Casi di infertilità in aumento e, con essi, anche stress e tensioni per la coppia. A Treviso è stato firmato il protocollo tra Usl e Centro della famiglia nel campo della ricerca. Il direttore generale Francesco Benazzi, e il presidente del Centro della Famiglia, don Francesco Pesce, hanno spiegato che questo accordo punta sulle metodiche di fertilità naturale: nei casi di coppie in cui è esclusa la fertilità assoluta, si offrono ottimi successi.
Sono 660 nell’Usl trevigiana le coppie che nel 2016 si sono affidate a due strutture storiche nel panorama nazionale: i centri di Procreazione medicalmente assistita di Oderzo e quello di Conegliano.
La difficoltà di procreazione ha raggiunto il 20 per cento delle coppie, con una diminuzione generale della natalità del 18 per cento e un’età media della prima maternità giunta a 31,7 anni. «A livello aziendale il sostegno alle coppie con difficoltà di concepimento è un impegno primario», ha dichiarato Benazzi: «Sono 260 le coppie che in un anno vengono seguite dal centro di Oderzo (210 cicli di secondo livello e 50 di primo) e 400 da quello di Conegliano (230 cicli di secondo livello e 170 di primo). Naturalmente il contesto è complesso e determinato da fattori non solo clinici, ma anche psicologici o sociali».
«I nostri dati riferiscono che oggi sono circa 20 coppie su 100 a riscontrare problemi di procreazione», prosegue il primario ginecologo Enrico Busato. «Noi vogliamo sostenere gli aspiranti genitori a livello relazionale: attraverso le metodiche di fertilità naturale si possono ottenere successi fino al 38 per cento dei casi. La procreazione assistita, dal canto suo, ne consegue il 26 per cento con l’approccio laboratoristico e strumentale». Molto spesso l’infertilità può essere collegata infatti a stress, tensioni, difficoltà nella vita della coppia. Per questo l’intervento di uno psicologo può servire a sbloccare diverse situazioni, con risultati positivi molto soddisfacenti.
Benazzi ha dichiarato con forza che «una società senza bambini è una società che non ha ragione di esistere. Grazie a questo nuovo sodalizio cerchiamo di migliorare la situazione, puntando sulla fertilità naturale: lavorando di concerto con la coppia e con la donna arriviamo al 38 per cento delle nascite».
«La natalità ha un rilievo non solo privato, ma anche pubblico: i bimbi sono la risorsa della nostra società. Vogliamo curare le ferite delle coppie che non riescono ad avere figli, che sappiamo profondissime, con la competenza psicorelazionale dei nostri operatori».
Fonte http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2017/09/14/news/una-coppia-su-5-non-e-fertile-a-treviso-scende-in-campo-lo-psicologo-1.15852808
Sono 660 nell’Usl trevigiana le coppie che nel 2016 si sono affidate a due strutture storiche nel panorama nazionale: i centri di Procreazione medicalmente assistita di Oderzo e quello di Conegliano.
La difficoltà di procreazione ha raggiunto il 20 per cento delle coppie, con una diminuzione generale della natalità del 18 per cento e un’età media della prima maternità giunta a 31,7 anni. «A livello aziendale il sostegno alle coppie con difficoltà di concepimento è un impegno primario», ha dichiarato Benazzi: «Sono 260 le coppie che in un anno vengono seguite dal centro di Oderzo (210 cicli di secondo livello e 50 di primo) e 400 da quello di Conegliano (230 cicli di secondo livello e 170 di primo). Naturalmente il contesto è complesso e determinato da fattori non solo clinici, ma anche psicologici o sociali».
«I nostri dati riferiscono che oggi sono circa 20 coppie su 100 a riscontrare problemi di procreazione», prosegue il primario ginecologo Enrico Busato. «Noi vogliamo sostenere gli aspiranti genitori a livello relazionale: attraverso le metodiche di fertilità naturale si possono ottenere successi fino al 38 per cento dei casi. La procreazione assistita, dal canto suo, ne consegue il 26 per cento con l’approccio laboratoristico e strumentale». Molto spesso l’infertilità può essere collegata infatti a stress, tensioni, difficoltà nella vita della coppia. Per questo l’intervento di uno psicologo può servire a sbloccare diverse situazioni, con risultati positivi molto soddisfacenti.
Benazzi ha dichiarato con forza che «una società senza bambini è una società che non ha ragione di esistere. Grazie a questo nuovo sodalizio cerchiamo di migliorare la situazione, puntando sulla fertilità naturale: lavorando di concerto con la coppia e con la donna arriviamo al 38 per cento delle nascite».
«La natalità ha un rilievo non solo privato, ma anche pubblico: i bimbi sono la risorsa della nostra società. Vogliamo curare le ferite delle coppie che non riescono ad avere figli, che sappiamo profondissime, con la competenza psicorelazionale dei nostri operatori».
Fonte http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2017/09/14/news/una-coppia-su-5-non-e-fertile-a-treviso-scende-in-campo-lo-psicologo-1.15852808
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