Lo stato di gravidanza è caratterizzato da modificazioni fisiologiche del sistema cardiocircolatorio, responsabili perlopiù della patologia venosa.
I più importanti sono:
La stasi venosa dunque è un disturbo spesso legato a modificazioni fisiologiche della gravidanza ma può essere caratterizzata dalla compromissione dell’attività epatica e dalla congestione dei vasi linfatici della porzione inferiore del corpo.
In questo caso può portare a ipersensibilità che si manifesta nel cosiddetto “prurito gestationalis” dovuto al sovraccarico di cataboliti da eliminare attraverso il fegato.
Risulta pertanto fondamentale il drenaggio di quest’organo, specie in donne che hanno già avuto problemi a carico del fegato.
La Naturopatia può rappresentare un valido alleato per migliorare il quadro fisiologico della stasi venosa con gli effetti di disturbo sul fegato.
OLIGOELEMENTI
Lo Zolfo è attivo sul drenaggio epatico. E’ indicato per correggere le alterazioni delle funzioni metaboliche del fegato con le sintomatologie correlate: cefalee, eczemi, artriti, insufficienze digestive, intolleranze alimentari, ecc.
GEMMOTERAPIA
FITOTERAPIA
I rimedi ricavati dalle parti adulte della pianta nelle diverse estrazioni (Tinture Madri, Estratti Secchi, Estratti Fluidi, Taglio Tisana) agiscono sulla stasi epato-biliare con Crisantello ES/EF/TT, ha infatti proprietà epatoprotettive oltre ad essere un valido antiossidante ed antiedemigeno.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Nel massaggio è opportuno trattare con cura i punti riflessi di fegato, cistifellea e circolazione venosa.
ALIMENTAZIONE
Tra le verdure, spiccano gli effetti del Carciofo che aumentando la secrezione biliare, promuove lo svuotamento della cistifellea, inoltre è diuretico, lassativo e digestivo. Attenzione però durante la fase di allattamento.
I più importanti sono:
- Aumento del volume del sangue. Il volume ematico totale aumenta fino a quasi un litro.
- Modificazione della gittata cardiaca. La gittata (cioè il volume di sangue pompato dal cuore) è influenzato anche dalla postura, soprattutto nella posizione supina, l’utero gravido impedendo un favorevole ritorno venoso per la sua pressione sulla vena cava, modifica.
- Aumento dei battiti cardiaci per compensare l’aumento del lavoro.
- Aumento delle dimensioni del cuore e rotazione a sinistra.
- Diminuzione del tono vascolare provocato dagli ormoni della gravidanza e dilatazione dei vasi in seguito alla diminuzione della tensione della parete vascolare. Gli ormoni prodotti durante la gravidanza, in particolare il Progesterone, mantengono rilassata la muscolatura uterina e, con meccanismo analogo, sono responsabili della vasodilatazione e della riduzione delle resistenze venose periferiche.
- Ciò costituisce una delle cause dei problemi tipici della gravidanza perché genera pesantezza, tensione della gamba, sensazione di “scossa elettrica”, formicolii e piedi gonfi.
- Riduzione della pressione arteriosa come risultato della minor resistenza vascolare periferica e della vasodilatazione indotta dal Progesterone e dalla Relaxina.
- Aumento della pressione nelle gambe in posizione eretta e supina, provocato dalla compressione esercitata sulle vene dal peso dell’utero gravido che causa un diminuito ritorno venoso.
- Modificazione della coagulazione del sangue allo scopo di proteggere il feto durante la gravidanza. In condizioni di ritorno venoso rallentato, tale modificazione può concorrere al rischio di trombosi venosa.
- Cambiamento nella distribuzione del sangue ai distretti corporei. Il flusso risulta aumentato nell’utero, nel fegato, sulla pelle e a livello delle mucose.
La stasi venosa dunque è un disturbo spesso legato a modificazioni fisiologiche della gravidanza ma può essere caratterizzata dalla compromissione dell’attività epatica e dalla congestione dei vasi linfatici della porzione inferiore del corpo.
In questo caso può portare a ipersensibilità che si manifesta nel cosiddetto “prurito gestationalis” dovuto al sovraccarico di cataboliti da eliminare attraverso il fegato.
Risulta pertanto fondamentale il drenaggio di quest’organo, specie in donne che hanno già avuto problemi a carico del fegato.
La Naturopatia può rappresentare un valido alleato per migliorare il quadro fisiologico della stasi venosa con gli effetti di disturbo sul fegato.
OLIGOELEMENTI
Lo Zolfo è attivo sul drenaggio epatico. E’ indicato per correggere le alterazioni delle funzioni metaboliche del fegato con le sintomatologie correlate: cefalee, eczemi, artriti, insufficienze digestive, intolleranze alimentari, ecc.
GEMMOTERAPIA
- Rosmarino MG da giovani getti, interviene sul drenaggio epato-biliare. Ha inoltre un’azione antiossidante sui tessuti ed attenua eventuali manifestazioni di intolleranza alimentare e di cattivo assorbimento intestinale.
- Acero MG da gemme, nei quadri dismetabolici (iperglicemie, ipercolesterolemie) è indicato per le infiammazioni epato-biliari e pancreatiche.
FITOTERAPIA
I rimedi ricavati dalle parti adulte della pianta nelle diverse estrazioni (Tinture Madri, Estratti Secchi, Estratti Fluidi, Taglio Tisana) agiscono sulla stasi epato-biliare con Crisantello ES/EF/TT, ha infatti proprietà epatoprotettive oltre ad essere un valido antiossidante ed antiedemigeno.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Nel massaggio è opportuno trattare con cura i punti riflessi di fegato, cistifellea e circolazione venosa.
ALIMENTAZIONE
Tra le verdure, spiccano gli effetti del Carciofo che aumentando la secrezione biliare, promuove lo svuotamento della cistifellea, inoltre è diuretico, lassativo e digestivo. Attenzione però durante la fase di allattamento.
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