Il ciclo
Sin dalla pubertà e fino alla menopausa, l’organismo femminile va incontro a delle modificazioni necessarie ad assicurare la fertilità. Questi cambiamenti presentano diversi aspetti: ormonali, funzionali e strutturali.
Un ciclo regolare generalmente oscilla tra i 25 e i 31 giorni, con una media di 28 giorni, e si divide in due fasi (quella preovulativa e postovulativa) separate da un evento molto importante definito ovulazione, riconoscibile dalla comparsa di alcuni segni come la presenza della leucorrea (produzione di muco cervicale) e l’aumento della temperatura basale.
Qualche volta però possono verificarsi delle irregolarità del ciclo, che non sempre hanno un significato patologico, ma sono più semplicemente legate ad alterazioni ormonali che causano, a sorpresa, dei ritardi più o meno prolungati o persino la presenza di cicli a distanze di tempo piuttosto ravvicinate.
Spesso è proprio l’irregolarità mestruale la causa delle difficoltà di una coppia di riuscire a concepire un figlio. Le alterazioni legate al ciclo mestruale possono essere di vario genere.
Talvolta, per esempio, possono essere semplicemente legate al cambio di stagione, i cui sbalzi di temperatura possono “infastidire” i meccanismi che scandiscono il ciclo e dar vita ad irregolarità, altre invece, legate a problemi di tipo ormonale.
In ogni caso, sia che l’irregolarità si presenti come fenomeno sporadico sia che si presenti come fenomeno persistente è comunque sempre consigliabile rivolgersi a un ginecologico per individuare la causa dell’alterazione e ritrovare il giusto ritmo.
Ma se il ciclo si presenta a sorpresa, come si fa capire quando avviene l’ovulazione e a riconoscere quali sono i giorni di massima fertilità? O meglio, come si fa a rimanere incinta anche quando il ciclo è “ballerino”?
Sicuramente non affidandoci a computer come i Persona – sostengono i ginecologi – che funzionano solo in caso di regolarità mestruale, ma stando attente a riconoscere quando le perdite vaginali appaiono più dense: ciò significa che è in atto un’ovulazione.
Si può anche ricorrere alla misurazione della temperatura basale la mattina, prima di alzarsi dal letto: quando il termometro segna un aumento della temperatura di circa quattro decimi rispetto alla temperatura normale, vorrà dire che si è appena verificata l’ovulazione.
Fonte http://www.dolceattesa.com/rimanere-incinta/se-il-ciclo-e-irregolare_periodo-fertile/
Sin dalla pubertà e fino alla menopausa, l’organismo femminile va incontro a delle modificazioni necessarie ad assicurare la fertilità. Questi cambiamenti presentano diversi aspetti: ormonali, funzionali e strutturali.
Un ciclo regolare generalmente oscilla tra i 25 e i 31 giorni, con una media di 28 giorni, e si divide in due fasi (quella preovulativa e postovulativa) separate da un evento molto importante definito ovulazione, riconoscibile dalla comparsa di alcuni segni come la presenza della leucorrea (produzione di muco cervicale) e l’aumento della temperatura basale.
Qualche volta però possono verificarsi delle irregolarità del ciclo, che non sempre hanno un significato patologico, ma sono più semplicemente legate ad alterazioni ormonali che causano, a sorpresa, dei ritardi più o meno prolungati o persino la presenza di cicli a distanze di tempo piuttosto ravvicinate.
Spesso è proprio l’irregolarità mestruale la causa delle difficoltà di una coppia di riuscire a concepire un figlio. Le alterazioni legate al ciclo mestruale possono essere di vario genere.
Talvolta, per esempio, possono essere semplicemente legate al cambio di stagione, i cui sbalzi di temperatura possono “infastidire” i meccanismi che scandiscono il ciclo e dar vita ad irregolarità, altre invece, legate a problemi di tipo ormonale.
In ogni caso, sia che l’irregolarità si presenti come fenomeno sporadico sia che si presenti come fenomeno persistente è comunque sempre consigliabile rivolgersi a un ginecologico per individuare la causa dell’alterazione e ritrovare il giusto ritmo.
Ma se il ciclo si presenta a sorpresa, come si fa capire quando avviene l’ovulazione e a riconoscere quali sono i giorni di massima fertilità? O meglio, come si fa a rimanere incinta anche quando il ciclo è “ballerino”?
Sicuramente non affidandoci a computer come i Persona – sostengono i ginecologi – che funzionano solo in caso di regolarità mestruale, ma stando attente a riconoscere quando le perdite vaginali appaiono più dense: ciò significa che è in atto un’ovulazione.
Si può anche ricorrere alla misurazione della temperatura basale la mattina, prima di alzarsi dal letto: quando il termometro segna un aumento della temperatura di circa quattro decimi rispetto alla temperatura normale, vorrà dire che si è appena verificata l’ovulazione.
Fonte http://www.dolceattesa.com/rimanere-incinta/se-il-ciclo-e-irregolare_periodo-fertile/
Nessun commento:
Posta un commento