Le donne incinte contagiate dal coronavirus hanno una maggiore possibilità di ammalarsi gravemente e di morire, nonché di registrare un parto prematuro. Questa scioccante affermazione è contenuta in un importante studio pubblicato dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti (US Centers for Disease Control and Prevention).
Il Paper scientifico ha esaminato i dati di 462 mila persone, di età compresa tra 15 e 44 anni, che hanno contratto il COVID tra il 22 gennaio e il 3 ottobre 2020, focalizzando l'attenzione maggiormente su coloro le quali risultano sintomatiche (moderate o forti), con i seguenti risultati: 10,5 donne malate su 1000 risultano finite in terapia intensiva, a dispetto delle 3,9 sane, mentre 1,5 contagiate su 1000 sono morte, a fronte delle 1,2 sane. In altre parole, nonostante sia opportuno precisare che il pericolo di contrarre il COVID-19 in maniera seria rimanga comunque molto basso, le future mamme infette hanno una probabilità tripla di finire nelle terapie intensive rispetto a quelle in non in gravidanza, con una probabilità un po' più alta di morire.
La ricerca, inoltre, ha analizzato oltre 4mila partorienti con il Sars-CoV-2 ed evidenzia che il 12,9% delle malate partorisce prima delle 37 settimane di gravidanza, a fronte del 10,2% delle neomamme negative al virus. La ricerca conclude che i bambini nati troppo prematuramente subiscono un maggior rischio di decesso, disabilità, problemi di respirazione, vista e udito.
Fonte https://www.ilmeteo.it/notizie/coronavirus-donne-in-gravidanza-a-rischio-in-caso-di-contagio-la-conferma-da-uno-studio-americano-103619
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