile causa dello sviluppo di circuiti neuronali anomali.
        Questa anomalia è in grado di alterare il meccanismo di segnalazione neurologica e di causare quindi problemi del metabolismo del glucosio nella prole al raggiungimento dell’età adulta.
        Lo sviluppo ipotalamico che si verifica subito dopo la nascita nei topi è sovrapponibile a quello che si verifica negli organismi umani durante il terzo trimestre di gravidanza.
        Su questa base l’articolo ipotizza una analoga influenza dell’alimentazione materna negli ultimi tre mesi di gravidanza sullo sviluppo ipotalamico del nascituro.
        Lo studio pubblicato apre la strada a nuove ricerche in questa direzione.
        I ricercatori auspicano che adeguati programmi di controllo alimentare in gravidanza possano prevenire in futuro l’insorgenza di problemi metabolici nei bambini.
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         Come per ogni studio sperimentale che, per ovvie ragioni etiche, viene condotto sugli animali, si presenta il problema di come interpretare i risultati in rapporto ai soggetti umani.
Vi sono infatti differenze anche significative tra il metabolismo dei lipidi nei roditori e nella specie umana.
        Una conclusione plausibile porterebbe a individuare nei grassi raffinati (ad esempio parzialmente idrogenati) una categoria di lipidi particolarmente nociva mentre altri tipi, purché non processati industrialmente, come quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva, nella frutta secca oleosa, costituirebbero fonti benefiche per la salute della madre e del nascituro. Sotto accusa ancora una volta sarebbe il cibo spazzatura ad alta densità di grassi saturi e monoinsaturi più che l’intera categoria dei grassi alimentari.


Fonte
Neonatal Insulin Action Impairs Hypothalamic Neurocircuit Formation in Response to Maternal High-Fat Feeding

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