La menopausa, secondo la definizione del Ministero della Salute, è un momento fisiologico della vita della donna che coincide con il termine della fertilità, momento da sempre vissuto come cruciale e problematico.
Durante la menopausa si possono verificare serie di disturbi: vampate di calore, sudorazioni profuse, sbalzi di umore, disturbi della concentrazione e della memoria. Per questo è importante conoscere questa fase della vita e sapere come intervenire al meglio prima e durante la menopausa.
L’indagine del Censis “Ricomincio da 50”, effettuata nel 2017 e svolta dalla dott.ssa Ketty Vaccaro, affronta il tema della menopausa raccontata direttamente dalle donne.
La ricerca: campione e risultati
L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.028 donne tra i 45 e i 65 anni. La fascia d’età in cui avviene il passaggio alla menopausa sono mediamente i 51 anni.
“La ricerca – ha affermato la dott.ssa Vaccaro – evidenzia come le donne affrontino, si documentino e comprendano il tema, e coinvolge una fascia d’età che ha un grande impatto sull’universo femminile del nostro Paese. In Italia, ci sono quasi 5 milioni di donne tra i 45 e i 54 anni, mentre sono 4 milioni tra i 55 e i 65 anni. Qualche generazione fa, per le nostre nonne – prosegue la dott.ssa Vaccaro – la menopausa era come un rito di passaggio verso la terza età, un avviamento verso un declino psicofisico. Oggi, invece, non è così: le donne sono attive sia dal punto di vista familiare (sono mamme, mogli, gestiscono la casa), ma anche dal punto di vista lavorativo”.
Un ruolo fondamentale nella prevenzione lo gioca l’informazione, l’82,8% delle donne si ritiene ben informato in merito alla menopausa. Le fonti di informazione sono principalmente il medico specialista (63,7%), seguito dal medico di base (31%). Altre fonti vengono utilizzate anche se da piccole minoranze e sono: siti web (9,8%), tv (3,6%), social network (1,8%).
Prevenzione e terapia ormonale sostitutivaFonte: indagine del Censis, effettuata nel 2017 e svolta dalla dott.ssa Ketty Vaccaro.
Importante è, dunque, la prevenzione che passa attraverso l’attività fisica e uno stile di vita sano, ma anche attraverso una visita ginecologica, il Pap-test e lo screening senologico. Il 24,7% delle donne afferma di non avere alcun interesse per la prevenzione, preferendo di risolvere il problema nel momento in cui si presenta. Il 52,5% dichiara di svolgere regolarmente attività fisica, mentre il 44,1% assume regolarmente vitamine e/o integratori. Quasi tutte le donne (96,2%), invece, si sottopongono ai test e alla visita ginecologica.
La menopausa comporta disturbi che possono sicuramente impattare sulla vita quotidiana e associarsi a un aumentato rischio di sviluppo di malattie come l’ipertensione e l’osteoporosi. La terapia ormonale sostitutiva (TOS), associata a uno stile di vita sano, è utilizzata per il trattamento dei disturbi menopausali. Poco più della metà delle donne afferma di conoscerla (51,9%).Gran parte delle donne in menopausa (87,3%) non assume farmaci per diversi motivi: il 48,6% non pensa si debbano usare farmaci; il 33,9% pur avendoli assunti, pensa di non avere più bisogno; al 12,8%, invece, sono stati sconsigliati dal ginecologo.
Giovanni Scambia, Presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostreticia (SIGO), afferma che “la SIGO si sta occupando molto del tema, bisogna sensibilizzare il più possibile quel 12% di ginecologi sconsigliano la terapia sostitutiva. I nuovi laureandi, però, non sottovalutano assolutamente il tema della menopausa e questo è un aspetto confortante per il futuro delle nostre donne”.
Stefano Lello, Società Italiana di Ginecologia della Terza Età, ritiene che “la menopausa condiziona inevitabilmente lo stile di vita della donna, ma non deve assolutamente essere un fattore che ne rallenta il modo di vivere. Per far questo sono fondamentali la preparazione del ginecologo che deve informare la donna senza spaventarla e deve fornirle i corretti strumenti per affrontare nel migliore dei modi questo passaggio. La meno pausa va vissuta attivamente.”
Elsa Viora, Presidente Associazione Ostetrici e Ginecologi Italiani, ritiene che “tutte le società scientifiche hanno l’obbligo di diffondere una giusta cultura in merito alla menopau2sa. E’ aberrante che il 12% dei ginecologi sconsiglino la terapia. Questo dato lascia assolutamente esterrefatti. Credo – conclude- che sia fondamentale trovare un punto di equilibrio tra il non banalizzare e non medicalizzare in modo eccessivo questo evento.”
