Neonato, ecco tutti i controlli da fare alla nascita. Tutti gli esami e le verifiche che gli specialisti fanno sul piccolo appena dopo il parto per controllare che tutti i valori siano nella norma e che sia andato tutto per il meglio. Dall’indice di Apgar al prelievo di sangue dal tallone, ecco quali sono i passaggi fondamentali del primo screening della vita per il neonato.
Il primo controllo effettuato è quello dei principali parametri vitali. Parametri vitali compresi in una sorta di schema riassuntivo dello stato di salute del neonato, il punteggio di Apgar. In particolare, si prendono in considerazione: la frequenza cardiaca; lo sforzo respiratorio; il tono muscolare; la reattività; il colorito della pelle. Per ogni parametro valutato si può assegnare un punteggio che va da 0 a 2, più elevato è il risultato, migliore è la condizione del piccolo alla nascita. Tale valutazione, con la conseguente assegnazione del punteggio avviene al primo minuto e al quinto dopo la nascita del piccolo. In alcuni casi particolari, se i punteggi sono troppo bassi e si sospetta la presenza di problemi o anomalie, si procede a una terza valutazione, al decimo minuto.
Valutati i parametri vitali e assegnato il punteggio di Apgar, al piccolo viene fatto il bagnetto e, successivamente, il personale sanitario effettua la rilevazione di alcune misure. Misure fondamentali come il peso, la lunghezza e la circonferenza cranica, allo scopo di consentire al pediatra di controllare lo sviluppo del bebè.
Trascorse le prime 24 o 48 ore dal parto si procede anche con un prelievo di sangue dal tallone del neonato – screening metabolico o test di Guthrie – per farlo analizzare in laboratorio. Questo particolare prelievo di campione ematico ha lo scopo di verificare l’eventuale presenza di una malattia congenita e o metabolica, che può essere trattata e tenuta sotto controllo solo se diagnosticata tempestivamente. In particolare, è teso a evidenziare la presenza di patologie piuttosto serie, come l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria o PKU e la fibrosi cistica.
Nei primi giorni di vita del neonato, gli specialisti effettuano anche dei controlli sui suoi occhi e le sue orecchie. In particolare, tra i test di screening di routine ci sono quello del riflesso rosso del fondo oculare, mirato a verificare la conformazione corretta dell’occhio, e quello dell’udito, durante il quale, grazie a uno strumento specifico, si rilevano le otoemissioni acustiche e, di conseguenza, si controlla che la struttura dell’orecchio sia corretta.
Il pediatra, per controllare lo sviluppo e la corretta conformazione dell’anca effettua la manovra di Ortolani. Il neonatologo effettua una serie di valutazioni osservando e visitando il neonato, ne verifica la corretta struttura del volto dei padiglioni auricolari, riscontra l’eventuale presenza di anomalie o gonfiori, osserva il colorito della cute per evidenziare un potenziale ittero, per esempio.
Fonte http://mamma.pourfemme.it/articolo/neonato-tutti-i-controlli-da-fare-alla-nascita/27337/
Il primo controllo effettuato è quello dei principali parametri vitali. Parametri vitali compresi in una sorta di schema riassuntivo dello stato di salute del neonato, il punteggio di Apgar. In particolare, si prendono in considerazione: la frequenza cardiaca; lo sforzo respiratorio; il tono muscolare; la reattività; il colorito della pelle. Per ogni parametro valutato si può assegnare un punteggio che va da 0 a 2, più elevato è il risultato, migliore è la condizione del piccolo alla nascita. Tale valutazione, con la conseguente assegnazione del punteggio avviene al primo minuto e al quinto dopo la nascita del piccolo. In alcuni casi particolari, se i punteggi sono troppo bassi e si sospetta la presenza di problemi o anomalie, si procede a una terza valutazione, al decimo minuto.
Valutati i parametri vitali e assegnato il punteggio di Apgar, al piccolo viene fatto il bagnetto e, successivamente, il personale sanitario effettua la rilevazione di alcune misure. Misure fondamentali come il peso, la lunghezza e la circonferenza cranica, allo scopo di consentire al pediatra di controllare lo sviluppo del bebè.
Trascorse le prime 24 o 48 ore dal parto si procede anche con un prelievo di sangue dal tallone del neonato – screening metabolico o test di Guthrie – per farlo analizzare in laboratorio. Questo particolare prelievo di campione ematico ha lo scopo di verificare l’eventuale presenza di una malattia congenita e o metabolica, che può essere trattata e tenuta sotto controllo solo se diagnosticata tempestivamente. In particolare, è teso a evidenziare la presenza di patologie piuttosto serie, come l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria o PKU e la fibrosi cistica.
Nei primi giorni di vita del neonato, gli specialisti effettuano anche dei controlli sui suoi occhi e le sue orecchie. In particolare, tra i test di screening di routine ci sono quello del riflesso rosso del fondo oculare, mirato a verificare la conformazione corretta dell’occhio, e quello dell’udito, durante il quale, grazie a uno strumento specifico, si rilevano le otoemissioni acustiche e, di conseguenza, si controlla che la struttura dell’orecchio sia corretta.
Il pediatra, per controllare lo sviluppo e la corretta conformazione dell’anca effettua la manovra di Ortolani. Il neonatologo effettua una serie di valutazioni osservando e visitando il neonato, ne verifica la corretta struttura del volto dei padiglioni auricolari, riscontra l’eventuale presenza di anomalie o gonfiori, osserva il colorito della cute per evidenziare un potenziale ittero, per esempio.
Fonte http://mamma.pourfemme.it/articolo/neonato-tutti-i-controlli-da-fare-alla-nascita/27337/
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