Enrico Ferrazzi è Presidente della Fondazione Cure Onlus per cui cura anche la pagina salute del portale Ama Nutri Cresci. È oggi Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano, Direttore di Ostetricia della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano e Coordinatore Mangiagalli Center.
Fa riflettere che su 100.000 persone risultate ad oggi infette da Coronavirus con sintomi respiratori di diversa gravità, siano state riportate solo 9 le donne gravide: nessuna di queste pazienti è mancata, né ha abortito. Così pure non si segnalano casi di neonati infanti o bambini infetti e gravi. A differenza dell’influenza stagionale questo virus sembra sviluppare complicanze gravi significativamente inferiori nelle donne, nelle donne gravide nei neonati e nei bambini. Nei Bambini secondo il Center for Disease Control Americano la malattia decorre come affezione respiratoria in modo lieve. Infine due importanti lavori scientifici pubblicati dal New England Journal Of Medicne prorio in questi giorni sulla epidemia di COVID – 19 neppure citano il problema della gravidanza.
Ricordiamoci piuttosto come da ottobre a febbraio in Italia siano morte 3500 persone per complicazioni da influenza. Pur essendo disponibile, il vaccino contro questo virus è ancora troppo poco diffuso nel nostro paese per assurde resistenze suscitate da rumorose minoranze antiscientifiche. Se è vero che tra le vittime della influenza H1N1 non c’è alcuna donna in gravidanza, in rianimazione e in terapia intensiva ci sono stati diversi casi di questo tipo di influenza anche alla Mangiagalli di Milano. Il risultato è che purtroppo in Italia rimane molto basso il tasso di vaccinazione contro le influenze stagionali anche tra le donne in gravidanza, nonostante la gravidanza sia un fattore di rischio maggiore proprio per l’influenza, al contrario di quanto lo sia allo stato attuale per il COVID-19.
Detto ciò, l’epidemia da Corona Virus (COVID19) non va assolutamente sottovalutata: le donne in gravidanza, soprattutto se residenti nelle Regioni più a rischio (ad oggi Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) devono stare attente alle norme igieniche, tra cui l’invito a lavarsi spesso e bene le mani e il toccarsi meno il viso: non ce ne rendiamo conto, ma spesso ci tocchiamo occhi e naso, ovvero portiamo con le nostre mani i virus a contatto con le mucose, attraverso le quali i virus possono passare. Del resto questo virus, a differenza della normale influenza stagionale, è molto contagioso, perché sopravvive a lungo -anche 24 48 ore – su tutte le superfici, come ad esempio un corrimano di una scala o una maniglia di una porta. Se ritenete di indossare una mascherina chirurgica, sappiate che ci sono opinioni diverse tra esperti: alcuni sostengono che ciò possa prevenire la trasmissione nell’ 85% dei casi altri no. Tali dubbi sono forse dovuti al fatto che, pure indossando le mascherine, le persone passino le dita sotto la mascherina, oppure riutilizzino la mascherina toccandola con le mani senza averle precedentemente lavate.
COSA SUCCEDE SE MI AMMALO DI CORONAVIRUS IN GRAVIDANZA?
Ricordiamoci anche che la casistica oggi dsponibile dimostra come il Coronavirus non si trasmetta né attraverso la placenta, né il latte materno. L’unico caso registrato di neonato infettato si è verificato a causa della saliva della madre. Il parto di una paziente affetta da coronavirus può avvenire anzi e meglio se avviene per via vaginale. Una volta partorito, il neonato sarà allontanato dalla madre solo il poco tempo necessario affinché la madre guarisca del tutto.
CORONAVIRUS E INFERTILITÀ?
E se state pensando di impiegare questi giorni “meno social” per provare a diventare genitori, nessuna paura. Il corona virus non è dimostrato riduca la vostra fertilità e siamo sicuri che, dati tutti gli sforzi messi in campo, potrete vivere serenamente la vostra gravidanza!
