Capita spesso che siano i primogeniti a richiedere insistentemente un fratellino o una sorellina ma ovviamente dev’essere anche un desiderio di mamma e papà, ma potrebbe essere comunque visto come un intruso con cui dover spartire l’affetto e il tempo di mamma e papà e anche dei suoi giochi.
Ad ogni modo ecco qualche consiglio su come spiegare l’arrivo di un altro pargolo in famiglia.
Se il primogenito ha un’età inferiore ai 2 anni potete cominciare a spiegargli cosa succede nel pancione di mamma quando questa sarà bene visibile e quindi comincerà a vedersi. Per fare ciò potete aiutarvi con libri illustrati a tema e magari gli album di quando eravate incinta per lui, dove avevate la pancia, delle prime foto di quando è nato e così via. Aiutati dai disegni e dalle foto sarà più chiaro e semplice riuscire a capire, anche se finché non uscirà non sarà del tutto consapevole di cosa si tratta.
Quando i bambini hanno invece dai 2 ai 4 anni cominciano ad essere più concreti a rendersi conto della crescita della pancia e riescono ad avvertire i movimenti del bambino. In questa età, per via della loro personalità già abbastanza sviluppata, i bambini non sono né troppo piccoli né troppo grandi per capire perfettamente che il nuovo arrivato non sarà una minaccia, e che non devono essere sempre al centro dell’attenzione ma che dovranno imparare a condividere l’affetto dei genitori.
Dopo i 5 anni invece evitate di nascondergli la gravidanza e mettetelo al corrente non appena la gravidanza è ormai certa. I bambini dai 5 anni in su capiscono perfettamente tutti i discorsi degli adulti e spesso capiscono in fretta che cosa sta succedendo.
La notizia andrebbe comunicata con parole chiare e comprensibili senza troppi giri di parole, spiegando brevemente cosa sta crescendo dentro la pancia della mamma e che fra qualche mese uscirà e farà parte della famiglia, ovviamente senza scendere troppo nei dettagli su come potrebbe svolgersi il parto evitando anche di parlare di dolore perché il primogenito non associ al bambino in arrivo la colpa del vostro dolore e ne abbia paura. Evitate di dire ai bambini che il nuovo arrivato sarà un compagno di giochi perché di certo non sarà così per un bel po’ di mesi.
Parola d’ordine: coinvolgere
Dopo aver comunicato la notizia si può iniziare a coinvolgere il bambino nei preparativi come l’acquisto dei vestiti, le creme per il corpo e tanto altro. È importante riuscire ad interessarlo perché gli sarà utile per assimilare l’idea del nuovo membro della famiglia. Ovviamente non bisogna obbligarlo e se non ha voglia non forzatelo e troverete un altro momento in cui lui non è presente per fare gli acquisti.
Fonte https://www.periodofertile.it/gravidanza/e-in-arrivo-un-fratellino-o-una-sorellina
Ad ogni modo ecco qualche consiglio su come spiegare l’arrivo di un altro pargolo in famiglia.
Se il primogenito ha un’età inferiore ai 2 anni potete cominciare a spiegargli cosa succede nel pancione di mamma quando questa sarà bene visibile e quindi comincerà a vedersi. Per fare ciò potete aiutarvi con libri illustrati a tema e magari gli album di quando eravate incinta per lui, dove avevate la pancia, delle prime foto di quando è nato e così via. Aiutati dai disegni e dalle foto sarà più chiaro e semplice riuscire a capire, anche se finché non uscirà non sarà del tutto consapevole di cosa si tratta.
Quando i bambini hanno invece dai 2 ai 4 anni cominciano ad essere più concreti a rendersi conto della crescita della pancia e riescono ad avvertire i movimenti del bambino. In questa età, per via della loro personalità già abbastanza sviluppata, i bambini non sono né troppo piccoli né troppo grandi per capire perfettamente che il nuovo arrivato non sarà una minaccia, e che non devono essere sempre al centro dell’attenzione ma che dovranno imparare a condividere l’affetto dei genitori.
Dopo i 5 anni invece evitate di nascondergli la gravidanza e mettetelo al corrente non appena la gravidanza è ormai certa. I bambini dai 5 anni in su capiscono perfettamente tutti i discorsi degli adulti e spesso capiscono in fretta che cosa sta succedendo.
La notizia andrebbe comunicata con parole chiare e comprensibili senza troppi giri di parole, spiegando brevemente cosa sta crescendo dentro la pancia della mamma e che fra qualche mese uscirà e farà parte della famiglia, ovviamente senza scendere troppo nei dettagli su come potrebbe svolgersi il parto evitando anche di parlare di dolore perché il primogenito non associ al bambino in arrivo la colpa del vostro dolore e ne abbia paura. Evitate di dire ai bambini che il nuovo arrivato sarà un compagno di giochi perché di certo non sarà così per un bel po’ di mesi.
Parola d’ordine: coinvolgere
Dopo aver comunicato la notizia si può iniziare a coinvolgere il bambino nei preparativi come l’acquisto dei vestiti, le creme per il corpo e tanto altro. È importante riuscire ad interessarlo perché gli sarà utile per assimilare l’idea del nuovo membro della famiglia. Ovviamente non bisogna obbligarlo e se non ha voglia non forzatelo e troverete un altro momento in cui lui non è presente per fare gli acquisti.
Fonte https://www.periodofertile.it/gravidanza/e-in-arrivo-un-fratellino-o-una-sorellina
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