Ti è mai capitato di fare una gaffe con una conoscente un po’ ingrassata complimentandoti per la sua gravidanza? Oppure, hai mai osservato il tuo stesso ventre un po’ gonfio dubitando di essere forse incinta? Oppure, ancora, sei in attesa di un bambino e vuoi sapere come stai cambiando? Bene. Per tutti questi motivi ora ti raccontiamo quello che c’è da sapere sulla conformazione di un pancione.
Come riconoscere la pancia al primo e secondo mese di gravidanza
Nelle primissime settimane di gravidanza è impossibile riconoscere una pancia da gravidanza e distinguerla da “un chiletto messo su” o da un po’ di gonfiore o di tensione intestinale. Il solo modo per essere certa di essere incinta è quello di fare un test (quelli venduti in farmacia sono ottimi e se dicono che si è incinta, non sbagliano mai) e una visita ginecologica con esami che confermino il risultato del test.
Nei primi due mesi di gravidanza niente nella conformazione di ventre e bacino può far notare lo stato interessante di una futura mamma, poiché l’utero non esce neanche dal pube, che può quindi tranquillamente conservare il suo dolce segreto se lo desidera.
Come riconoscere la pancia al terzo mese di gravidanza
Nel terzo mese in alcuni casi ci sono dei cambiamenti “visibili a occhio nudo” all’altezza del pube. L’utero è cresciuto e si è spostato più in alto, creando in certe donne un lieve rigonfiamento. Ma riconoscere una pancia da gravidanza al terzo mese non è semplice. In questa fase iniziale sono ancora pochi, se non nulli, gli indicatori che visivamente non lasciano adito a dubbi.
Ovviamente, individuare una gravidanza è più semplice per la futura mamma, che nel terzo mese percepisce eventuali altri sintomi (oltre alla palese assenza del ciclo): la nausea, dolorini al ventre, tensione mammaria e una o due taglie in più di reggiseno, stanchezza insolita e possibili sbalzi di umore. Un occhio esterno, invece, potrebbe notare solo un leggero rilievo sotto la pancia – che i vestiti ancora nascondono benissimo - e il comparire di una linea scura che dall’ombelico scende, come un filo di abbronzatura. Questo elemento si chiama linea alba ed è una caratteristica esclusiva della gravidanza. Molte volte però compare in altri momenti, più avanti nei mesi della gestazione e al terzo mese non è quindi possibile riconoscere con certezza una pancia da gravidanza.
Da questo momento in poi, però, tutto diventa più chiaro e ovvio. Nascondere una gravidanza si fa via via sempre più difficile, non importa quale look furbo si adotti. Ecco gli indizi principali.
La linea alba sulla pancia in gravidanza
Con l’ingrossarsi del pancione diventa sempre più evidente una spessa linea di pelle più scura che attraversa l’addome dall’alto al basso, partire dall’altezza del seno all’ombelico o salendo dal pube all’ombelico. Non è la sola cosa che si colora in gravidanza: anche i nei, lentiggini e macchie della pelle sono sottoposte a una dose abbondante di melanina (a stimolarne la produzione sono gli estrogeni. La linea alba non ha una funzione utile alla gestazione e, al contrario, non è certo sintomo di un problema. Semplicemente appare tra il terzo e l’ultimo mese e poi scompare dopo il parto. Forse negli anni a venire scopriremo la sua utilità!
La pancia in gravidanza è alta
Nei primi mesi di gravidanza non è tanto l’ingombro del bambino a determinare il volume della pancia. Pensa che ad esempio il piccolo misura alla nona settimana quanto un’oliva e alla quindicesima quanto una prugna. Questa cresce per l’espandersi dell’utero (tutti gli altri organi si spostano un po’ per fargli spazio) e per la quantità di liquido amniotico (ci sono donne che ne hanno di più e altre che ne hanno meno).