Fonte https://www.fortementein.com/2020/03/05/limpatto-del-coronavirus-sulla-gravidanza-parla-il-professor-enrico-ferrazzi/
Fa riflettere che su 100.000 persone risultate ad oggi infette da Coronavirus con sintomi respiratori di diversa gravità, siano state riportate solo 9 le donne gravide: nessuna di queste pazienti è mancata, né ha abortito. Così pure non si segnalano casi di neonati infanti o bambini infetti e gravi. A differenza dell’influenza stagionale questo virus sembra sviluppare complicanze gravi significativamente inferiori nelle donne, nelle donne gravide nei neonati e nei bambini. Nei Bambini secondo il Center for Disease Control Americano la malattia decorre come affezione respiratoria in modo lieve. Infine due importanti lavori scientifici pubblicati dal New England Journal Of Medicne prorio in questi giorni sulla epidemia di COVID – 19 neppure citano il problema della gravidanza.
Ricordiamoci piuttosto come da ottobre a febbraio in Italia siano morte 3500 persone per complicazioni da influenza. Pur essendo disponibile, il vaccino contro questo virus è ancora troppo poco diffuso nel nostro paese per assurde resistenze suscitate da rumorose minoranze antiscientifiche. Se è vero che tra le vittime della influenza H1N1 non c’è alcuna donna in gravidanza, in rianimazione e in terapia intensiva ci sono stati diversi casi di questo tipo di influenza anche alla Mangiagalli di Milano. Il risultato è che purtroppo in Italia rimane molto basso il tasso di vaccinazione contro le influenze stagionali anche tra le donne in gravidanza, nonostante la gravidanza sia un fattore di rischio maggiore proprio per l’influenza, al contrario di quanto lo sia allo stato attuale per il COVID-19.
Detto ciò, l’epidemia da Corona Virus (COVID19) non va assolutamente sottovalutata: le donne in gravidanza, soprattutto se residenti nelle Regioni più a rischio (ad oggi Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) devono stare attente alle norme igieniche, tra cui l’invito a lavarsi spesso e bene le mani e il toccarsi meno il viso: non ce ne rendiamo conto, ma spesso ci tocchiamo occhi e naso, ovvero portiamo con le nostre mani i virus a contatto con le mucose, attraverso le quali i virus possono passare. Del resto questo virus, a differenza della normale influenza stagionale, è molto contagioso, perché sopravvive a lungo -anche 24 48 ore – su tutte le superfici, come ad esempio un corrimano di una scala o una maniglia di una porta. Se ritenete di indossare una mascherina chirurgica, sappiate che ci sono opinioni diverse tra esperti: alcuni sostengono che ciò possa prevenire la trasmissione nell’ 85% dei casi altri no. Tali dubbi sono forse dovuti al fatto che, pure indossando le mascherine, le persone passino le dita sotto la mascherina, oppure riutilizzino la mascherina toccandola con le mani senza averle precedentemente lavate.
COSA SUCCEDE SE MI AMMALO DI CORONAVIRUS IN GRAVIDANZA?
- Qualora una donna gravida venga infettata da Coronavirus nessun allarme:
- i reparti di ostetricia sono preparati ad accogliere lei eia suo bambino;
- sarà possibile impiegare farmaci per arginare i sintomi più acuti da eventuali sovrapposizioni batteriche o causate dalla infiammazione bronco alveolare, che non danneggeranno il feto.
Ricordiamoci anche che la casistica oggi dsponibile dimostra come il Coronavirus non si trasmetta né attraverso la placenta, né il latte materno. L’unico caso registrato di neonato infettato si è verificato a causa della saliva della madre. Il parto di una paziente affetta da coronavirus può avvenire anzi e meglio se avviene per via vaginale. Una volta partorito, il neonato sarà allontanato dalla madre solo il poco tempo necessario affinché la madre guarisca del tutto.
CORONAVIRUS E INFERTILITÀ?
E se state pensando di impiegare questi giorni “meno social” per provare a diventare genitori, nessuna paura. Il corona virus non è dimostrato riduca la vostra fertilità e siamo sicuri che, dati tutti gli sforzi messi in campo, potrete vivere serenamente la vostra gravidanza!
Fonte https://www.fortementein.com/2020/03/05/limpatto-del-coronavirus-sulla-gravidanza-parla-il-professor-enrico-ferrazzi/
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