Lo studio è stato pubblicato da BMC Public Health online. La ricerca ha evidenziato che le donne che utilizzano molto il cellulare in gravidanza non avranno bambini con danni neurologici, come invece si pensava in precedenza. Anzi, al contrario, lo studio ha evidenziato che i bambini nati da madri che utilizzavano spesso in gravidanza i dispositivi elettronici, avevano meno problemi neurologici rispetto agli altri.
Alcune ricerche precedenti a questa, condotte soprattutto sugli animali, avevano fatto preoccupare gli studiosi. Queste ricerche evidenziavano infatti una correlazione tra utilizzo eccessivo del cellulare nelle madri e bambini con problemi neurologici e cerebrali.
Queste ricerche però avevano preso in considerazioni campioni troppo esigui ed erano durate troppo poco tempo per comprendere realmente le conseguenze delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari. Tali studi non erano quindi considerati attendibili.
L’Istituto norvegese per la sanità pubblica ha realizzato la ricerca coordinato da Jan Alexander. Questo studio ha preso in considerazione 45.389 coppie di madri e figli. La ricerca ha analizzato l’utilizzo di dispositivi elettronici da parte delle madri in dolce attesa.
Nei figli è stata analizzata la capacità di linguaggio, abilità motorie e comunicazione all’età di 3 e 5 anni. Il 10% delle donne ha dichiarato di non aver mai utilizzato cellulari in gravidanza, o di averlo fatto molto raramente. Il 39% delle donne ne ha fatto un uso limitato mentre il 47% un uso medio. Il 4% delle mamme ha invece dichiarato di aver utilizzato il cellulare molto spesso in gravidanza.
Le utenti sono state classificate in basse, medie e elevate
Le utenti “basse” hanno utilizzato il telefono poche volte a settimana. Quelle “medie” hanno utilizzato il telefono ogni giorno ma per poco tempo e quelle “elevate” almeno un’ora al giorno. Al contrario di quanto emerso dalle ricerche precedenti, i bambini nati da donne che facevano un utilizzo elevato di dispositivi elettronici, non hanno riportato danni neurologici e cerebrali.
Questi bambini a 3 anni presentavano un rischio del 27% inferiore di un cattivo sviluppo del linguaggio, del 14% inferiore di lacune grammaticali e del 18% inferiore di problemi motori.
“Non abbiamo trovato alcuna evidenza di un effetto nocivo della madre che utilizza il cellulare durante la gravidanza sullo sviluppo neuro-cerebrale del figlio a 3 e 5 anni. Sorprendentemente, più la madre usava il cellulare durante la gravidanza, maggiori erano le capacità di sviluppo del linguaggio e del le abilità motorie del bambino a 3 anni.” ha spiegato Jan Alexander.
Nonostante i risultati siano positivi, i ricercatori hanno spiegato che le madri potrebbero aver fornito dati imprecisi, non dicendo realmente quali sono le capacità del bambino a 3 anni.
Per questo motivo non è certo al 100% che l’esposizione a onde elettromagnetiche non provochi danni cerebrali, nonostante in questi casi analizzati non vi siano stati problemi per i bambini.
Alcune ricerche precedenti a questa, condotte soprattutto sugli animali, avevano fatto preoccupare gli studiosi. Queste ricerche evidenziavano infatti una correlazione tra utilizzo eccessivo del cellulare nelle madri e bambini con problemi neurologici e cerebrali.
Queste ricerche però avevano preso in considerazioni campioni troppo esigui ed erano durate troppo poco tempo per comprendere realmente le conseguenze delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari. Tali studi non erano quindi considerati attendibili.
L’Istituto norvegese per la sanità pubblica ha realizzato la ricerca coordinato da Jan Alexander. Questo studio ha preso in considerazione 45.389 coppie di madri e figli. La ricerca ha analizzato l’utilizzo di dispositivi elettronici da parte delle madri in dolce attesa.
Nei figli è stata analizzata la capacità di linguaggio, abilità motorie e comunicazione all’età di 3 e 5 anni. Il 10% delle donne ha dichiarato di non aver mai utilizzato cellulari in gravidanza, o di averlo fatto molto raramente. Il 39% delle donne ne ha fatto un uso limitato mentre il 47% un uso medio. Il 4% delle mamme ha invece dichiarato di aver utilizzato il cellulare molto spesso in gravidanza.
Le utenti sono state classificate in basse, medie e elevate
Le utenti “basse” hanno utilizzato il telefono poche volte a settimana. Quelle “medie” hanno utilizzato il telefono ogni giorno ma per poco tempo e quelle “elevate” almeno un’ora al giorno. Al contrario di quanto emerso dalle ricerche precedenti, i bambini nati da donne che facevano un utilizzo elevato di dispositivi elettronici, non hanno riportato danni neurologici e cerebrali.
Questi bambini a 3 anni presentavano un rischio del 27% inferiore di un cattivo sviluppo del linguaggio, del 14% inferiore di lacune grammaticali e del 18% inferiore di problemi motori.
“Non abbiamo trovato alcuna evidenza di un effetto nocivo della madre che utilizza il cellulare durante la gravidanza sullo sviluppo neuro-cerebrale del figlio a 3 e 5 anni. Sorprendentemente, più la madre usava il cellulare durante la gravidanza, maggiori erano le capacità di sviluppo del linguaggio e del le abilità motorie del bambino a 3 anni.” ha spiegato Jan Alexander.
Nonostante i risultati siano positivi, i ricercatori hanno spiegato che le madri potrebbero aver fornito dati imprecisi, non dicendo realmente quali sono le capacità del bambino a 3 anni.
Per questo motivo non è certo al 100% che l’esposizione a onde elettromagnetiche non provochi danni cerebrali, nonostante in questi casi analizzati non vi siano stati problemi per i bambini.
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