Fonte https://www.progestazione.it/saperne-di-piu/ricominciare-da-50-menopausa/
Durante la menopausa si possono verificare serie di disturbi: vampate di calore, sudorazioni profuse, sbalzi di umore, disturbi della concentrazione e della memoria. Per questo è importante conoscere questa fase della vita e sapere come intervenire al meglio prima e durante la menopausa.
L’indagine del Censis “Ricomincio da 50”, effettuata nel 2017 e svolta dalla dott.ssa Ketty Vaccaro, affronta il tema della menopausa raccontata direttamente dalle donne.
La ricerca: campione e risultati
L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.028 donne tra i 45 e i 65 anni. La fascia d’età in cui avviene il passaggio alla menopausa sono mediamente i 51 anni.
“La ricerca – ha affermato la dott.ssa Vaccaro – evidenzia come le donne affrontino, si documentino e comprendano il tema, e coinvolge una fascia d’età che ha un grande impatto sull’universo femminile del nostro Paese. In Italia, ci sono quasi 5 milioni di donne tra i 45 e i 54 anni, mentre sono 4 milioni tra i 55 e i 65 anni. Qualche generazione fa, per le nostre nonne – prosegue la dott.ssa Vaccaro – la menopausa era come un rito di passaggio verso la terza età, un avviamento verso un declino psicofisico. Oggi, invece, non è così: le donne sono attive sia dal punto di vista familiare (sono mamme, mogli, gestiscono la casa), ma anche dal punto di vista lavorativo”.
Un ruolo fondamentale nella prevenzione lo gioca l’informazione, l’82,8% delle donne si ritiene ben informato in merito alla menopausa. Le fonti di informazione sono principalmente il medico specialista (63,7%), seguito dal medico di base (31%). Altre fonti vengono utilizzate anche se da piccole minoranze e sono: siti web (9,8%), tv (3,6%), social network (1,8%).
Prevenzione e terapia ormonale sostitutivaFonte: indagine del Censis, effettuata nel 2017 e svolta dalla dott.ssa Ketty Vaccaro.
Importante è, dunque, la prevenzione che passa attraverso l’attività fisica e uno stile di vita sano, ma anche attraverso una visita ginecologica, il Pap-test e lo screening senologico. Il 24,7% delle donne afferma di non avere alcun interesse per la prevenzione, preferendo di risolvere il problema nel momento in cui si presenta. Il 52,5% dichiara di svolgere regolarmente attività fisica, mentre il 44,1% assume regolarmente vitamine e/o integratori. Quasi tutte le donne (96,2%), invece, si sottopongono ai test e alla visita ginecologica.
La menopausa comporta disturbi che possono sicuramente impattare sulla vita quotidiana e associarsi a un aumentato rischio di sviluppo di malattie come l’ipertensione e l’osteoporosi. La terapia ormonale sostitutiva (TOS), associata a uno stile di vita sano, è utilizzata per il trattamento dei disturbi menopausali. Poco più della metà delle donne afferma di conoscerla (51,9%).Gran parte delle donne in menopausa (87,3%) non assume farmaci per diversi motivi: il 48,6% non pensa si debbano usare farmaci; il 33,9% pur avendoli assunti, pensa di non avere più bisogno; al 12,8%, invece, sono stati sconsigliati dal ginecologo.
Giovanni Scambia, Presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostreticia (SIGO), afferma che “la SIGO si sta occupando molto del tema, bisogna sensibilizzare il più possibile quel 12% di ginecologi sconsigliano la terapia sostitutiva. I nuovi laureandi, però, non sottovalutano assolutamente il tema della menopausa e questo è un aspetto confortante per il futuro delle nostre donne”.
Stefano Lello, Società Italiana di Ginecologia della Terza Età, ritiene che “la menopausa condiziona inevitabilmente lo stile di vita della donna, ma non deve assolutamente essere un fattore che ne rallenta il modo di vivere. Per far questo sono fondamentali la preparazione del ginecologo che deve informare la donna senza spaventarla e deve fornirle i corretti strumenti per affrontare nel migliore dei modi questo passaggio. La meno pausa va vissuta attivamente.”
Elsa Viora, Presidente Associazione Ostetrici e Ginecologi Italiani, ritiene che “tutte le società scientifiche hanno l’obbligo di diffondere una giusta cultura in merito alla menopau2sa. E’ aberrante che il 12% dei ginecologi sconsiglino la terapia. Questo dato lascia assolutamente esterrefatti. Credo – conclude- che sia fondamentale trovare un punto di equilibrio tra il non banalizzare e non medicalizzare in modo eccessivo questo evento.”
Fonte https://www.progestazione.it/saperne-di-piu/ricominciare-da-50-menopausa/
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