La depressione maschile riduce possibilità che la sua partner resti incinta. Uno studio pubblicato su Fertility and sterility ha dimostrato, esaminando i dati di coppie trattate per l’infertilità, che il problema era associato a tassi di gravidanza molto più bassi. Ricerche precedenti hanno dimostrato che tra le donne che cercano trattamenti per la fertilità, circa il 40% mostra sintomi di depressione.
Mentre un altro studio ha anche dimostrato che tra gli uomini che eseguono trattamenti di fecondazione in vitro, quasi la metà ha sperimentato questo problema. A partire da qui, i ricercatori dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (uno dei National Institutes of Health (NIH) del Dipartimento di Salute degli Stati Uniti), hanno voluto indagare sulla potenziale influenza che la depressione può avere tra le coppie che cercano un figlio. Hanno quindi raggruppato i dati disponibili da due studi precedenti per 1.650 donne e 1.608 uomini.
Tra le coppie in cui l’uomo soffriva di depressione maggiore, il concepimento e la nascita del bimbo erano il 60% in meno inferiori, rispetto alle coppie in cui l’uomo non ne soffriva. “Il nostro studio – commenta l’autore principale, Esther Eisenberg – fornisce ai pazienti con infertilità e ai loro medici nuove informazioni da prendere in considerazione quando prendono decisioni terapeutiche”.
Fonte ANSA
Mentre un altro studio ha anche dimostrato che tra gli uomini che eseguono trattamenti di fecondazione in vitro, quasi la metà ha sperimentato questo problema. A partire da qui, i ricercatori dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (uno dei National Institutes of Health (NIH) del Dipartimento di Salute degli Stati Uniti), hanno voluto indagare sulla potenziale influenza che la depressione può avere tra le coppie che cercano un figlio. Hanno quindi raggruppato i dati disponibili da due studi precedenti per 1.650 donne e 1.608 uomini.
Tra le coppie in cui l’uomo soffriva di depressione maggiore, il concepimento e la nascita del bimbo erano il 60% in meno inferiori, rispetto alle coppie in cui l’uomo non ne soffriva. “Il nostro studio – commenta l’autore principale, Esther Eisenberg – fornisce ai pazienti con infertilità e ai loro medici nuove informazioni da prendere in considerazione quando prendono decisioni terapeutiche”.
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