La gravidanza comporta cambiamenti notevoli nel corpo femminile. Non tutti i cambiamenti sono visibili, ma anche quelli che non possiamo osservare possono influire in modo pesante sull'andamento della gravidanza stessa e sullo stato di benessere (o relativo malessere) di una donna incinta. È quello che accade in particolare in seguito all'azione degli ormoni, protagonisti assolutamente essenziali del lungo percorso che porta a diventare madri.
Vediamo quello che bisogna sapere sull'argomento, a partire dalle informazioni del sito yourhormones.info, risorsa educativa della Società di endocrinologia del Regno Unito
Cosa sono gli ormoni?
Un ormone è una sostanza chimica prodotta da cellule specializzate che in genere sono localizzate in una ghiandola endocrina e rilasciata nel torrente sanguigno per inviare un messaggio ad altre parti del corpo.
In effetti gli ormoni sono anche chiamati messaggeri chimici e costituiscono nel complesso un sistema di comunicazione efficace tra cellule localizzate in parti distanti del corpo. Un volta raggiunge le cellule bersaglio, gli ormoni ne modificano il comportamento. L'insulina, per esempio, dopo essere stata rilasciata dal pancreas spinge cellule muscolari e adipose a immagazzinare glucosio dal sangue.
Durante la gravidanza è fondamentale il corretto equilibrio tra i vari ormoni coinvolti, prodotti in un primo momento dalle ovaie e, successivamente, dalla placenta: essi infatti mantengono le giuste condizioni affinché tutto si concluda al meglio sia per la madre sia per il bebè.
Le primissime fasi della gravidanza
Gli ormoni entrano in gioco fin dai primi istanti della gravidanza: è infatti la gonadotropina corionica umana che, innescata dalla fecondazione dell'ovulo, "avvisa" il corpo di prepararsi alla gravidanza. D'altra parte è ovvio che, subito dopo il concepimento, l'embrione debba avere modo di comunicare all'organismo materno la sua presenza, in modo che questo possa “organizzarsi” di conseguenza.
La gonadotropina corionica può essere individuata nelle urine già 7-9 giorni dopo il concepimento, ed è l'ormone individuato nei test di gravidanza, a partire dai comuni test fai da te che si possono acquistare in farmacia o al supermercato. È anche in parte responsabile del frequente stimolo a urinare che spesso sperimentano le donne incinte già nel primo trimestre di gravidanza: questo perché l'aumento dei livelli di gonadotropina causano un aumento dell'afflusso di sangue all'area pelvica e ai reni, che a loro volta si attivano per produrre più urina.
Il compito principale della gonadotropina corionica è tuttavia un altro, e cioè quello di regolare i livelli di altri due ormoni fondamentali nella gravidanza: l'estrogeno e il progesterone.
Gravidanza, il ruolo del progesterone
Livelli elevati di progesterone sono richiesti durante tutta la gravidanza. Nelle prime settimane dell'attesa il progesterone è prodotto dal corpo luteo, una ghiandola endocrina temporanea che deriva dai resti del follicolo ovarico dopo la sua rottura, e consente un normale svolgimento della gravidanza.
In particolare questo ormone
Una volta formatasi la placenta poi, sarà quest'ultima a produrre progesterone convertendo il colesterolo presente nel sangue materno (a occuparsene è un tipo particolare di cellule della placenta chiamate trofoblasto). Tra la sesta e la nona settimana di gravidanza la produzione di progesterone passa completamente dalle ovaie alla placenta, e giunti a questo punto il progesterone si arricchisce di nuovi compiti:
Vediamo quello che bisogna sapere sull'argomento, a partire dalle informazioni del sito yourhormones.info, risorsa educativa della Società di endocrinologia del Regno Unito
Cosa sono gli ormoni?
Un ormone è una sostanza chimica prodotta da cellule specializzate che in genere sono localizzate in una ghiandola endocrina e rilasciata nel torrente sanguigno per inviare un messaggio ad altre parti del corpo.
In effetti gli ormoni sono anche chiamati messaggeri chimici e costituiscono nel complesso un sistema di comunicazione efficace tra cellule localizzate in parti distanti del corpo. Un volta raggiunge le cellule bersaglio, gli ormoni ne modificano il comportamento. L'insulina, per esempio, dopo essere stata rilasciata dal pancreas spinge cellule muscolari e adipose a immagazzinare glucosio dal sangue.
Durante la gravidanza è fondamentale il corretto equilibrio tra i vari ormoni coinvolti, prodotti in un primo momento dalle ovaie e, successivamente, dalla placenta: essi infatti mantengono le giuste condizioni affinché tutto si concluda al meglio sia per la madre sia per il bebè.
