Le donne in gravidanza hanno diritto ad una tutela rafforzata in ambito lavorativo: molti lavori sono vietati durante la gestazione e possono esserlo anche specifiche mansioni o processi. In particolare le tutele speciali scattano per i lavori pericolosi, faticosi ma anche per turni stressanti e lavoro notturno.
In tutti questi casi si può chiedere la maternità anticipata.Spetta al datore di lavoro garantire la sicurezza della dipendente in gravidanza e, quando è possibile, adibire a mansioni meno gravose (anche se ciò in alcuni casi si traduce in un demansionamento). L’inosservanza delle leggi sulla tutela della gravidanza è punibile con l’arresto fino a 6 mesi.
Materie prime e materiali utilizzati sul luogo di lavoro, mansioni e pratiche possono provocare un danno alla donna gestante e al bambino, per questo alcune attività sono considerate per loro natura pericolose e quindi vietate durante tutta la gravidanza (in alcuni casi anche dopo il parto).
Anche la postura seduta prolungata può essere dannosa per la donna in gravidanza (ad esempio i videoterminalisti) perché facilitano le infiammazioni e il rischio di trombosi ed embolie degli arti inferiori. Le lavoratrici incinte non possono lavorare per orari prolungati, turni che inducono affaticamento mentale e fisico e ovunque ci sia la possibilità di entrare in contatto con agenti pericolosi, tossici o radioattivi.
Il datore, ove possibile, deve modificare l’organizzazione del lavoro in modo da tutelare la donna gestante assicurando pause più frequenti, posizioni comode e così via. Dove, invece, la natura del lavoro non è compatibile con la gravidanza scatta il divieto assoluto.
Lavori e mansioni vietati alle donne in gravidanza sono contenuti in diversi leggi e decreti che si sono succeduti negli anni. La normativa generale è il D.P.R. 1026/76 che all’articolo 5 elenca i lavori considerati pericolosi e insalubri:
- lavori su scale ed impalcature mobili e fisse;
- lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell’orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante;
- lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo;
- lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti di malattie infettive e per malattie nervose e mentali durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto;
- lavori di monda e trapianto del riso.
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