Durante la vita intrauterina, il bambino riceve il nutrimento attraverso i vasi sanguigni, che costituiscono il cordone ombelicale.
Subito dopo la nascita il piccolino, tra le braccia della mamma trova conforto e appena la placenta smette di pulsare viene tagliato il cordone ombelicale. Per qualche giorno resta un piccolo residuo, detto moncone del cordone ombelicale che in genere, una volta caduto, darà luogo all’ombelico.
In alcuni casi, un’incompleta cicatrizzazione nella zona del fissaggio del cordone ombelicale, causa la formazione di una protuberanza, formata da anse intestinali, più o meno evidente: l’ernia ombelicale, che in genere si risolve spontaneamente entro il primo anno di vita.
L’ernia ombelicale preoccupa molto i genitori che, spesso, pensano erroneamente che sia dovuta ad uno sbaglio nel taglio del cordone, o ad una errata pulizia del moncone. In realtà la causa è da attribuire ad una debolezza dei muscoli della parete addominale ed in piccola percentuale all’ereditarietà.
Solo in pochi casi l’ernia ombelicale causa dolore. Comunque è opportuno sottoporre il bambino a regolari visite pediatriche per tenere la situazione sotto controllo fino alla sua spontanea regressione. Inoltre il medico, a seconda della situazione che ha davanti, alle peculiarità del problema e all’età del bambino, indicherà il trattamento più indicato. Se entro il terzo-quarto anno di vita l’ernia non dovesse estinguersi, lo specialista potrebbe ipotizzare un intervento di tipo chirurgico.
Per quanto riguarda i trattamenti sono molti i rimedi popolari per questo tipo di problema, ritenuti però inutili nonchè dannosi dai pediatri in quanto causa di irritazione della pelle dei piccolini. Tra questi i più noti sono quello di bendare la pancia del neonato all’altezza dell’ernia ombelicale con nastro di carta scotch; l’uso di una monetina o di un bottone da fermare sull’ernia con della garza elastica per evitare l’ingrossamento della protusione in caso di sforzo; manipolazioni e massaggi dei muscoli addominali per rafforzarli e velocizzare la risoluzione dell’ernia;…
Spesso, per noi genitori è difficile rimanere inermi davanti al problema dei nostri bambini, vorremmo una soluzione immediata, soprattutto per calmare le nostre ansie e paure. E’ importante il sostegno di amici e parenti; sentirci ascoltati ed accolti in momenti di grande preoccupazione è una risorsa preziosa, così come preziosa per la salute dei nostri bambini è il riferimento di un professionista di cui possiamo fidarci ed affidarci con consapevolezza e rispetto reciproco.
Fonte http://www.passionemamma.it/2015/10/ernia-ombelicale-nel-neonato-cose-e-come-trattarla/
Subito dopo la nascita il piccolino, tra le braccia della mamma trova conforto e appena la placenta smette di pulsare viene tagliato il cordone ombelicale. Per qualche giorno resta un piccolo residuo, detto moncone del cordone ombelicale che in genere, una volta caduto, darà luogo all’ombelico.
In alcuni casi, un’incompleta cicatrizzazione nella zona del fissaggio del cordone ombelicale, causa la formazione di una protuberanza, formata da anse intestinali, più o meno evidente: l’ernia ombelicale, che in genere si risolve spontaneamente entro il primo anno di vita.
L’ernia ombelicale preoccupa molto i genitori che, spesso, pensano erroneamente che sia dovuta ad uno sbaglio nel taglio del cordone, o ad una errata pulizia del moncone. In realtà la causa è da attribuire ad una debolezza dei muscoli della parete addominale ed in piccola percentuale all’ereditarietà.
Solo in pochi casi l’ernia ombelicale causa dolore. Comunque è opportuno sottoporre il bambino a regolari visite pediatriche per tenere la situazione sotto controllo fino alla sua spontanea regressione. Inoltre il medico, a seconda della situazione che ha davanti, alle peculiarità del problema e all’età del bambino, indicherà il trattamento più indicato. Se entro il terzo-quarto anno di vita l’ernia non dovesse estinguersi, lo specialista potrebbe ipotizzare un intervento di tipo chirurgico.
Per quanto riguarda i trattamenti sono molti i rimedi popolari per questo tipo di problema, ritenuti però inutili nonchè dannosi dai pediatri in quanto causa di irritazione della pelle dei piccolini. Tra questi i più noti sono quello di bendare la pancia del neonato all’altezza dell’ernia ombelicale con nastro di carta scotch; l’uso di una monetina o di un bottone da fermare sull’ernia con della garza elastica per evitare l’ingrossamento della protusione in caso di sforzo; manipolazioni e massaggi dei muscoli addominali per rafforzarli e velocizzare la risoluzione dell’ernia;…
Spesso, per noi genitori è difficile rimanere inermi davanti al problema dei nostri bambini, vorremmo una soluzione immediata, soprattutto per calmare le nostre ansie e paure. E’ importante il sostegno di amici e parenti; sentirci ascoltati ed accolti in momenti di grande preoccupazione è una risorsa preziosa, così come preziosa per la salute dei nostri bambini è il riferimento di un professionista di cui possiamo fidarci ed affidarci con consapevolezza e rispetto reciproco.
Fonte http://www.passionemamma.it/2015/10/ernia-ombelicale-nel-neonato-cose-e-come-trattarla/
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