La tachipirana contiene paracetamolo. È un antidolorifico, un analgesico. Questo farmaco viene solitamente utilizzato nel trattamento di sintomi influenzali, febbre, malattie esantematiche, affezioni respiratorie, cefalee, nevralgie e dolori di varia natura. Visto il suo ampio spettro d’azione e d’uso, la domanda che si pongono molte donne è se la tachipirina in gravidanza si può prendere.
Specialmente nei primi mesi di gravidanza, sono frequenti sintomi, come il mal di testa e altri dolori, che dipendono dagli ormoni e dai cambiamenti nel corpo. È proprio in questi momenti che la futura mamma chiama il medico per lenire o superare il fastidio.
Ad oggi, la tachipirina viene considerata e prescritta dai medici anche per le donne in gravidanza. Non ci sono, infatti, casi clinici che dimostrano che il farmaco possa provocare danni al feto. Tuttavia, il medico suggerisce una posologia ridotta per sicurezza.
Ecco, dunque, cosa c’è da sapere, sull’uso e dosaggio di questo antidolorifico quando si è in dolce attesa.
La tachipirina è distribuita in commercio in diverse forme. Sono disponibili compresse, granulato effervescente, sciroppo, gocce e supposte. Ognuno di queste forme farmaceutiche può essere utilizzato dalla futura mamma. Inoltre, esiste anche la versione supposte per la prima infanzia e per i bambini. Il dosaggio nelle confezioni varia dai 120 gr ai 1000 gr, in base alla tipologia.
La casa farmaceutica garantisce che questo farmaco non comportare rischi di aborto, né malformazioni congenite o danni cerebrali del feto.
Quando si parla di gravidanza e farmaci, l’argomento desta particolari preoccupazioni e dubbi sulla futura mamma. Così come per il buscopan e il gaviscon per i bruciori di stomaco in gravidanza, i dubbi delle donne vertono anche sulla tachipirina.
I medici, consigliano la tachipirina in gravidanza raccomandando alle gestanti di assumere il farmaco con parsimonia e solo se necessario. Inoltre, viene consigliato di ridurre il dosaggio, prendendone una dose minore ma pur sempre efficace.
In genere, quando si tratta di stadi influenzali in gravidanza, la tachipirina viene associata ad altri farmaci. L’importante è che la combinazione dei principi al loro interno non interagiscano tra loro. Bisogna evitare l’insorgere di effetti collaterali indesiderati. Per questo motivo, è importante, leggere sempre i principi attivi dei farmaci che si assumono in combinazione. Sul bugiardino di ogni farmaco, incluso la tachipirina, si possono leggere le avvertenze speciali e le precauzioni d’uso.
Non bisogna eccedere con le dosi e neanche prolungarne l’uso. La dose massima giornaliera consigliata è di non superare i 3gr e di assumerla al massimo per 3 giorni. Tra un’assunzione e un’altra devono trascorrere in media dalle 4 alle 6 ore. Se dopo 2 o 3 giorni, i sintomi persistono, è opportuno chiamare il proprio medico.
Oltre al dosaggio ridotto, è fondamentale sapere altre cose. Ci sono, infatti, casi e condizioni di salute particolari in cui la tachipirina in gravidanza è meglio non assumerla.
Sono i casi in cui la futura mamma è affetta da patologie epatiche o renali. Il paracetamolo, in queste situazioni, non è da assumere. Sarà il medico, dopo aver visitato la paziente, fatto l’anamnesi e ricostruito la storia clinica della paziente a suggerire un’alternativa.
RISCHI
Bisogna fare una precisazione e ricordare che ci sono anche studi che evidenziano anche rischi sul suo uso. Nel primo trimestre di gravidanza il farmaco non ha controindicazioni in gravidanza; tuttavia, gli studi hanno dimostrato che l’assunzione nel secondo e terzo trimestre di gravidanza può essere rischiosa. Sono stati infatti rilevati casi di dispnea e attacchi di asma nei bambini. Il bambino può anche soffrire di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività).
È stato rilevato che l’assunzione di dosi eccessive di paracetamolo, può essere pericoloso ed avere effetti negativi anche sul progesterone; inoltre, il sovradosaggio può determinare patologie al fegato, ai reni ed anemia sia nella madre che nel piccolo.
