Congedo di maternità
Dopo l’approvazione dell’emendamento riguardante l’aumento dell’importo del bonus asilo nido, arrivano altre novità direttamente dalla Legge di Bilancio 2019. Stavolta si parla del congedo di maternità e, in particolare, del periodo in cui una donna incinta potrà astenersi dal lavorare.
Il congedo di maternità è quel periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici durante la gravidanza e il puerperio. In presenza di determinate condizioni che impediscono alla madre di beneficiare di tale congedo, l’astensione dal lavoro spetta al padre. In quest’ultimo caso si parla di congedo di paternità. Il diritto al congedo e alla relativa indennità sono previsti anche in caso di adozione o affidamento di minori.
Secondo quanto previsto, il congedo di maternità inizia due mesi prima la data prevista del parto. Grazie all’emendamento passato in commissione di bilancio, il periodo di maternità potrà avere inizio anche alla fine dei 9 mesi di gravidanza. Addio all’astensione obbligatoria; chi vorrà potrà lavorare fino all’ultimo mese, salvo eventuali condizioni particolari riscontrate dal proprio medico.
Sarà così possibile portarsi “in dote” i 5 mesi di astensione al periodo successivo al parto. Questa nuova manovra è stata proposta come alternativa all’attuale, che, come visto, impone l’obbligo di astensione prima della fine della gravidanza.
Fonte https://www.notizieora.it/in-evidenza/gravidanza-cambia-il-congedo-di-maternita-al-lavoro-fino-al-nono-mese/
Dopo l’approvazione dell’emendamento riguardante l’aumento dell’importo del bonus asilo nido, arrivano altre novità direttamente dalla Legge di Bilancio 2019. Stavolta si parla del congedo di maternità e, in particolare, del periodo in cui una donna incinta potrà astenersi dal lavorare.
Il congedo di maternità è quel periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici durante la gravidanza e il puerperio. In presenza di determinate condizioni che impediscono alla madre di beneficiare di tale congedo, l’astensione dal lavoro spetta al padre. In quest’ultimo caso si parla di congedo di paternità. Il diritto al congedo e alla relativa indennità sono previsti anche in caso di adozione o affidamento di minori.
Secondo quanto previsto, il congedo di maternità inizia due mesi prima la data prevista del parto. Grazie all’emendamento passato in commissione di bilancio, il periodo di maternità potrà avere inizio anche alla fine dei 9 mesi di gravidanza. Addio all’astensione obbligatoria; chi vorrà potrà lavorare fino all’ultimo mese, salvo eventuali condizioni particolari riscontrate dal proprio medico.
Sarà così possibile portarsi “in dote” i 5 mesi di astensione al periodo successivo al parto. Questa nuova manovra è stata proposta come alternativa all’attuale, che, come visto, impone l’obbligo di astensione prima della fine della gravidanza.
Fonte https://www.notizieora.it/in-evidenza/gravidanza-cambia-il-congedo-di-maternita-al-lavoro-fino-al-nono-mese/
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