sabato 23 settembre 2017

Se mi paghi, ti dono il mio sperma

Картинки по запросу se mi paghi       In Inghilterra c’è un boom di donatori di sperma “non autorizzati”: ovvero autonomi, in proprio, per così dire dilettanti, che concludono affari privatamente senza passare dalle cliniche per la fecondazione artificiale. E che qualche volta ne approfittano: “L’inseminazione naturale può essere preferibile a quella artificiale”, confessa uno. “E per me, soldi a parte, ha il vantaggio di poter fare sesso gratis non protetto”, ovvero senza profilattico. Un altro afferma di avere messo al mondo a questo modo 60 figli: “Mia moglie nemmeno lo sa, è un segreto che dovrò portarmi nella tomba”.

      Lo rivela un documentario della BBc, “Desperately seeking semen” (Cercasi seme disperatamente), di cui scrive stamane il Times di Londra. Una ragione del fenomeno è che la domanda supera l’offerta: ci sono più donne che cercano sperma di quanti donatori siano disposti a darlo. Le statistiche indicano che il numero delle donne che vogliono fare ricorso alla fecondazione artificiale con l’aiuto di un donatore cresce di anno in anno. In questo paese più della metà di quelle al di sopra dei 45 anni che praticano la fecondazione artificiale usano donatori di sperma. E l'offerta è crollata da quando la legge consente ai figli nati con donazione di poter risalire al nome del padre una volta raggiunta la maggiore età.

      Secondo la Human Fertilisation and Embriology Authority, l’agenzia governativa che regola il settore, ogni anno in Gran Bretagna nascono circa 2 mila bambini da ovuli, sperma o embrioni donati. Ma già nel 2013 un terzo delle donazioni di sperma provenivano dall’estero, principalmente da Stati Uniti e Danimarca, perché a livello nazionale non ce n’era abbastanza. E una National Sperm Bank, lanciata nel 2014 con l’obiettivo di reclutare uomini che donassero sperma regolarmente, ha cessato il reclutamento l’anno scorso: se n’erano fatti avanti soltanto sette.

Картинки по запросу soldi      Un altro motivo dell’aumento di donatori “non autorizzati”, che si mettono d’accordo privatamente con le loro “clienti”, sono i costi. Una clinica per la fecondazione artificiale fa pagare 900 sterline, circa 1000 euro, per l’inseminazione, e in alcuni casi la spesa totale può arrivare a 5 mila sterline. I donatori, viceversa, ricevono appena 35 sterline a donazione. Così alcuni uomini e donne preferiscono fare tutto da soli.

      Più o meno per la stessa somma, 30 sterline, gli uomini donano sperma consegnandolo in semplici fiale nel corso di incontri che avvengono in caffè, ristoranti fast food o toilette pubbliche. I donatori guadagnano la stessa cifra, ma le donne risparmiano notevolmente. Un possibile vantaggio per alcuni donatori è che, con la prospettiva di spendere ancora meno, certe donne accettano di farsi inseminare “naturalmente”, cioè attraverso un rapporto sessuale con lo sconosciuto donatore. Sesso non protetto, necessariamente, se lo scopo è rimanere incinta, quali che siano i rischi di malattie. Qualcun altro racconta alla Bbc di prediligere coppie di lesbiche: “Le cliniche le sfruttano, fanno pagare troppo, sfruttando il loro desiderio di diventare madri”, commenta l’uomo. “E’ moralmente riprovevole”.

Fonte http://www.repubblica.it/salute/2017/09/01/news/donatori_di_sperma_a_pagamento-174366129/

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