La quantità di liquido, insieme alla conformazione fisica della futura mamma (alta o minuta), determina le dimensioni del pancione nel corso di tutta la gravidanza. Ma la pancia di una donna incinta è alta (al contrario della pancia grassa che tende a “cadere” in basso”. Questa pancia sollevata è esclusiva dello stato di gravidanza, non ci si può sbagliare. La controindicazione? Quasi tutte le donne soffrono di reflusso gastroesofageo perché lo stomaco viene sospinto in modo anomalo dal basso verso l’alto. Anche il mal di schiena o al pube sono giustificati dal peso della pancia e dalla compressione nervosa che questa esercita.
Solo negli ultimissimi momenti della gravidanza il ventre si trasforma ancora una volta: infatti per la prima volta in nove mesi inizia a scendere (un vero sollievo per i bruciori di stomaco). Questo accade perché scende anche il bambino, ormai pronto a posizionarsi vicino all’uscita. Le caviglie e le estremità degli arti possono gonfiarsi sempre per l’ingombro che comprime i vasi sanguigni e per la ritenzione idrica.
La pancia è dura in gravidanza
La pancia grassa tende a essere molliccia, mentre il ventre materno è teso e molto tonico. A volte può essere addirittura duro, o così viene percepito da una donna incinta. Perché la pancia dura? Ci sono diversi motivi: possono essere contrazioni uterine che vanno e vengono come crampetti, oppure un generalizzato iper-tono della pancia che è del tutto naturale in gravidanza. In fondo non dimentichiamoci che l’utero è pur sempre un muscolo!
Se la pancia è dura solo da una parte, potrebbero essere i piedi o le mani del tuo bambino che spingono. Fai caso a eventuali spostamenti di questo indurimento localizzato e potrai intuire come è posizionato il bebè.
Se la pancia è dura e ti provoca dolore questo fatto va comunicato tempestivamente alla tua ginecologa che saprà come procedere per capire se tutto dentro di te scorre serenamente o se ci sono possibili accorgimenti per alleviare questo malessere.
L’ombelico in gravidanza
Riconoscere una pancia in gravidanza, avrai capito, non è così difficile. Un altro indizio palese è la forma dell’ombelico che nella tensione del ventre prima si appiattisce, facendo quindi sparire la cavità, poi può addirittura “uscire”, diventando un ombelico estroflesso. Dopo il parto tutto tornerà al suo posto.
Molte donne incinte percepiscono un prurito o un dolorino all’ombelico, non è insolito ma in questo caso è bene farlo notare alla ginecologa alla prima occasione.
La pancia che si muove!
Nelle ultime settimane di gravidanza non è raro poter osservare a occhio nudo i movimenti del bambino, che ormai occupa pienamente lo spazio disponibile. Da fuori vengono percepiti come uno spostamento del pancione da destra a sinistra o come sporgenze che vanno e vengono (sono gli arti del piccolo a puntarsi e ritrarsi).
Riconoscere il sesso del bambino dalla pancia
Se la pancia è a punta significa che è maschio, se è rotonda invece sarà una femminuccia. Se la linea alba sale dall’ombelico il fiocco sarà rosa, in caso scenda dall’ombelico sarà un fiocco azzurro. Ci dispiace smontare queste credenze popolari, ma non è così. Il pancione non cambia (forma, colore, posizione) a seconda che si aspetti un bambino o una bambina.
E la pancia dopo la gravidanza?
Non è facile che dopo nove mesi di dilatazione, tensione e faticoso lavoro di muscoli, organi e pelle tutto torni come prima della gravidanza. Non si torna quasi mai esattamente come prima, spesso restano smagliature e i tessuti sono meno elastici di prima, ma il bambino vale questa piccola pena, non c’è dubbio!
Il consiglio è di applicare apposite creme idratanti e antismagliature a partire dal terzo mese di gravidanza in poi: non può che farti bene, e piacerà anche al piccolo nella pancia un massaggino ogni giorno (ma senza esagerare: lo sapevi che il massaggio prolungato dell’utero favorisce le contrazioni?).
