Modificare il proprio stile di vita è una conseguenza tipica della gravidanza, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione, il fumo e il consumo di alcool.
Soprattutto quest’ultimo può essere responsabile di una disabilità permanente del bambino chiamata Sindrome Feto-alcolica e di altre gravi patologie come problemi nella crescita, dismorfologie facciali e problemi cerebrali.
Consumare alcol durante la gravidanza dovrebbe essere assolutamente vietato poiché l’alcool ingerito dalla madre entra molto velocemente nel sangue nel bambino che però è sprovvisto degli enzimi necessari per metabolizzarli e viene dunque accumulato negli organi e nel sistema nervoso del feto.
Sindrome feto alcolica, come riconoscerla
Spesso i ginecologi concedono alla futura mamma di consumare un bicchiere di vino o una birra in occasioni speciali, ma il Ministero della Sanità invita invece a non consumare assolutamente alcool durante tutti i nove mesi perché anche un minimo consumo e in qualunque momento della gestazione può creare danni seri al bambino come anomalie neurologiche legate allo sviluppo del sistema nervoso, caratteristiche fisiche specifiche soprattutto della testa e del volto (pieghe agli angoli degli occhi, fessure oculari strette, strabismo, naso corto e piatto, ecc), ritardo nella crescita delle ossa con valori inferiori alla media di altezza, peso corporeo e circonferenza cranica, fino a malformazioni cardiache.
I bambini affetti da Sindrome feto alcolica presentano anche altre problematiche durante la loro vita legati principalmente alla salute mentale, all’incapacità di socializzare, di concentrarsi e ottenere dunque buoni risultati a scuola e sul lavoro e alla vita sessuale. E’ bene sapere che questi problemi sono irreversibili e che le eventuali terapie prescritte dai medici sono solo mirate a migliorare e semplificare la vita di chi è affetto da queste disabilità.
Nonostante queste avvertenze, si stima che ogni 1000 bambini, 1.2 siano affetti dalla Sindrome feto alcolica. Uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità basato sull’analisi delle prime feci dei neonati ha evidenziato che 8 neonati su 100 sono esposti all’assunzione di alcool durante la gravidanza.
La conferma è arrivata anche da un recente studio italo-spagnolo che ha individuato al presenza di alcol consumato durante la gravidanza sia nei capelli della mamma che nel meconio del neonato.
L’attenzione della futura mamma è quindi fondamentale per scongiurare questa patologia che è prevenibile al 100% se si evita di assumere alcolici in gravidanza. Anche il futuro papà e i familiari dovrebbero essere di aiuto per sostenere la madre nell’eliminare questa cattiva abitudine durante la gestazione.
10 motivi per dire no all’alcol in gravidanza
L'Istituto Superiore di Sanità raccomanda alle donne in gravidanza di astenersi dall'alcol attraverso dieci punti:
Soprattutto quest’ultimo può essere responsabile di una disabilità permanente del bambino chiamata Sindrome Feto-alcolica e di altre gravi patologie come problemi nella crescita, dismorfologie facciali e problemi cerebrali.
Consumare alcol durante la gravidanza dovrebbe essere assolutamente vietato poiché l’alcool ingerito dalla madre entra molto velocemente nel sangue nel bambino che però è sprovvisto degli enzimi necessari per metabolizzarli e viene dunque accumulato negli organi e nel sistema nervoso del feto.
Sindrome feto alcolica, come riconoscerla
Spesso i ginecologi concedono alla futura mamma di consumare un bicchiere di vino o una birra in occasioni speciali, ma il Ministero della Sanità invita invece a non consumare assolutamente alcool durante tutti i nove mesi perché anche un minimo consumo e in qualunque momento della gestazione può creare danni seri al bambino come anomalie neurologiche legate allo sviluppo del sistema nervoso, caratteristiche fisiche specifiche soprattutto della testa e del volto (pieghe agli angoli degli occhi, fessure oculari strette, strabismo, naso corto e piatto, ecc), ritardo nella crescita delle ossa con valori inferiori alla media di altezza, peso corporeo e circonferenza cranica, fino a malformazioni cardiache.
I bambini affetti da Sindrome feto alcolica presentano anche altre problematiche durante la loro vita legati principalmente alla salute mentale, all’incapacità di socializzare, di concentrarsi e ottenere dunque buoni risultati a scuola e sul lavoro e alla vita sessuale. E’ bene sapere che questi problemi sono irreversibili e che le eventuali terapie prescritte dai medici sono solo mirate a migliorare e semplificare la vita di chi è affetto da queste disabilità.
