Le cause che portano allo sviluppo del tumore non sono ancora del tutto note, ma sembrano essere soprattutto ambientali.
Solo il 7% circa delle neoplasie mammarie è legata infatti a cause genetiche ereditarie riconosciute e la maggior parte dei casi è dovuta invece a mutazioni genetiche acquisite.
Quindi la maggior parte dei tumori al seno deriva dall’interazione dell’organismo con sostanze cancerogene presenti nell’ambiente.
Da alcuni anni i ricercatori effettuano studi per evidenziare tutte le possibili cause.
Un articolo pubblicato dieci anni fa sulla rivista Environ Health Perspec ipotizzava un possibile ruolo di alcune sostanze tossiche denominate xenoestrogeni.
I ricercatori del Department of Health and Human Services di Washington sono partiti dall’osservazione che la maggior parte delle sostanze notoriamente correlate allo sviluppo del tumore agiscono attraverso una stimolazione estrogenica del tessuto mammario.
Gli estrogeni sono parte degli ormoni normalmente prodotti dal tessuto ovarico femminile ed hanno lo scopo di regolare la maturazione ed il funzionamento degli organi sessuali femminili nel corso della vita.
Anche lo sviluppo del tessuto mammario è profondamente influenzato dalle concentrazioni di queste sostanze ormonali.
Evidenze sperimentali hanno rivelato che alcuni composti organo clorurati, gli idrocarburi policiclici aromatici, gli erbicidi triazinici e diversi prodotti farmaceutici sono in grado di influenzare la produzione ed il metabolismo degli estrogeni alterandone i normali livelli.
Molte di queste sostanze xenoestrogeniche si sono rilevate in grado di causare lo sviluppo di tumore mammario sperimentalmente.
Altri studi hanno dimostrato che i lipidi mammari e sierici di alcune donne colpite dal tumore contengono più alti livelli di composti organici clorurati rispetto ai controlli effettuati su soggetti non oncologici.
Nello studio i ricercatori non escludono una possibile legame tra l’azione di queste sostanze e presenza di una qualche forma di predisposizione genetica che favorirebbe lo sviluppo della neoplasia.
L’obbiettivo della ricerca medica è quello di capire e dimostrare queste ipotesi, attraverso studi epidemiologici, ricerche sul metabolismo degli estrogeni, la comprensione degli esatti meccanismi d’azione delle sostanze chiamate in causa e dell’effettivo ruolo della genetica nella patologia.
La scoperta dei marcatori biologici legati alla presenza di sostanze tossiche ed alla suscettibilità genetica del soggetto
rappresenteranno il punto di partenza per programmi di screening sicuri ed efficaci.
Una volta individuate tutte le possibili sostanze xenoestrogeniche saranno infine attuabili dei programmi di prevenzione basati su regolamentazioni severe che impediscano l’esposizione ai prodotti potenzialmente pericolosi.
Fonti
– Medical hypothesis: xenoestrogens as preventable causes of breast cancer.
– New Exposure Biomarkers as Tools For Breast Cancer Epidemiology, Biomonitoring, and Prevention: A Systematic Approach Based on Animal Evidence
Ruthann A. Rudel, Janet M. Ackerman, Kathleen R. Attfield, and Julia Green Brody
Solo il 7% circa delle neoplasie mammarie è legata infatti a cause genetiche ereditarie riconosciute e la maggior parte dei casi è dovuta invece a mutazioni genetiche acquisite.
Quindi la maggior parte dei tumori al seno deriva dall’interazione dell’organismo con sostanze cancerogene presenti nell’ambiente.
Da alcuni anni i ricercatori effettuano studi per evidenziare tutte le possibili cause.
Un articolo pubblicato dieci anni fa sulla rivista Environ Health Perspec ipotizzava un possibile ruolo di alcune sostanze tossiche denominate xenoestrogeni.
I ricercatori del Department of Health and Human Services di Washington sono partiti dall’osservazione che la maggior parte delle sostanze notoriamente correlate allo sviluppo del tumore agiscono attraverso una stimolazione estrogenica del tessuto mammario.
Gli estrogeni sono parte degli ormoni normalmente prodotti dal tessuto ovarico femminile ed hanno lo scopo di regolare la maturazione ed il funzionamento degli organi sessuali femminili nel corso della vita.
Anche lo sviluppo del tessuto mammario è profondamente influenzato dalle concentrazioni di queste sostanze ormonali.
Evidenze sperimentali hanno rivelato che alcuni composti organo clorurati, gli idrocarburi policiclici aromatici, gli erbicidi triazinici e diversi prodotti farmaceutici sono in grado di influenzare la produzione ed il metabolismo degli estrogeni alterandone i normali livelli.
Molte di queste sostanze xenoestrogeniche si sono rilevate in grado di causare lo sviluppo di tumore mammario sperimentalmente.
Altri studi hanno dimostrato che i lipidi mammari e sierici di alcune donne colpite dal tumore contengono più alti livelli di composti organici clorurati rispetto ai controlli effettuati su soggetti non oncologici.
Nello studio i ricercatori non escludono una possibile legame tra l’azione di queste sostanze e presenza di una qualche forma di predisposizione genetica che favorirebbe lo sviluppo della neoplasia.
L’obbiettivo della ricerca medica è quello di capire e dimostrare queste ipotesi, attraverso studi epidemiologici, ricerche sul metabolismo degli estrogeni, la comprensione degli esatti meccanismi d’azione delle sostanze chiamate in causa e dell’effettivo ruolo della genetica nella patologia.
La scoperta dei marcatori biologici legati alla presenza di sostanze tossiche ed alla suscettibilità genetica del soggetto
rappresenteranno il punto di partenza per programmi di screening sicuri ed efficaci.
Una volta individuate tutte le possibili sostanze xenoestrogeniche saranno infine attuabili dei programmi di prevenzione basati su regolamentazioni severe che impediscano l’esposizione ai prodotti potenzialmente pericolosi.
Fonti
– Medical hypothesis: xenoestrogens as preventable causes of breast cancer.
– New Exposure Biomarkers as Tools For Breast Cancer Epidemiology, Biomonitoring, and Prevention: A Systematic Approach Based on Animal Evidence
Ruthann A. Rudel, Janet M. Ackerman, Kathleen R. Attfield, and Julia Green Brody
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