venerdì 3 maggio 2019

Acido folico già prima del concepimento: perché?

         Durante la gravidanza, il fabbisogno di acido folico aumenta considerevolmente, tanto da rendere spesso insufficiente l'apporto alimentare di questa vitamina del complesso B, altrimenti nota come vitamina B9. L’acido folico è essenziale per la sintesi del DNA , delle proteine e per la formazione dell’emoglobina. Purtroppo non viene prodotto dall’organismo, ma deve essere assunto attraverso il cibo: è reperibile principalmente negli ortaggi a foglia verde, nei legumi, nel tuorlo d'uovo, nei carciofi, nelle rape, nel lievito di birra, nei cereali, in particolar modo se integrali, nei kiwi e nelle fragole.

È possibile assumerne la giusta quantità solo attraverso gli alimenti?
         Una sana e corretta alimentazione è una buona pratica da compiere durante tutto il ciclo della vita, anche se va posta maggiore attenzione nel corso della gestazione, durante il quale è indispensabile aumentare l'apporto di acido folico. Il consumo di frutta e verdura crude - quanto più possibile fresche - è un'ottima soluzione. A questo va sottolineato che: sempre, ma in modo particolare durante la gravidanza è bene lavare con particolare cura i vegetali da consumare crudi, evitando così il pericolo di contrarre la toxoplasmosi. Resta il fatto che per raggiungere il livello giornaliero raccomandato di acido folico è quasi sempre necessario assumere un integratore vitaminico. A tale proposito, va sottolineato che in nessun caso le vitamine devono sostituire una dieta equilibrata. In ogni caso, è bene parlarne con il proprio medico circa l'assunzione quotidiana di acido folico, vitamine e minerali, evitando l'autoprescrizione.

 Qual è il dosaggio adatto a coprire il fabbisogno di una donna in gravidanza?
         È dimostrato che le donne che assumono 400 microgrammi (0,4 milligrammi) al giorno prima del concepimento (almeno 3 mesi) e durante la gravidanza, riducono il rischio che il bambino nasca con un grave difetto del tubo neurale o DTN (un difetto di nascita che coinvolge incompleto sviluppo del cervello e del midollo spinale). Difatti, una carenza di acido folico durante le prime fasi di gestazione aumenta il rischio di malformazioni neonatali.

Acido folico già prima del concepimento: perché?
Cosa sono le malformazioni neonatali a carico del tubo neurale?
         I difetti del tubo neurale sono: l'anencefalia (grave sottosviluppo del cervello) la più conosciuta, la spina bifida (chiusura incompleta del midollo spinale e della colonna vertebrale) e l’encefalocele (quando il tessuto cerebrale sporge alla pelle da un'apertura anomala nel cranio). A differenza del primo, questi ultimi sono spesso compatibili con la vita, ma si associano a deficit neurologici e a malformazioni fisiche di varia importanza.
         L'incidenza complessiva dei DTN in Italia è fortunatamente bassa, ma non per questo va sottovalutata. L'integrazione di acido folico non azzera il rischio che il feto sviluppi difetti congeniti, ma lo riduce in maniera significativa.

 Quando è bene cominciare ad assumere l’acido folico?
         Il tubo neurale si chiude entro 30 giorni dal concepimento (tra il 17esimo e il 29esimo giorno), in buona sostanza, quando la donna spesso non sa ancora di essere incinta. Data l’importanza dell’acido folico in questa fase, tutte le donne che pianificano una gravidanza o che sono in fase riproduttiva e non adottano misure anticoncezionali, dovrebbero assumere acido folico giornalmente, sia tramite la dieta che con integratori. Per tale motivo molte nazioni hanno intrapreso campagne di fortificazione delle farine e dei cereali con acido folico, in modo da aumentare l'apporto quotidiano della vitamina. Nel nostro paese non esiste l’obbligo di produzione di alimenti fortificati, ma esiste solo una rafforzamento di alcuni cibi ed è adottato solo da alcune industrie alimentari.

Fonte http://www.piusanipiubelli.it/mamme-bambini/facciamo-un-bimbo/acido-folico-gia-prima-del-concepimento-perche-pag_2.htm

Nessun commento:

Posta un commento