La ricerca si è basata sull’osservazione di un gruppo di donne danesi che avevano come caratteristica principale quella di voler intraprendere una gravidanza a breve termine. Sono stati raccolti i dati di 3628 donne di età compresa tra i diciotto ed i quaranta anni ed il periodo di osservazione si è protratto per due anni, dal 2007 al 2009. I ricercatori hanno preso in esame le condizioni corporee (distinguendo tra sottopeso, normopeso, sovrappeso ed obesità), lo status sociale e lo svolgimento di attività fisica, diversificando in attività fisica intensa (sopra le cinque ore settimanali) o moderata (compresa tra una e cinque ore alla settimana).
I dati sono infine stati raccolti e comparati ed è risultato che una attività fisica moderata aumenta di fatto la probabilità di rimanere incinta, indipendentemente dalla condizione corporea, dall’età e dallo status sociale. In caso di attività fisica intensa i dati sono stati invece discordanti. Si è infatti evidenziato una relazione direttamente proporzionale tra l’aumento di intensità di attività fisica e l’aumento di tempo necessario all’instaurarsi di una gravidanza con la sola eccezione delle donne in sovrappeso od obese. In questo gruppo infatti anche l’attività fisica più intensa migliorava in modo significativo la fertilità dei soggetti.
I ricercatori hanno espresso le seguenti conclusioni: L’attività fisica moderata è stata in grado di provocare un piccolo incremento della probabilità di fecondazione, con riduzione dei tempi di attesa per la gravidanza, senza apparenti correlazioni con l’indice di massa corporea delle donne prese in esame. L’attività fisica intensa ha aumentato i tempi di attesa per la gravidanza nei soggetti senza problemi di sovrappeso. Qualsiasi tipo di attività fisica svolta ha comportato una riduzione dei tempi di attesa per la gravidanza nei soggetti con problemi di sovrappeso.
Gli studiosi sottolineano come quella delle donne con condizioni di eccesso ponderale sia , tra le categorie rappresentate nel gruppo di donne preso in esame, quella a maggior rischio di infertilità. Una attività fisica moderata e una buona condizione corporea sono quindi buone basi di partenza per una gravidanza.
Fonte A prospective cohort study of physical activity and time to pregnancy
I dati sono infine stati raccolti e comparati ed è risultato che una attività fisica moderata aumenta di fatto la probabilità di rimanere incinta, indipendentemente dalla condizione corporea, dall’età e dallo status sociale. In caso di attività fisica intensa i dati sono stati invece discordanti. Si è infatti evidenziato una relazione direttamente proporzionale tra l’aumento di intensità di attività fisica e l’aumento di tempo necessario all’instaurarsi di una gravidanza con la sola eccezione delle donne in sovrappeso od obese. In questo gruppo infatti anche l’attività fisica più intensa migliorava in modo significativo la fertilità dei soggetti.
I ricercatori hanno espresso le seguenti conclusioni: L’attività fisica moderata è stata in grado di provocare un piccolo incremento della probabilità di fecondazione, con riduzione dei tempi di attesa per la gravidanza, senza apparenti correlazioni con l’indice di massa corporea delle donne prese in esame. L’attività fisica intensa ha aumentato i tempi di attesa per la gravidanza nei soggetti senza problemi di sovrappeso. Qualsiasi tipo di attività fisica svolta ha comportato una riduzione dei tempi di attesa per la gravidanza nei soggetti con problemi di sovrappeso.
Gli studiosi sottolineano come quella delle donne con condizioni di eccesso ponderale sia , tra le categorie rappresentate nel gruppo di donne preso in esame, quella a maggior rischio di infertilità. Una attività fisica moderata e una buona condizione corporea sono quindi buone basi di partenza per una gravidanza.
Fonte A prospective cohort study of physical activity and time to pregnancy
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