La tecnica della legatura delle trombe si basa sul blocco per via chirurgica delle vie d’accesso degli ovuli alla zona ampollare della tromba di Falloppio Si previene così la fecondazione dell’ovulo, che si verifica normalmente in questa zona. Di norma si seziona un frammento della tromba e la si lega con un punto di sutura riassorbibile, così che si separino le estremità, aumentando l’ efficacia anticoncezionale della procedura. Il maggior inconveniente è la sua quasi completa irreversibilità se si vogliono ristabilire quelle funzioni precedenti all’intervento.
Sebbene la re-impermeabilizzazione sia un procedimento tecnicamente possibile, comporta molte controindicazioni: come ad esempio, dall’ampiezza dell’area asportata all’esistenza di aderenze. Neppure una tecnica chirurgica precisissima può garantire totalmente l’efficacia della ri-separazione, che dipende da una pluralità di fattori (é necessario sia ritrovare la permeabilità che la motilità della tromba). Tuttavia vi sono casi in cui questa tecnica é comunque particolarmente consigliabile, come in presenza di donne molto giovani che stanno pensando di avere più di una gravidanza in futuro.
Perciò, la fecondazione in vitro é, in effetti, una scelta piuttosto frequente per quelle donne che si siano sottoposte alla legatura delle trombe, poiché consente di avere una gravidanza a breve senza dover aspettare i risultati dell’intervento chirurgico riparatore. L’età della donna rappresenta un fattore decisivo per valutare l’appropriatezza dell’impiego di questa tecnica, dato che le possibilità di avere una gravidanza diminuiscono con l’età. Perciò, una volta presa una decisione é importante intervenire immediatamente.
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