Il primo anno di vita di un bambino è segnato da tantissime tappe, piene di emozioni e sensazioni non sempre serene, anzi, molto spesso il neonato si trova in situazioni di angoscia e frustrazione dovute soprattutto al sentirsi abbandonato dalla madre. Una delle fasi più "terribili" che il piccolo arrivato si trova ad affrontare riguarda il distacco emozionale con la madre, scopriamo di cosa si tratta e come ci si arriva.
Distacco fisiologico
Il primo distacco che il neonato vive venendo al mondo è quello fisiologico dala madre, la nascita infatti lo catapulta da un mondo caldo, ovattato, accogliente e rassicurante come l'utero materno a un mondo nuovo, estraneo e che lo spaventa. La madre da questo momento, e per tutto il primo anno di vita, rappresenta l'unico riferimento possibile per il bambino, nel quale ancora non si è formato l'Io, e che quindi vive in stretta simbiosi con la madre credendo di essere un unico corpo con lei.
Nei primi mesi di vita è importantissimo che il bambino si senta sempre amato e protetto, e che ogni sua esigenza venga soddisfatta dalla madre, figura per lui quasi onnipotente; la madre infatti per il neonato di pochi mesi è come un dio, senza il quale ogni cosa sparisce o finisce, anche la vita. È importante, inoltre, che il piccolo viva questa fase in maniera positiva, quindi instaurando un buon rapporto con la madre sin da subito, questo segnerà la base per una crescita più serena sia nei confronti di se stesso che con il mondo esterno, in quanto la positività del rapporto instaurato con la madre si rifletterà sulla realtà che lo circonda e su se stesso.
I primi sorrisi
Dal terzo mese in poi cominciano delle fasi in cui il neonato comincia ad interagire sempre di più con chi lo circonda, di fatti cominciano i primi e veri sorrisi, come anche gli sguardi, anche perché la vista diventa sempre più nitida e in grado di riconoscere il volto della madre, soprattutto.
Il distacco emozionale
Ed eccoci alla grande scoperta che il piccolo realizza soltanto verso il compimento dell'ottavo mese, ovvero che lui e la madre non sono un corpo solo ma due corpi e due persone distinte e separate. Questo momento per il neonato è davvero terribile, ed è per questo che molto spesso a quest'età i piccoli reagiscono male (quasi sempre piangendo) quando si trovano di fronte al volto di un estraneo, piangono disperati perché riconoscono che quello lì non e il volto della mamma e temono di essere stati abbandonati: ed è proprio questo che viene definito distacco emozionale del neonato.
Questa separazione, al compimento del primo anno di età si fa sempre più evidente per il piccolo, che però comincia ad avere gli strumenti sufficienti per esplorare il mondo, diventando sempre meno dipendente da colei di cui finora non ha potuto mai fare a meno... la sua mamma.
Anche il vostro bambino sta attraversando questa fase?
Di Sara Pennetta, 30/03/2017 © Riproduzione Riservata
Distacco fisiologico
Il primo distacco che il neonato vive venendo al mondo è quello fisiologico dala madre, la nascita infatti lo catapulta da un mondo caldo, ovattato, accogliente e rassicurante come l'utero materno a un mondo nuovo, estraneo e che lo spaventa. La madre da questo momento, e per tutto il primo anno di vita, rappresenta l'unico riferimento possibile per il bambino, nel quale ancora non si è formato l'Io, e che quindi vive in stretta simbiosi con la madre credendo di essere un unico corpo con lei.
Nei primi mesi di vita è importantissimo che il bambino si senta sempre amato e protetto, e che ogni sua esigenza venga soddisfatta dalla madre, figura per lui quasi onnipotente; la madre infatti per il neonato di pochi mesi è come un dio, senza il quale ogni cosa sparisce o finisce, anche la vita. È importante, inoltre, che il piccolo viva questa fase in maniera positiva, quindi instaurando un buon rapporto con la madre sin da subito, questo segnerà la base per una crescita più serena sia nei confronti di se stesso che con il mondo esterno, in quanto la positività del rapporto instaurato con la madre si rifletterà sulla realtà che lo circonda e su se stesso.
I primi sorrisi
Dal terzo mese in poi cominciano delle fasi in cui il neonato comincia ad interagire sempre di più con chi lo circonda, di fatti cominciano i primi e veri sorrisi, come anche gli sguardi, anche perché la vista diventa sempre più nitida e in grado di riconoscere il volto della madre, soprattutto.
Il distacco emozionale
Ed eccoci alla grande scoperta che il piccolo realizza soltanto verso il compimento dell'ottavo mese, ovvero che lui e la madre non sono un corpo solo ma due corpi e due persone distinte e separate. Questo momento per il neonato è davvero terribile, ed è per questo che molto spesso a quest'età i piccoli reagiscono male (quasi sempre piangendo) quando si trovano di fronte al volto di un estraneo, piangono disperati perché riconoscono che quello lì non e il volto della mamma e temono di essere stati abbandonati: ed è proprio questo che viene definito distacco emozionale del neonato.
Questa separazione, al compimento del primo anno di età si fa sempre più evidente per il piccolo, che però comincia ad avere gli strumenti sufficienti per esplorare il mondo, diventando sempre meno dipendente da colei di cui finora non ha potuto mai fare a meno... la sua mamma.
Anche il vostro bambino sta attraversando questa fase?
Di Sara Pennetta, 30/03/2017 © Riproduzione Riservata
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