Nonostante queste avvertenze, si stima che ogni 1000 bambini, 1.2 siano affetti dalla Sindrome feto alcolica. Uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità basato sull’analisi delle prime feci dei neonati ha evidenziato che 8 neonati su 100 sono esposti all’assunzione di alcool durante la gravidanza.
La conferma è arrivata anche da un recente studio italo-spagnolo che ha individuato al presenza di alcol consumato durante la gravidanza sia nei capelli della mamma che nel meconio del neonato.
L’attenzione della futura mamma è quindi fondamentale per scongiurare questa patologia che è prevenibile al 100% se si evita di assumere alcolici in gravidanza. Anche il futuro papà e i familiari dovrebbero essere di aiuto per sostenere la madre nell’eliminare questa cattiva abitudine durante la gestazione.
10 motivi per dire no all’alcol in gravidanza
L'Istituto Superiore di Sanità raccomanda alle donne in gravidanza di astenersi dall'alcol attraverso dieci punti:
- consumare bevande alcoliche in gravidanza aumenta il rischio di danni alla salute del bambino
- durante la gravidanza non esistono quantità di alcol che possano essere considerate sicure o prive di rischio per il feto
- il consumo di qualunque bevanda alcolica in gravidanza nuoce al feto senza differenze di tipo o gradazione
- l'alcol è una sostanza tossica in grado di passare la placenta e raggiungere il feto alle stesse concentrazioni di quelle della madre
- il feto non ha la capacità di metabolizzare l’alcol che quindi nuoce direttamente alle cellule cerebrali e ai tessuti degli organi in formazione
- l’alcol nuoce al feto soprattutto durante le prime settimane e nell’ultimo trimestre di gravidanza
- se si pianifica una gravidanza è opportuno non bere alcolici e si è già in gravidanza è opportuno interromperne l’assunzione sino alla nascita
- è opportuno non consumare bevande alcoliche durante l’allattamento
- i danni causati dall’esposizione prenatale dall’alcol, e conseguentemente manifestati nel bambino, sono irreversibili e non curabili
- si possono prevenire i danni e i difetti al bambino causati dal consumo di alcol in gravidanza, evitando di consumare bevande alcoliche
Lo studio
Un gruppo di scienziati statunitensi ha ora dimostrato che il rischio per il bambino aumenta se la mamma consuma alcol dalla settima alla dodicesima settimana. Il team guidato da Haruna Sawada Feldman presso la University of California, a San Diego, ha studiato quasi mille donne durante la gravidanza per oltre tre decenni.
Per scoprire che bere durante la seconda metà del primo trimestre di gravidanza aumenta i deficit di crescita in peso e altezza e le deformità facciali, segni rivelatori di disturbi da sindrome alcolica fetale (FASD).
Per ogni bevanda extra al giorno, il bebè ha subito il 25 per cento in più di probabilità di avere un labbro dalla forma anormale, il 12 per cento in più di probabilità di avere una testa più piccola del normale e il 16 per cento in più di probabilità di avere un basso peso alla nascita.
I risultati sono stati pubblicati sul numero di aprile della rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.
Sindrome feto alcolica nei bambini adottati
Il problema non riguarda solo i bambini nati da donne che hanno consuamto alcolici in gravidanza, ma in molti casi quelli che sono stati adottati, soprattutto dai paesi dell'Europa dell'Est. Dal momento che i problemi e i deficit cognitivi e di crescita non si vedono subito ma emergono solo con gli anni, man mano che il bambino cresce e i genitori si rendono conto che non riesce a fare le stesse cose dei coetanei, è importante rivolgersi immediatamente ad uno specialista se si sospetta che il bimbo adottato possa avere una sindrome feto alcolica.
L'unico modo per prevenire al 100% la sindrome feto alcolica è evitare di bere. In pratica non è possibile sapere quali danni può causare al feto anche solo un bicchiere di vino (perchè giocano un ruolo chiave anche fattori genetici e ambientali) e quindi l'unico consiglio davvero utile è non bere affatto.
Eppure il 50% delle future mamme italiane non segue questa raccomandazione: Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Iss l'Istituto superiore di Sanità (Iss), in occasione della recente Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome feto-alcolica, ha dichiarato:
Le nostre stime ci dicono che in Italia il 50-60% delle donne in gravidanza. Poiché l'età media in cui le donne affrontano una gravidanza in Italia è tra i 30 e 35 anni abbiamo ricavato, sulla base dei tassi di consumi alcolici in quella fascia, che non bevono meno di due bicchieri, il doppio cioè di quello che dovrebbero evitare.
Fonte https://www.paginemamma.it/sindrome-feto-alcolica
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