Aumenta la possibilità che possa esister un processo immunologico legato all’apparizione e gravità dell’endometriosi.
Si potrebbe spiegare come se si trattasse di una malattia autoimmune che causa crisi improvvise. Esisteranno pazienti con una sola “crisi” (endometrioma) in tutta la propria vita e altre in cui la malattia sarà sempre in attivo. Inoltre, a quanto pare esiste una base genetica, come le malattie autoimmuni in cui intere famiglie ne vengono colpite.
La base immunologica dell’endometriosi ci spiegherà perché il sistema immunitario permette questa invasione. Per natura, quando una paziente ha perdite di sangue leggere il nostro sistema immunitario lo assorbe o, ancor meglio, lo fagocita, ma questo non avviene con il tessuto endometriale.
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Anche se per ora abbiamo più punti di domanda che risposte, i progressi in materia di etiopatogenia immunologica della malattia potrebbero dare origine a trattamenti più efficaci.
Attualmente sappiamo che esistono alcune molecole del sistema immunitario (interleuchine) che possono aiutarci ad effettuare una diagnosi precoce con le conseguenze che ne derivano.
Individuandole nel sangue possiamo sapere se la paziente presenta endometriosi ancor prima di vederla nelle ecografie, avvisarla delle possibili conseguenze riproduttive e cliniche ed evitare che la malattia progressi. Possiamo anche capirla meglio quando ci parla del suo dolore mestruale nonostante la necessaria visita ginecologica.
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