I Pfas alterano la funzione dell’utero interagendo col progesterone e alterano i meccanismi che regolano il ciclo mestruale, l’annidamento dell’embrione e il decorso della gravidanza; ritardano inoltre la comparsa delle prime mestruazioni. È quanto sostiene il gruppo di ricerca del prof. Carlo Foresta di Padova, che presenterà al convegno sulla riproduzione uno studio sulle ragazze ventenni residenti nell’area rossa PFAS del Veneto.I composti perfluorurati (PFAS) sono sostanze chimiche di sintesi che vengono utilizzate per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti, ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa; possono essere presenti in pitture e vernici, farmaci e presidi medici. Alcuni studiosi del gruppo di ricerca dell’unità operativa complessa di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Ospedale dell’Università di Padova, coordinata dal prof. Carlo Foresta, avevano scoperto il meccanismo attraverso il quale proprio i Pfas interferiscono con l’attività ormonale e la ricerca era stata pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.
Studi recenti hanno riportato conseguenze sulla salute pubblica a diversi livelli nelle popolazioni esposte a elevate dosi dei PFAS. “L’organismo li ‘scambia’ per ormoni, interferendo con l’azione delle ghiandole endocrine e causando malattie a breve e a lungo termine; queste sostanze possono alterare l’equilibrio ormonale fondamentale per la crescita e lo sviluppo del feto e del bambino: le persone più esposte hanno un maggior rischio di patologie riproduttive (infertilità, abortività, endometriosi, etc.), di disturbi comportamentali nell’infanzia e forse anche di diabete e di alcuni tipi di cancro (testicolo, rene, prostata)”, dichiara Foresta. Molte di queste patologie associate all’inquinamento da PFAS si sviluppano in organi sensibili agli ormoni testicolari, e in particolare al testosterone.
Fonte http://www.clicmedicina.it/pfas-rendono-donna-infertile-inducono-aborti/
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