Durante la gravidanza ed in particolare nel primo trimestre, in concomitanza con l’epoca della formazione degli organi del feto, è importante evitare o ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze che possano interferire con i processi fisiologici di organogenesi causando malformazioni o morte del feto.
Nei primi anni di vita del bambino, si completa lo sviluppo dell’organismo attraverso la maturazione delle funzionalità degli stessi.
Pertanto in questa fase, la capacità di metabolizzare ed eliminare alcuni farmaci risulta ridotta, aumentando il rischio di intossicazione e sovradosaggio.
La prevenzione deve partire già dal periodo prenatale, è importante che la futura mamma assuma acido folico (0,4mg/die) e segua un’alimentazione ricca di folati, al fine della riduzione delle malformazioni congenite fetali.
Durante la gestazione, se ci si ammala, è opportuno curarsi con molta attenzione, non adottando l’automedicazione ma consultando il proprio medico per la scelta del medicinale da utilizzare e il suo relativo corretto dosaggio.
Per chi soffre di patologie croniche, si suggerisce di non interrompere il trattamento ma di consultare il proprio curante per adeguare la terapia al nuovo stato e alle mutate esigenze.
L’opuscolo, fornisce informazioni anche in merito all’assunzione di farmaci durante l’allattamento al seno e per ridurre la quantità di farmaco presente nel latte, si consiglia di assumere la terapia alla fine della poppata, facendo così passarun tempo adeguato a limitare il picco ematico per la poppata successiva.
Allo scopo di informare in maniera chiara ed adeguata le famiglie, è stato attivato il sito www.farmaciegravidanza.gov.it, dove sono consultabili oltre 400 schede sui principi attivi e le indicazioni terapeutiche sicure per 80 patologie in gravidanza.
Nel caso dell’uso del farmaco nei bambini, l’invito è di mantenere sempre la massima prudenza, evitando dosaggi fai da te basati sull’idea che i piccoli siano adulti in miniatura.
Il principale problema nella farmacoterapia infantile è l’assenza di farmaci testati su popolazione in età infantile e quindi assolutamente sicuri durante l’infanzia.
Oltre il 50% dei farmaci comunemente utilizzati, sono infatti studiati e testati solo su individui adulti.
L’uso “off label” di questi prodotti è comune, ma non per questo esente da rischi.
L’Agenzia del Farmaco auspica un aumento degli studi clinici in ambito infantile, promuovendo la partecipazione ai trials clinici, in modo da migliorare la sicurezza terapeutica di farmaci comuni.
Nel frattempo L’AIFA mira ad informare sul corretto utilizzo dei medicinali attualmente disponibili. Il progetto prevede l’avvio di un piano di educazione mirato ed efficace.
Anche nell’ambito del progetto “Farmaci e pediatria” sarà rilasciato un sito con i contenuti scientifici e gli approfondimenti, che includerà un database con l’elenco dei medicinali disponibili per la popolazione pediatrica con indicazione in-label e off-label e la relativa posologia: quasi 9.000 schede a disposizione di genitori e operatori sanitari.
Maggiori informazioni sulle Campagne Informative dell’AIFA e le presentazioni dei progetti citati nell’articolo sono presenti qui:
Fonte Farmaci in gravidanza e in pediatria: due progetti scientifici e di comunicazione dell’AIFA
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