L’assegno maternità dei comuni non va confuso né con il bonus mamma domani e neppure con l’assegno statale. Quest’ultimo è erogato dallo Stato e possono richiederlo mamme e papà che siano però lavoratori, anche se precari. Nel caso dell’assegno dei comuni la mamma deve essere disoccupata e casalinga.
Assegno maternità dei comuni: come funziona
L’assegno maternità dei comuni è a carico dal comune di residenza della mamma e viene pagato dall’Inps. Lo possono richiedere le donne che hanno da poco avuto o adottato un figlio, che non hanno un lavoro e che sono casalinghe.
Inoltre, le mamme non devono aver maturato più di 3 mesi di contributi nell’ultimo anno e mezzo. La mamma deve quindi essere disoccupata da un anno e mezzo: in questo lasso di tempo la donna può aver lavorato solamente un massimo di 3 mesi. In caso contrario l’assegno da richiedere è quello dello Stato e non del comune.
La mamma deve essere o italiana o in possesso di un regolare permesso di soggiorno o avere lo status di rifugiato politico. Deve inoltre essere residente nel comune al quale richiede il bonus. La donna deve aver messo al mondo, adottato un bambino o averlo in affidamento per poter usufruire dell’assegno.
La mamma che vuole richiedere il sussidio deve compilare il modulo per l’assegno maternità presso il proprio comune di residenza. Spetterà quindi al comune controllare che la donna abbia i requisiti per poter usufruire dell’assegno. La domanda va quindi compilata al comune del proprio Paese e va inviata entro e non oltre i 6 mesi dal parto o dall’adozione del bambino.
Il requisito fondamentale oltre alla disoccupazione e alla cittadinanza è anche l’Isee. La soglia massima per richiedere l’assegno è di 16.995,95€. Chi ha Isee minore di questa cifra può richiedere il bonus erogato dal comune di residenza.
Assegno maternità del comune 2018: quanto spetta
L’assegno del comune viene erogato per un massimo di 5 mesi e alla mamma spettano circa 339 euro al mese. La somma complessiva dell’assegno si aggira quindi intorno ai 1.700€.
Fonte https://www.passionemamma.it/2018/01/assegno-maternita-dei-comuni-2018/
Assegno maternità dei comuni: come funziona
L’assegno maternità dei comuni è a carico dal comune di residenza della mamma e viene pagato dall’Inps. Lo possono richiedere le donne che hanno da poco avuto o adottato un figlio, che non hanno un lavoro e che sono casalinghe.
Inoltre, le mamme non devono aver maturato più di 3 mesi di contributi nell’ultimo anno e mezzo. La mamma deve quindi essere disoccupata da un anno e mezzo: in questo lasso di tempo la donna può aver lavorato solamente un massimo di 3 mesi. In caso contrario l’assegno da richiedere è quello dello Stato e non del comune.
La mamma deve essere o italiana o in possesso di un regolare permesso di soggiorno o avere lo status di rifugiato politico. Deve inoltre essere residente nel comune al quale richiede il bonus. La donna deve aver messo al mondo, adottato un bambino o averlo in affidamento per poter usufruire dell’assegno.
La mamma che vuole richiedere il sussidio deve compilare il modulo per l’assegno maternità presso il proprio comune di residenza. Spetterà quindi al comune controllare che la donna abbia i requisiti per poter usufruire dell’assegno. La domanda va quindi compilata al comune del proprio Paese e va inviata entro e non oltre i 6 mesi dal parto o dall’adozione del bambino.
Il requisito fondamentale oltre alla disoccupazione e alla cittadinanza è anche l’Isee. La soglia massima per richiedere l’assegno è di 16.995,95€. Chi ha Isee minore di questa cifra può richiedere il bonus erogato dal comune di residenza.
Assegno maternità del comune 2018: quanto spetta
L’assegno del comune viene erogato per un massimo di 5 mesi e alla mamma spettano circa 339 euro al mese. La somma complessiva dell’assegno si aggira quindi intorno ai 1.700€.
Fonte https://www.passionemamma.it/2018/01/assegno-maternita-dei-comuni-2018/
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