Per risolvere questo disturbo, è molto utile curare la corretta idratazione, aumentare l’attività fisica quotidiana (facendo anche brevi e ripetute passeggiate in modo costante) e il consumo di fibre. A tal proposito bisogna distinguere tra due tipologie di fibra: quella non solubile (come la crusca dei cereali, ad esempio), che solitamente aiuta il funzionamento dell’intestino, ma riduce l’assorbimento degli oligo-elementi e può provocare irritazioni alle mucose intestinali; e la fibra idrosolubile, di cui sono ricchi la verdura a foglia verde, la frutta, meglio ancora se cotta (mele da mangiare con la buccia, pere, pesche, prugne, susine) e alcuni cereali in chicchi (come l’avena).
Se i cambiamenti dietetici e comportamentali non sono sufficienti per migliorare la stipsi, in accordo con il proprio medico di fiducia, si può facilitare la regolarità intestinale ricorrendo all’ausilio quotidiano d’integratori di fibra solubile (ad esempio Gomma di Guar, Inulina, Glucomannani, Psyllium), ma anche tisane alla malva e semi di lino.
Fonte https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/stitichezza-in-gravidanza-come-curarla-a-tavola
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