Lo studio condotto presso l’Università danese, coordinato dalla dottoressa Elisabeth Juul Gade e pubblicato sull’European Respiratory Journal, ha dimostrato che le donne affette da asma rispetto alle donne non affette da tale patologia, se sottoposte ad un trattamento di fecondazione assistita, impiegherebbero circa due anni in più a concepire un bambino. Lo studio avrebbe dimostrato, secondo quanto affermato dalla dottoressa Gade, che l’asma influisce negativamente sulla capacità di concepire, cioè sulla fertilità, non solo allungando i tempi del concepimento ma riducendo la possibilità di avere un figlio, soprattutto nelle donne di età superiore ai 35 anni.
Con ciò non si vuole certo dire che l’asma è causa d’infertilità, come mette in evidenza la Gade, ma la stessa rileva la necessità per le donne che ne soffrono e che vogliono concepire un bambino, di sottoporsi preventivamente ad un trattamento della patologia e soprattutto tentare di avere un figlio in età giovane, quando le probabilità di un concepimento sono molto più alte. A queste conclusioni si è giunti dopo uno studio condotto su 245 donne di età compresa tra i 24 e i 45 anni, tutte con difficoltà di concepimento. Di queste donne, 149 non avevano problemi respiratori, mentre 96 erano affette da asma. Ognuna di loro è stata sottoposta a diversi trattamenti di fecondazione, come quella in vitro o la fecondazione artificiale.
Dopo il periodo di osservazione, ovvero fino a quando le donne non sono riuscite a concepire o fino alla conclusione del trattamento, si sono potuti registrare dei dati molto interessanti. In primo luogo, se le donne senza problemi alle vie respiratorie hanno impiegato in media 2 anni e 7 mesi a concepire un bambino, nelle donne affette da asma il periodo è quasi raddoppiato passando a ben 4 anni e 6 mesi. Un’altro dato importante evidenziato dallo studio è che ben il 60% delle donne sane è riuscita a concepire un figlio portando avanti la gravidanza, contro il 40% di quelle asmatiche.
Se poi si vuol dare uno sguardo alle percentuali di successo di concepimento, queste variano alquanto a seconda che si prenda in considerazione i casi di infertilità primaria o secondaria. Nel primo caso, cioè quando una donna non ha mai avuto figli, solo il 54% di quelle asmatiche è riuscita a concepire durante il periodo dello studio, contro il 66% di quelle sane. Al contrario, nel caso di infertilità secondaria, ovvero donne che hanno già avuto figli, la percentuale di successo è del 55% per entrambe le categorie.
Fonte Quotidiano Sanità
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