Fonte https://donna.fidelityhouse.eu/mamma/tachipirina-in-gravidanza-232747.html?fbclid=IwAR2m3j3UYKu3LJqyisJ0iU3oCrxITIQkCHhNKNZQxtiprgaQsMFKCMbfV_Q
Specialmente nei primi mesi di gravidanza, sono frequenti sintomi, come il mal di testa e altri dolori, che dipendono dagli ormoni e dai cambiamenti nel corpo. È proprio in questi momenti che la futura mamma chiama il medico per lenire o superare il fastidio.
Ad oggi, la tachipirina viene considerata e prescritta dai medici anche per le donne in gravidanza. Non ci sono, infatti, casi clinici che dimostrano che il farmaco possa provocare danni al feto. Tuttavia, il medico suggerisce una posologia ridotta per sicurezza.
Ecco, dunque, cosa c’è da sapere, sull’uso e dosaggio di questo antidolorifico quando si è in dolce attesa.
La tachipirina è distribuita in commercio in diverse forme. Sono disponibili compresse, granulato effervescente, sciroppo, gocce e supposte. Ognuno di queste forme farmaceutiche può essere utilizzato dalla futura mamma. Inoltre, esiste anche la versione supposte per la prima infanzia e per i bambini. Il dosaggio nelle confezioni varia dai 120 gr ai 1000 gr, in base alla tipologia.
La casa farmaceutica garantisce che questo farmaco non comportare rischi di aborto, né malformazioni congenite o danni cerebrali del feto.
Quando si parla di gravidanza e farmaci, l’argomento desta particolari preoccupazioni e dubbi sulla futura mamma. Così come per il buscopan e il gaviscon per i bruciori di stomaco in gravidanza, i dubbi delle donne vertono anche sulla tachipirina.
I medici, consigliano la tachipirina in gravidanza raccomandando alle gestanti di assumere il farmaco con parsimonia e solo se necessario. Inoltre, viene consigliato di ridurre il dosaggio, prendendone una dose minore ma pur sempre efficace.
In genere, quando si tratta di stadi influenzali in gravidanza, la tachipirina viene associata ad altri farmaci. L’importante è che la combinazione dei principi al loro interno non interagiscano tra loro. Bisogna evitare l’insorgere di effetti collaterali indesiderati. Per questo motivo, è importante, leggere sempre i principi attivi dei farmaci che si assumono in combinazione. Sul bugiardino di ogni farmaco, incluso la tachipirina, si possono leggere le avvertenze speciali e le precauzioni d’uso.
Non bisogna eccedere con le dosi e neanche prolungarne l’uso. La dose massima giornaliera consigliata è di non superare i 3gr e di assumerla al massimo per 3 giorni. Tra un’assunzione e un’altra devono trascorrere in media dalle 4 alle 6 ore. Se dopo 2 o 3 giorni, i sintomi persistono, è opportuno chiamare il proprio medico.
Oltre al dosaggio ridotto, è fondamentale sapere altre cose. Ci sono, infatti, casi e condizioni di salute particolari in cui la tachipirina in gravidanza è meglio non assumerla.
Sono i casi in cui la futura mamma è affetta da patologie epatiche o renali. Il paracetamolo, in queste situazioni, non è da assumere. Sarà il medico, dopo aver visitato la paziente, fatto l’anamnesi e ricostruito la storia clinica della paziente a suggerire un’alternativa.
RISCHI
Bisogna fare una precisazione e ricordare che ci sono anche studi che evidenziano anche rischi sul suo uso. Nel primo trimestre di gravidanza il farmaco non ha controindicazioni in gravidanza; tuttavia, gli studi hanno dimostrato che l’assunzione nel secondo e terzo trimestre di gravidanza può essere rischiosa. Sono stati infatti rilevati casi di dispnea e attacchi di asma nei bambini. Il bambino può anche soffrire di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività).
È stato rilevato che l’assunzione di dosi eccessive di paracetamolo, può essere pericoloso ed avere effetti negativi anche sul progesterone; inoltre, il sovradosaggio può determinare patologie al fegato, ai reni ed anemia sia nella madre che nel piccolo.
Fonte https://donna.fidelityhouse.eu/mamma/tachipirina-in-gravidanza-232747.html?fbclid=IwAR2m3j3UYKu3LJqyisJ0iU3oCrxITIQkCHhNKNZQxtiprgaQsMFKCMbfV_Q
Nessun commento:
Posta un commento