Le primissime fasi della gravidanza
Gli ormoni entrano in gioco fin dai primi istanti della gravidanza: è infatti la gonadotropina corionica umana che, innescata dalla fecondazione dell'ovulo, "avvisa" il corpo di prepararsi alla gravidanza. D'altra parte è ovvio che, subito dopo il concepimento, l'embrione debba avere modo di comunicare all'organismo materno la sua presenza, in modo che questo possa “organizzarsi” di conseguenza.
La gonadotropina corionica può essere individuata nelle urine già 7-9 giorni dopo il concepimento, ed è l'ormone individuato nei test di gravidanza, a partire dai comuni test fai da te che si possono acquistare in farmacia o al supermercato. È anche in parte responsabile del frequente stimolo a urinare che spesso sperimentano le donne incinte già nel primo trimestre di gravidanza: questo perché l'aumento dei livelli di gonadotropina causano un aumento dell'afflusso di sangue all'area pelvica e ai reni, che a loro volta si attivano per produrre più urina.
Il compito principale della gonadotropina corionica è tuttavia un altro, e cioè quello di regolare i livelli di altri due ormoni fondamentali nella gravidanza: l'estrogeno e il progesterone.
Gravidanza, il ruolo del progesterone
Livelli elevati di progesterone sono richiesti durante tutta la gravidanza. Nelle prime settimane dell'attesa il progesterone è prodotto dal corpo luteo, una ghiandola endocrina temporanea che deriva dai resti del follicolo ovarico dopo la sua rottura, e consente un normale svolgimento della gravidanza.
In particolare questo ormone
- aumenta il flusso sanguigno verso l'utero;
- stimola la mucosa interna dell'utero (endometrio) a produrre nutrienti per l'embrione;
- stimola l'endometrio a sviluppare la decidua, che rappresenta il punto di contatto tra l'utero e il tessuto embrionale che costituirà la placenta.
Una volta formatasi la placenta poi, sarà quest'ultima a produrre progesterone convertendo il colesterolo presente nel sangue materno (a occuparsene è un tipo particolare di cellule della placenta chiamate trofoblasto). Tra la sesta e la nona settimana di gravidanza la produzione di progesterone passa completamente dalle ovaie alla placenta, e giunti a questo punto il progesterone si arricchisce di nuovi compiti:
- controlla il regolare sviluppo del feto;
- previene la contrazione dei muscoli dell'utero prima dell'inizio del travaglio;
- impedisce la lattazione prima del parto;
- rinforza i muscoli della parete pelvica.
Il ruolo degli estrogeni
Tutte queste importantissime attività svolte dal progesterone però necessitano degli estrogeni che ne stimolano sia la produzione sia la funzionalità.
Anche gli estrogeni sono prodotti prima dal corpo luteo e poi dalla placenta o, meglio, da quella che gli specialisti chiamano unità feto-placentare. In pratica: il feto produce un ormone chiamato estriolo che, dopo il passaggio alla placenta, viene trasformato in altri estrogeni.
Anche i livelli di questi ormoni crescono fino alla nascita e i loro effetti sono diversi:
- mantenimento, controllo e stimolazione della produzione di altri ormoni della gravidanza;
- contributo al corretto sviluppo di molti organi del feto (polmoni, reni, fegato);
- stimolazione della crescita e del corretto funzionamento della placenta;
- preparazione del tessuto mammario all'allattamento.
Altri ormoni prodotti dalla placenta
La placenta produce anche altri ormoni che si occupano di regolare le varie funzioni sia della mamma sia del bimbo in arrivo.
Ormone lattogeno placentare: la sua funzione in realtà non è ancora completamente chiarita, ma si pensa contribuisca a promuovere la crescita della ghiandola mammaria e a regolare il metabolismo della mamma aumentando il livello di sostanze nutrienti presenti nel sangue, in modo che possano essere utilizzate dal feto.
Ormone di rilascio della corticotropina: contribuisce al mantenimento della gravidanza, a una temporanea soppressione del sistema immunitario materno in modo che non attacchi il feto, al miglioramento degli scambi di sangue tra feto e placenta. La sua produzione aumenta quando la mamma, soprattutto nel primo trimestre, viene sottoposta a stress.
Nelle ultime settimane di gravidanza i livelli di ormone di rilascio della corticotropina aumentano ulteriormente, insieme a quelli dell'ormone cortisolo: un innalzamento che promuove la maturazione finale degli organi fetali prima del parto e influenza il momento in cui questo si avvia.
L'innalzamento dei livelli di cortisolo è stato associato a un a più attento accudimento del neonato da parte della neomamma, il che probabilmente contribuisce alla formazione del bonding.
Fonte https://www.nostrofiglio.it/gravidanza/guida-alla-gravidanza/ormoni-della-gravidanza-quali-sono-e-come-agiscono
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