L’infertilità maschile è una condizione che riguarda circa il 7% degli uomini. Le cause sono varie, fra queste:
- Cause genetiche: un’imperfetto sviluppo dei testicoli.
- Disfunzione erettile: legate al 5% dei casi di infertilità.
- Infezioni uro-seminali: possono danneggiare gli spermatozoi, i canali seminali, la prostata ecc.
- Malattie sessualmente trasmesse: Sifilide, Gonorrea, Clamidia, Papillomavirus possono causare infertilità.
- Farmaci: alcuni farmaci come gli antitumorali o quelli per il colesterolo alto costituiscono un fattore a rischio.
- Traumi
- Stili di vita: uno stile di vita sedentario, una cattiva alimentazione e il consumo di bevande alcoliche sono tutti fattori di rischio. Inoltre, il fumo di tabacco o cannabis riduce il numero di spermatozoi e limita la loro motilità.
- Rischi ambientali: radiazioni, pesticidi, solventi.
Infertilità maschile, il nuovo studio
Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università del Massachussets ad Amherst ha permesso di individuare, negli spermatozoi, un marcatore in grado di prevedere il grado di riproduttività maschile. In questo modo, quindi, si potrebbe anche prevedere il grado di probabilità di ottenere una gravidanza.
I ricercatori sostengono che durante il processo di formazione delle cellule riproduttive maschili, il numero di Dna mitocondriale all’interno degli spermatozoi, diminuisce fino a 10 volte. In questo modo permetterebbe di essere molto basso durante la fecondazione, poiché ricordiamo che il Dna mitocondriale viene ereditato soloamente per via materna.
Fonte https://www.yeslife.it/2020/10/26/infertilita-maschile-si-puo-prevedere-dal-dna/
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