Sei pronta adesso a distinguere chiaramente una pancia in gravidanza da quella di una donna che non è incinta? Scommettiamo di sì.
Fonte https://lines.it/ginecologia/gravidanza/come-riconoscere-la-pancia-da-gravidanza
Come riconoscere la pancia al primo e secondo mese di gravidanza
Nelle primissime settimane di gravidanza è impossibile riconoscere una pancia da gravidanza e distinguerla da “un chiletto messo su” o da un po’ di gonfiore o di tensione intestinale. Il solo modo per essere certa di essere incinta è quello di fare un test (quelli venduti in farmacia sono ottimi e se dicono che si è incinta, non sbagliano mai) e una visita ginecologica con esami che confermino il risultato del test.
Nei primi due mesi di gravidanza niente nella conformazione di ventre e bacino può far notare lo stato interessante di una futura mamma, poiché l’utero non esce neanche dal pube, che può quindi tranquillamente conservare il suo dolce segreto se lo desidera.
Come riconoscere la pancia al terzo mese di gravidanza
Nel terzo mese in alcuni casi ci sono dei cambiamenti “visibili a occhio nudo” all’altezza del pube. L’utero è cresciuto e si è spostato più in alto, creando in certe donne un lieve rigonfiamento. Ma riconoscere una pancia da gravidanza al terzo mese non è semplice. In questa fase iniziale sono ancora pochi, se non nulli, gli indicatori che visivamente non lasciano adito a dubbi.
Ovviamente, individuare una gravidanza è più semplice per la futura mamma, che nel terzo mese percepisce eventuali altri sintomi (oltre alla palese assenza del ciclo): la nausea, dolorini al ventre, tensione mammaria e una o due taglie in più di reggiseno, stanchezza insolita e possibili sbalzi di umore. Un occhio esterno, invece, potrebbe notare solo un leggero rilievo sotto la pancia – che i vestiti ancora nascondono benissimo - e il comparire di una linea scura che dall’ombelico scende, come un filo di abbronzatura. Questo elemento si chiama linea alba ed è una caratteristica esclusiva della gravidanza. Molte volte però compare in altri momenti, più avanti nei mesi della gestazione e al terzo mese non è quindi possibile riconoscere con certezza una pancia da gravidanza.
Da questo momento in poi, però, tutto diventa più chiaro e ovvio. Nascondere una gravidanza si fa via via sempre più difficile, non importa quale look furbo si adotti. Ecco gli indizi principali.
La linea alba sulla pancia in gravidanza
Con l’ingrossarsi del pancione diventa sempre più evidente una spessa linea di pelle più scura che attraversa l’addome dall’alto al basso, partire dall’altezza del seno all’ombelico o salendo dal pube all’ombelico. Non è la sola cosa che si colora in gravidanza: anche i nei, lentiggini e macchie della pelle sono sottoposte a una dose abbondante di melanina (a stimolarne la produzione sono gli estrogeni. La linea alba non ha una funzione utile alla gestazione e, al contrario, non è certo sintomo di un problema. Semplicemente appare tra il terzo e l’ultimo mese e poi scompare dopo il parto. Forse negli anni a venire scopriremo la sua utilità!
La pancia in gravidanza è alta
Nei primi mesi di gravidanza non è tanto l’ingombro del bambino a determinare il volume della pancia. Pensa che ad esempio il piccolo misura alla nona settimana quanto un’oliva e alla quindicesima quanto una prugna. Questa cresce per l’espandersi dell’utero (tutti gli altri organi si spostano un po’ per fargli spazio) e per la quantità di liquido amniotico (ci sono donne che ne hanno di più e altre che ne hanno meno).
La quantità di liquido, insieme alla conformazione fisica della futura mamma (alta o minuta), determina le dimensioni del pancione nel corso di tutta la gravidanza. Ma la pancia di una donna incinta è alta (al contrario della pancia grassa che tende a “cadere” in basso”. Questa pancia sollevata è esclusiva dello stato di gravidanza, non ci si può sbagliare. La controindicazione? Quasi tutte le donne soffrono di reflusso gastroesofageo perché lo stomaco viene sospinto in modo anomalo dal basso verso l’alto. Anche il mal di schiena o al pube sono giustificati dal peso della pancia e dalla compressione nervosa che questa esercita.
