Il principale responsabile del problema è il progesterone, ormone che agisce rilassando la muscolatura dell’utero, migliorandone così la crescita, ma producendo al contempo effetti negativi sulla motilità intestinale, che risulta rallentata, facendo insorgere la stitichezza. A peggiorare la situazione, specialmente nell’ultimo trimestre, contribuisce inoltre la compressione dell’utero sull’ultimo tratto intestinale, che rischia di rendere la situazione davvero insostenibile, specie se sommata alla miriade di altri piccoli fastidi di cui si soffre verso il termine della gravidanza.
Per prevenire e controllare la stitichezza, è essenziale seguire un’alimentazione ricca di fibre e liquidi, fare attività fisica e bere molta acqua. Se tuttavia anche uno stile di vita sano e attivo non dovesse bastare a risolvere il problema, è bene affidarsi a rimedi naturali che possono venire in aiuto alla donna. Tra questi si segnalano le cosiddette fibre solubili, come il glucomannano, i semi di lino e di psillio (Plantago psyllium), veri e propri lassativi naturali che agiscono meccanicamente e quindi ritenuti sicuri per la gestante. A contatto con l’acqua, questi aumentano infatti di volume fino a 30 volte, producendo un gel capace di incrementare la massa fecale e ammorbidirla. Si tratta dunque di un rimedio privo effetti collaterali per il bambino, poiché non produce contrazioni muscolari, ma comunque molto efficace. Per quanto riguarda invece i farmaci veri e propri, risultano solitamente sconsigliabili. Assumere lassativi in gravidanza può essere infatti pericoloso per mamma e bambino, poiché capaci di provocare contrazioni uterine, con il rischio di innescare un parto pretermine. Se tuttavia sia una corretta alimentazione che le fibre solubili non dovessero migliorare la situazione, allora è possibile assumere polietilenglicole 3350, macrogol 3350 o Dulcolax (naturalmente dietro approvazione del ginecologo), tra i pochi farmaci in grado di soddisfare i requisiti teorici per una prescrizione serena in gravidanza.
Fonte http://salute.leonardo.it/lassativi-gravidanza-quali-prendere/
Per prevenire e controllare la stitichezza, è essenziale seguire un’alimentazione ricca di fibre e liquidi, fare attività fisica e bere molta acqua. Se tuttavia anche uno stile di vita sano e attivo non dovesse bastare a risolvere il problema, è bene affidarsi a rimedi naturali che possono venire in aiuto alla donna. Tra questi si segnalano le cosiddette fibre solubili, come il glucomannano, i semi di lino e di psillio (Plantago psyllium), veri e propri lassativi naturali che agiscono meccanicamente e quindi ritenuti sicuri per la gestante. A contatto con l’acqua, questi aumentano infatti di volume fino a 30 volte, producendo un gel capace di incrementare la massa fecale e ammorbidirla. Si tratta dunque di un rimedio privo effetti collaterali per il bambino, poiché non produce contrazioni muscolari, ma comunque molto efficace. Per quanto riguarda invece i farmaci veri e propri, risultano solitamente sconsigliabili. Assumere lassativi in gravidanza può essere infatti pericoloso per mamma e bambino, poiché capaci di provocare contrazioni uterine, con il rischio di innescare un parto pretermine. Se tuttavia sia una corretta alimentazione che le fibre solubili non dovessero migliorare la situazione, allora è possibile assumere polietilenglicole 3350, macrogol 3350 o Dulcolax (naturalmente dietro approvazione del ginecologo), tra i pochi farmaci in grado di soddisfare i requisiti teorici per una prescrizione serena in gravidanza.
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