Le donne con diagnosi di diabete gestazionale che sviluppano il diabete entro un anno dal parto sono a maggior rischio di complicazioni della gravidanza, inclusa la mortalità perinatale. I risultati di una ricerca canadese pubblicata sulla rivista Diabetic Medicine evidenziano la necessità di una diagnosi precoce, preferibilmente prima della gravidanza, e di un trattamento e un monitoraggio più aggressivi dei casi sospetti di diabete di tipo 2 durante la gestazione.
«Il diabete di tipo 2 non diagnosticato non è così raro», ha detto l’autore principale Denice Feig dell’Università di Toronto. «Si consiglia il riconoscimento precoce con la massima attenzione a un eccellente controllo glicemico e a un attento monitoraggio ostetrico, anche l’ideale sarebbe fare il massimo sforzo per diagnosticare la malattia prima della gravidanza».
Uno studio canadese basato sulla popolazione
I ricercatori canadesi hanno effettuato uno studio coorte basato sulla popolazione che includeva i dati amministrativi di tutte le donne che hanno partorito in Ontario, Canada, nel periodo 2002-2015, per identificare lo stato del diabete le relative complicanze. Le donne che avevano il diabete gestazionale e avevano poi sviluppato il diabete nell’anno successivo alla gravidanza sono state considerate come diabetiche di tipo 2 non diagnosticate.
Una valutazione caso-controllo nidificata ha confrontato le donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato con le sole donne con diabete gestazionale, per determinare i fattori di rischio che potrebbero aiutare a identificare questi soggetti.
Hanno valutato la frequenza di preeclampsia, taglio cesareo, distocia di spalla (una complicazione improvvisa del parto con il feto in presentazione cefalica, caratterizzata dalla mancata espulsione delle spalle dopo la fuoriuscita della testa), mortalità perinatale, parto pretermine, visita in terapia intensiva neonatale, sindrome da distress respiratorio, piccole o grandi dimensioni del neonato in rapporto all’età gestazionale, anomalie congenite, iperbilirubinemia e ipoglicemia neonatale durante le gravidanze di 1.772 donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato (53% di età compresa tra 26 e 34 anni), 66.391 donne con solo diabete gestazionale (55% tra 26 e 34 anni), 16.283 donne con diabete preesistente diagnosticato (54% tra 26 e 34 anni) e 911.544 donne senza diabete (58% tra 26 e 34 anni).
Maggiori complicanze con diabete di tipo 2 non diagnosticato
Le donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato avevano maggiori probabilità di essere più avanti negli anni, di provenire da una zona a basso reddito e di avere un indice di massa corporea ≥ 30 kg/m2 rispetto a quelle con solo diabete gestazionale. I loro neonati presentavano un rischio più elevato di mortalità perinatale (OR 2,3), parto pretermine (OR 2,6), anomalie congenite (OR 2,1), ricovero nell’unità di terapia intensiva neonatale (OR 3,1) e ipoglicemia neonatale (OR 406), risultati simili a quelli delle donne con diabete preesistente.
I più forti fattori di rischio predittivi includevano la diagnosi precoce di diabete gestazionale, un precedente diabete gestazionale e l’ipertensione cronica. Le probabilità di complicanze durante la gravidanza e il parto erano invece simili per le donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato e quelle con diabete diagnosticato prima della gravidanza.
«È importante rendersi conto che queste donne con diabete gestazionale hanno esiti simili alle donne che soffrono di diabete di tipo 2 e dovrebbero essere trattate come tali», ha commentato Feig. «Sfortunatamente non vengono sottoposte al trattamento precoce, quindi sarebbe molto meglio identificare la malattia prima della gravidanza».
Fonte https://www.corrierenazionale.it/2020/03/03/diabete-di-tipo-2-non-diagnosticato-piu-complicanze-dopo-gravidanza/
«Il diabete di tipo 2 non diagnosticato non è così raro», ha detto l’autore principale Denice Feig dell’Università di Toronto. «Si consiglia il riconoscimento precoce con la massima attenzione a un eccellente controllo glicemico e a un attento monitoraggio ostetrico, anche l’ideale sarebbe fare il massimo sforzo per diagnosticare la malattia prima della gravidanza».
Uno studio canadese basato sulla popolazione
I ricercatori canadesi hanno effettuato uno studio coorte basato sulla popolazione che includeva i dati amministrativi di tutte le donne che hanno partorito in Ontario, Canada, nel periodo 2002-2015, per identificare lo stato del diabete le relative complicanze. Le donne che avevano il diabete gestazionale e avevano poi sviluppato il diabete nell’anno successivo alla gravidanza sono state considerate come diabetiche di tipo 2 non diagnosticate.
Una valutazione caso-controllo nidificata ha confrontato le donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato con le sole donne con diabete gestazionale, per determinare i fattori di rischio che potrebbero aiutare a identificare questi soggetti.
Hanno valutato la frequenza di preeclampsia, taglio cesareo, distocia di spalla (una complicazione improvvisa del parto con il feto in presentazione cefalica, caratterizzata dalla mancata espulsione delle spalle dopo la fuoriuscita della testa), mortalità perinatale, parto pretermine, visita in terapia intensiva neonatale, sindrome da distress respiratorio, piccole o grandi dimensioni del neonato in rapporto all’età gestazionale, anomalie congenite, iperbilirubinemia e ipoglicemia neonatale durante le gravidanze di 1.772 donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato (53% di età compresa tra 26 e 34 anni), 66.391 donne con solo diabete gestazionale (55% tra 26 e 34 anni), 16.283 donne con diabete preesistente diagnosticato (54% tra 26 e 34 anni) e 911.544 donne senza diabete (58% tra 26 e 34 anni).
Maggiori complicanze con diabete di tipo 2 non diagnosticato
Le donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato avevano maggiori probabilità di essere più avanti negli anni, di provenire da una zona a basso reddito e di avere un indice di massa corporea ≥ 30 kg/m2 rispetto a quelle con solo diabete gestazionale. I loro neonati presentavano un rischio più elevato di mortalità perinatale (OR 2,3), parto pretermine (OR 2,6), anomalie congenite (OR 2,1), ricovero nell’unità di terapia intensiva neonatale (OR 3,1) e ipoglicemia neonatale (OR 406), risultati simili a quelli delle donne con diabete preesistente.
I più forti fattori di rischio predittivi includevano la diagnosi precoce di diabete gestazionale, un precedente diabete gestazionale e l’ipertensione cronica. Le probabilità di complicanze durante la gravidanza e il parto erano invece simili per le donne con diabete di tipo 2 non diagnosticato e quelle con diabete diagnosticato prima della gravidanza.
«È importante rendersi conto che queste donne con diabete gestazionale hanno esiti simili alle donne che soffrono di diabete di tipo 2 e dovrebbero essere trattate come tali», ha commentato Feig. «Sfortunatamente non vengono sottoposte al trattamento precoce, quindi sarebbe molto meglio identificare la malattia prima della gravidanza».
Fonte https://www.corrierenazionale.it/2020/03/03/diabete-di-tipo-2-non-diagnosticato-piu-complicanze-dopo-gravidanza/
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