Solo negli ultimissimi momenti della gravidanza il ventre si trasforma ancora una volta: infatti per la prima volta in nove mesi inizia a scendere (un vero sollievo per i bruciori di stomaco). Questo accade perché scende anche il bambino, ormai pronto a posizionarsi vicino all’uscita. Le caviglie e le estremità degli arti possono gonfiarsi sempre per l’ingombro che comprime i vasi sanguigni e per la ritenzione idrica.
La pancia è dura in gravidanza
La pancia grassa tende a essere molliccia, mentre il ventre materno è teso e molto tonico. A volte può essere addirittura duro, o così viene percepito da una donna incinta. Perché la pancia dura? Ci sono diversi motivi: possono essere contrazioni uterine che vanno e vengono come crampetti, oppure un generalizzato iper-tono della pancia che è del tutto naturale in gravidanza. In fondo non dimentichiamoci che l’utero è pur sempre un muscolo!
Se la pancia è dura solo da una parte, potrebbero essere i piedi o le mani del tuo bambino che spingono. Fai caso a eventuali spostamenti di questo indurimento localizzato e potrai intuire come è posizionato il bebè.
Se la pancia è dura e ti provoca dolore questo fatto va comunicato tempestivamente alla tua ginecologa che saprà come procedere per capire se tutto dentro di te scorre serenamente o se ci sono possibili accorgimenti per alleviare questo malessere.
L’ombelico in gravidanza
Riconoscere una pancia in gravidanza, avrai capito, non è così difficile. Un altro indizio palese è la forma dell’ombelico che nella tensione del ventre prima si appiattisce, facendo quindi sparire la cavità, poi può addirittura “uscire”, diventando un ombelico estroflesso. Dopo il parto tutto tornerà al suo posto.
Molte donne incinte percepiscono un prurito o un dolorino all’ombelico, non è insolito ma in questo caso è bene farlo notare alla ginecologa alla prima occasione.
La pancia che si muove!
Nelle ultime settimane di gravidanza non è raro poter osservare a occhio nudo i movimenti del bambino, che ormai occupa pienamente lo spazio disponibile. Da fuori vengono percepiti come uno spostamento del pancione da destra a sinistra o come sporgenze che vanno e vengono (sono gli arti del piccolo a puntarsi e ritrarsi).
Riconoscere il sesso del bambino dalla pancia
Se la pancia è a punta significa che è maschio, se è rotonda invece sarà una femminuccia. Se la linea alba sale dall’ombelico il fiocco sarà rosa, in caso scenda dall’ombelico sarà un fiocco azzurro. Ci dispiace smontare queste credenze popolari, ma non è così. Il pancione non cambia (forma, colore, posizione) a seconda che si aspetti un bambino o una bambina.
E la pancia dopo la gravidanza?
Non è facile che dopo nove mesi di dilatazione, tensione e faticoso lavoro di muscoli, organi e pelle tutto torni come prima della gravidanza. Non si torna quasi mai esattamente come prima, spesso restano smagliature e i tessuti sono meno elastici di prima, ma il bambino vale questa piccola pena, non c’è dubbio!
Il consiglio è di applicare apposite creme idratanti e antismagliature a partire dal terzo mese di gravidanza in poi: non può che farti bene, e piacerà anche al piccolo nella pancia un massaggino ogni giorno (ma senza esagerare: lo sapevi che il massaggio prolungato dell’utero favorisce le contrazioni?).
Sei pronta adesso a distinguere chiaramente una pancia in gravidanza da quella di una donna che non è incinta? Scommettiamo di sì.
Fonte https://lines.it/ginecologia/gravidanza/come-riconoscere-la-pancia-da-gravidanza
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