domenica 1 marzo 2020

Con l'orecchio sulla pancia di lei. Guida alla gravidanza maschile (che fa di un uomo un papà)

gravidanza coppia        Ogni volta che incontro una donna incinta mi immagino il Cda dell’universo quando si radunò per decidere come fare nascere i bambini. «Facciamoli nascere dalle uova! Sono elegantissime!» «Ma poi i gusci come li smaltiamo? Meglio la meiosi o la mitosi, che risparmiamo». «Naaaa! Verrebbero identici ai genitori e il mondo sarebbe una noia mortale». «Facciamoli fare alle cicogne! Poi li consegnerebbero come Amazon». «E l’imprinting dove lo metti? Il neonato si crederebbe una cicogna…».

        Finalmente a qualcuno venne l’idea, ma all’inizio pensò che fosse solo una battuta: «Facciamoli crescere dentro la pancia, così si affezionano». All’inizio risero tutti, ma poi piano piano l’idea si fece strada, anche perché ormai era tardi e avevano tutti una gran fame. L’umanità sarebbe stata divisa per sempre in femmine e maschi, condannando le prime a un’immane fatica e i secondi alla marginalità eterna, ma nessuno ci pensò (tranne qualche maschio in Cda).

        E così, in attesa che anche la nascita diventi industriale, per strada incontri donne incinte che sembrano pesanti, però non toccano terra. Sembra quasi che il peso le tenga attaccate all’asfalto e, contemporaneamente, sollevi i loro piedi da terra, di un millimetro invisibile. Normalmente sorridono e sembrano beate, anche se non lo sono e si vede che sono stanche. Qualche mese dopo, le incroci con il bambino: spingono il passeggino o fanno colazione da sole, e spesso non sorridono più. È come se il distacco le imprigionasse e le rendesse non libere.

        La gravidanza è un mistero, un inquietante miracolo, che i maschi possono soltanto guardare e, forse, accudire. Oppure ascoltare, appoggiando l’orecchio sulla pancia di lei. È l’apparizione nel mondo del meraviglioso e del bizzarro, che poi sarebbe il fatto che i bambini nascono, e in più sono figli e figlie. La gravidanza non definisce la donna, non è la sua natura – le donne senza figli non sono meno donne delle altre – è qualcosa che accade. È la possibilità che racconta, attraverso le donne, che il mondo è un posto magico, violento e doloroso, dove l’amore è possibile. Qualcuno può riempirlo di vita e mostrare quanto è originale. L’invidia del pene – su cui Freud costruì la psicanalisi – è una simpatia, tutt’al più. Il vero strabilio è che dentro qualcuno ne possa nascere un altro.

Fonte https://www.elle.com/it/emozioni/amore/a31092255/gravidanza-vista-dal-papa/

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