La gravidanza non va certo considerata una patologia, per cui valgono, per la donna in attesa del proprio bambino, in linea generale, le stesse regole di una buona alimentazione che vanno applicate a tutta la popolazione.
Bisogna, però, fare ancora molta più attenzione alla prevenzione di alcune infezioni che possono essere trasmesse con i cibi e che possono essere dannose per il feto, una fra tutte la toxoplasmosi. L’ingestione di alimenti contaminati da toxoplasma si previene evitando il consumo di carne cruda o poco cotta, di insaccati, di pesce crudo, di verdure crude non sufficientemente lavate.
E’ importante cuocere bene le uova, per prevenire la salmonellosi ed evitare paté e formaggi molli (brie, camembert, taleggio, gorgonzola, etc.) soprattutto la loro crosta. Se si consumano pasti preconfezionati, accertarsi sempre che vengano serviti ben caldi.
Bisogna inoltre prestare attenzione all’igiene dei propri animali domestici; utilizzare i guanti nella pulizia della lettiera dei gatti (o ancora meglio, chiedere al proprio partner di occuparsene). La nutrizione della madre riveste un ruolo importante sul corso e sull’esito della gravidanza. E’ importante che la gestante si nutra in modo regolare, evitando di saltare i pasti o di nutrirsi in modo continuo, perdendo il controllo dell’introduzione alimentare giornaliera.
È consigliabile il frazionamento dei pasti, che dovranno essere piccoli e frequenti: almeno 5-6 pasti al giorno, colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena e dopocena. E’ importante scegliere alimenti freschi e variare i cibi durante la settimana per evitare un’alimentazione monotona , bere molto, consumare molta verdura e frutta fresca (più verdura e meno frutta) , consumare carne e pesce ben cotti in modo costante, consumare,invece, in quantità contenuta pane, patate, riso, pasta, cereali. Prima di coricarsi la sera, è possibile assumere uno yogurt o un bicchiere di latte, per evitare un prolungato periodo di digiuno, che potrebbe risultare nocivo per il feto.
Le donne vegetariane che includono nella loro dieta latticini, uova o pesce non dovrebbero andare incontro durante la gravidanza a carenze nutrizionali con frequenza superiore alle onnivore. Maggiori problemi possono incontrare le vegetaliane, cioè quelle donne che si nutrono esclusivamente di prodotti di origine vegetale: queste necessitano, per la sicurezza del nascituro e del buon esito della gravidanza, di un'integrazione di proteine, ferro, acido folico, zinco e vitamina B12.
I cibi sconsigliati sono tutto sommato abbastanza immaginabili: sono praticamente tutti i cibi troppo salati, troppo pasticciati (dolci e dolciumi), troppo grassi (insaccati, creme, mascarpone), quelli piccanti e speziati, e quelli fritti.
Fonte https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/cibamente/2019/01/16/news/l_alimentazione_giusta_della_donna_in_gravidanza-216702212/
Bisogna, però, fare ancora molta più attenzione alla prevenzione di alcune infezioni che possono essere trasmesse con i cibi e che possono essere dannose per il feto, una fra tutte la toxoplasmosi. L’ingestione di alimenti contaminati da toxoplasma si previene evitando il consumo di carne cruda o poco cotta, di insaccati, di pesce crudo, di verdure crude non sufficientemente lavate.
E’ importante cuocere bene le uova, per prevenire la salmonellosi ed evitare paté e formaggi molli (brie, camembert, taleggio, gorgonzola, etc.) soprattutto la loro crosta. Se si consumano pasti preconfezionati, accertarsi sempre che vengano serviti ben caldi.
Bisogna inoltre prestare attenzione all’igiene dei propri animali domestici; utilizzare i guanti nella pulizia della lettiera dei gatti (o ancora meglio, chiedere al proprio partner di occuparsene). La nutrizione della madre riveste un ruolo importante sul corso e sull’esito della gravidanza. E’ importante che la gestante si nutra in modo regolare, evitando di saltare i pasti o di nutrirsi in modo continuo, perdendo il controllo dell’introduzione alimentare giornaliera.
È consigliabile il frazionamento dei pasti, che dovranno essere piccoli e frequenti: almeno 5-6 pasti al giorno, colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena e dopocena. E’ importante scegliere alimenti freschi e variare i cibi durante la settimana per evitare un’alimentazione monotona , bere molto, consumare molta verdura e frutta fresca (più verdura e meno frutta) , consumare carne e pesce ben cotti in modo costante, consumare,invece, in quantità contenuta pane, patate, riso, pasta, cereali. Prima di coricarsi la sera, è possibile assumere uno yogurt o un bicchiere di latte, per evitare un prolungato periodo di digiuno, che potrebbe risultare nocivo per il feto.
Le donne vegetariane che includono nella loro dieta latticini, uova o pesce non dovrebbero andare incontro durante la gravidanza a carenze nutrizionali con frequenza superiore alle onnivore. Maggiori problemi possono incontrare le vegetaliane, cioè quelle donne che si nutrono esclusivamente di prodotti di origine vegetale: queste necessitano, per la sicurezza del nascituro e del buon esito della gravidanza, di un'integrazione di proteine, ferro, acido folico, zinco e vitamina B12.
I cibi sconsigliati sono tutto sommato abbastanza immaginabili: sono praticamente tutti i cibi troppo salati, troppo pasticciati (dolci e dolciumi), troppo grassi (insaccati, creme, mascarpone), quelli piccanti e speziati, e quelli fritti.
Fonte https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/cibamente/2019/01/16/news/l_alimentazione_giusta_della_donna_in_gravidanza-216702212/
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